L’Olocausto è solo un problema di bagnoschiuma.

olocausto

Don Floriano Abrahamowicz, capo dei Lefevriani del Nordest, aveva avuto qualche tempo addietro i suoi quindici minuti di notorietà per aver officiato una messa per Bossi. Non pago, ha deciso di ritagliarsi un altro piccolo momento mediatico, approfittando dell’occasione per chiarire la sua posizione in merito alla questione dell’Olocausto. Riportiamo quindi un florilegio di sue dichiarazioni alla stampa.

«Io so che le camere a gas sono esistite almeno per disinfettare» Già, non dimentichiamo che si trattava pur sempre di sporchi ebrei.

«Non so dirle se abbiano fatto morti oppure no, perché non ho approfondito la questione.»Non è antisemita, solo ignorante.

«Andare a parlare di cifre non cambia niente rispetto all’essenza del genocidio, che è sempre un’esagerazione» Soprattutto perché è chiaro che, se ci sono stati dei morti, è solo perché erano allergici al bagnoschiuma.

«So che, accanto a una versione ufficiale, esiste un’altra versione basata sulle osservazioni dei primi tecnici alleati che sono entrati nei campi». Solo che non l’hanno mai scritta, perché erano troppo impegnati a vomitare dopo aver visto le montagne di cadaveri di ebrei uccisi.

«I numeri derivano da quello che il capo della comunità ebraica tedesca disse agli angloamericani subito dopo la liberazione. Nella foga ha sparato un cifra. Ma come poteva sapere?» In realtà tutti gli ebrei mancanti all’appello erano andati semplicemente a comprare le sigarette.

«È veramente impossibile per un cristiano cattolico essere antisemita.»Il che non gli impedisce di provarci con un notevole impegno, par di capire.

Non sappiamo se in futuro padre Abrahamowicz celebrerà ancora messe per la Lega.

In effetti, c’è il dubbio che dopo queste dichiarazioni, persino Calderoli prenderebbe le distanze.

*Nella foto, una vasca termale della nota beauty farm “da Adolf”, ad Auschwitz. Se i bagnanti vi sembrano scheletri è solo perché il programma di dimagrimento e fitness funzionava a meraviglia.

17 Comments

  1. starei attento a sopravvalutare Calderoli. Se il simpatico chierico avesse detto tutte queste scempiaggini facendo nel frattempo pascolare un maiale sul futuro terreno di una moschea, francamente farei fatica a distinguerlo dal ministro della (sic) semplificazione.

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  2. Non dimentichiamo che Don FLoriano è la guida spirituale ufficiale della Padania Cristiana di MArio Borghezio. NOn dimentichiamo che certi discorsi che sottintendono il complotto giudaico massone di Don Floriano li si sentono spesso anche in certi interventi di BOrghezio, non durante i comizi, ma durante le sue numerose conferenze.

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  3. Tutto giusto. Ma vorrei ricordare che vittime dell’olocausto furono anche gli oppositori politici, i gay, gli zingari, i malati mentali, i portatori di handicap e tutte le categorie di “diversi”. Chiamarli tutti semplicemente “ebrei” secondo me é troppo semplificativo.

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  4. Ciao! Scopro oggi questo blog grazie ad una segnalazione su un tumbl (citava il tuo post sull’articolo di ida Magli sulle donne e gli stupri).

    L’ipocrisia del personaggio dell’intervista mi pare si palesi nell’affermazione “Non so dirle se abbiano fatto morti oppure no”. Angoscia!

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  5. a me sembra che in verità sia molto difficile per un cristiano NON essere (almeno un pochettino) antigiudeo (uso questo termine invece di antisemita, perché da lì viene il problema: da due millenni di accusa di deicidio e di battesimi forzati, deportazioni, popgrom, confische, violenze, etc.)…
    Qualche tempo fa vidi per roma una scritta “6 milioni di manichini”: il pericolo di una cancellazione della storia (di una storia scomoda) è sempre lì pronto, assieme ai “volenterosi carnefici” (citazione dal lilbro di Daniel Goldhagen “I volenterosi carnefici di Hitler”) della verità.

    ciao Galatea

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  6. io, invece, chiederei a lor signori: quanti furono i morti di auschwitz, 2,5 o 4 milioni?
    e quanti, fra questi, gli italiani? e quanti, fra gli italiani, ebrei?

    così, giusto perché mi sembrate tutti dannatamente informati…

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  7. Lascia che parlino Galatea, lascia che parlino… lasciamo che la chiesa si autodistrugga, finalmente. Prima o poi a forza di cazzate qualcuno sfilerà la sedia da sotto il santo sedere di Benedetto 🙂

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  8. Ignorante come sono, credevo che il bravo don Floriano avesse abbondantemente superato i novanta anni ed ero per questo orientata a giustificare certe incertezze della memoria e del giudizio. Scopro che invece ha 47 anni! Lo avranno forse sottoposto a qualche cura tossica . Magari una bella doccia disinfettante lo rimetterebbe in sesto.

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  9. Ma questa donna è pazza! Se questa è la cultura della destra al governo, aridatece il PCI, e di corsa… alla faccia dell’antisemitismo di sinistra di cui si fa gran ciancia.

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  10. se va avanti così tra un po’ negheranno anche babbo Natale…. eppure l’abbiamo visto tutti, e anche se non ci sono prove scientifiche della sua esistenza, nessuno si sognerebbe di metterla in discussione!

    se questo prete avesse ragione saremmo spiazzati

    secondo me come tutte le tesi assurde andrebbe approfondita,
    anche perchè, al di là dell’antisemitismo ignorante,
    è inaccettabile l’imposizione della Shoah
    come fede obbligatoria, con tanto di peccato originale alla nascita,
    e mi pare questo stia accadendo,
    almeno dal modo in cui l’opinione pubblica ha recentemente giustificato, minimizzato, ignorato, o peggio ancora sostenuto
    le sproporzionate gesta militari dei suoi “sopravvissuti”

    non saremo già nella Gaza globale?

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  11. @ salutidavenezia- La Shoah come Babbo Natale, la Shoah come fede , Gaza e la Shoah, i “sopravvissuti”.Sei un ponte tra Gianni Vattimo e Ida Magli .

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  12. un ponte dei sospiri, nel mio caso

    però non fa una grinza – fastidioso, vero? ma meglio approfondire, prima di accettare ossequiosamente le verità dei film e ignorare i numeri della realtà; l’antisemitismo è un male autentico, ma in suo nome quanti orrori sono ora permessi e giustificati?

    come cristiano ho deciso di stare sempre dalla parte dei deboli, e Israele attualmente non è fra questi; per questo la Shoah non influenza assolutamente il mio giudizio sugli ultimi fatti, e a questo punto poco m’importa di quanti erano i morti di allora e di come sono morti, io guardo i morti di adesso, e sospiro

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  13. Di quale film parli e a quale numero ti riferisci? Sull’antisemitismo CRISTIANO ti consiglio:”La segregazione amichevole”, di Taradel-Raggi ; “I Papi contro gli Ebrei”, di Kertzer;”Storia del ghetto di Venezia”, di Calimani. Sull’antisemitismo, in generale :”Storia dell’Antisemitismo”, di Cohn-Sherbok;”Storia dell’antisemitismo”, di Messadié;”Breve storia degli ebrei e dell’antisemitismo”, di Eugenio Saracini;”L’antisemitismo”, di Luzzatto Voghera;”Antisemitismo”, di Roberto Finzi;”Destini e avventure dell’intellettuale ebreo”,di Riccardo Calimani,”Ebrei invisibili”, di Eschenazi-Nissim “;”Le origini del totalitarismo”, di Hannah Arendt. Sui “numeri”:”Auschwitz “,di Laurence Rees;”Carnefici, vittime, spettatori”,di Hilberg;”I volenterosi carnefici di Hitler”, di Goldhagen;”Gli specialisti della morte”, di Rhodes; “Non dimenticare l’Olocausto”, di Sessi;”Auschwitz 1940-1945″, di Sessi etc…….
    Sì, come “cristiano” preferisci guardare ai “morti di adesso”:quelli “lì” però, perchè quelli “là” e quelli del passato, anche recente , sono molto imbarazzanti per un “cristiano”come te, troppo imbarazzanti, tanto da negarli.Fastidioso, vero? Io non condivido per niente la politica di Israele e la sua illusione militarista e chi ha sbagliato in Israele, deve essere processato di fronte ad un tribunale internazionale. Come devono essere processati i responsabili di tutte le altre guerre nel mondo: 29,all’inizio del 2007, le guerre elencate sul sito di “Peace Reporter”e chissà in quante di queste ci sono “cristiani”, come te, al lavoro.Un moto di sdegno anche per loro no, eh; una croce cristiana paragonata a quella nazista, neanche ,vero; una bandierina bruciata in piazza che non sia quella di Israele o quella americana, così, tanto per cambiare, per non annoiarsi.Se ti manca l’accendino, te lo presto.
    Io non metterò mai sullo stesso piano Gaza e Auschwitz,perché io non sono un negazionista, perché io non sono un antisemita. Salutami tanto don Floriano e i suoi padacristi e se incontri Ahmadinejad, un abbraccio dagli amici di Hamas, da quelli di destra e da quelli di sinistra, ma anche da quelli oltre.
    Mi scuso con Galatea.

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  14. Ora si cerca di scaricare Abrahamowicz.
    Dall’Arena (quotidiano di Verona) di ieri 1/2/09:

    “Tosi «scarica» il prete dei raduni leghisti.
    (…)Per la Lega, don Abrahamovicz non è certo uno sconosciuto, visto che ha partecipato a molte iniziative del Carroccio. A Vicenza, davanti ai ministri Maroni e Calderoli, aveva benedetto il crocifisso destinato al Parlamento del Nord. E a Verona, su invito di Matteo Castagna – «La chiesa dell’unico messia non chiede scusa a Caifa», scrive quest’ultimo sul suo sito – responsabile di Padania cristiana, don Floriano è venuto spesso. Nel 2005 guidò un rosario contro il Gay pride cui partecipò anche l’allora consigliere comunale Tosi, il quale, ora, distingue tra un’iniziativa contro una manifestazione «per molti versi eccessiva» e il celebrante che non aveva ancora detto frasi riduttive sulla Shoah.”

    Su Verona Informe (http://veronainforme.noblogs.org/post/2009/01/30/la-memoria-corta-del-primo-cittadino) chi è interessato può trovare i trascorsi corteggi tra lo scandaloso ministro cattolico ed il sindaco che questa Verona che non ci piace ha eletto al primo turno con il 60% dei voti.

    Ho scoperto oggi il tuo blog. Molto interessante!
    ciao, cometa

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