Italia-Romania

Bandiera di Italia-Padania e Romania

Lavoro difficile quello degli arbitri durante Italia-Romania: oltre che espellere i giocatori rumeni, in omaggio alle nuove normative italiane dovranno prima pure arrestarli.

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Rita Pavone: La partita di pallone

[Audio “http://galatea.vaglio.googlepages.com/LaPartitaDiPallone.mp3”%5D

12 Comments

  1. Basta che la quinterna arbitrale faccia il suo dovere e si vince facile. Se il direttore di gara e i suoi “collaboratori” controllano se sti rumeni hanno il biglietto, il permesso di soggiorno in regola, un contratto di lavoro, un posto dove aloggiare con un regolare contratto di affitto, la conoscenza della lingua e della nostra storia, siano cattolici osservanti, non abbiano pendenze penali (vedi precedenti di droga), si siano sono cambiati la biancheria intima e pulite le orecchie, etc. (devo limitarmi per questioni di spazio) allora il successo non può mancare alla nostra forte corazzata calcistica che rappresenta l’intero paese.
    Quasi quasi tifo contro
    Mario DG

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  2. >Quasi quasi tifo contro

    Anche io, e sono quasi certo che nell’inno nazionale rumeno c’è la frase:
    “La vendetta è un piatto che va servito freddo”. 😦

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  3. A causa dell’impossibilità di effettuare regolari intercettazioni fra la panchina rumena e gli attaccanti, la quaterna arbitrale perde la testa, ma Buffon ci mette una mano e il piedone.

    Partono i calcoli sulla ormai storica “classifica avulsa azzurra” che non so cosa significa, ma mi fa ridere. Se paraggiamo con la Francia mentre piove e pestano un callo a Perrotta, durante un favorevole allineamento di Marte col Capricorno, e la panchina olandese viene rapita dagli UFO cantando “Osteria numero nove, i pompieri fan le prove”…

    E via che si soffre!

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  4. Tra tutti i commenti sugli errori di arbitraggio, sull’Italia che non è quella dell’Olanda, che ha gioco, che ha grande qualità, che ha una panchina partecipi (ma chi se ne frega?) non ho sentito l’unico sensato: gli italiani non correvano neanche sotto minaccia di tortura, i rumeni non saranno stati il Brasile di Pelè ma ad ogni occasione utile scattavano o tiravano delle mine paurose verso la porta. Hanno meritato il pareggio…
    E non è mica solo una roba da neo-europei ex Secondo Mondo, anche gli olandesi fino al 93o minuto continuavano a correre come dei pazzi (bè forse quello era sadismo).

    Ma dagli spalti italiani cantavano “Chi non salta un rumeno è” o era solo la mia immaginazione? Spero di essermi sbagliato…

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  5. @GoodIdea
    > Partono i calcoli sulla ormai storica “classifica avulsa azzurra”
    Per significare significa ma non c’è nessuna possibilità di una classifica avulsa. O i Rumeni ci fanno il piacere di non vincere (certo, da parte nostra, dovremmo vincere con la Francia e non so se qualcuno è disponibile a fare questo sgarbo ai cugini) o “ce ne torniamo a casa” e buonanotte.
    Li batteremo al ritorno, sti rumeni, a randellate

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  6. Dalla classifica avulsa al biscotto olandese. La stessa Galatea invidia le infinite combinazioni semantiche della letteratura calcistica.

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