In difesa di Sandro Bondi

Eh su, dai, povero Bondi, ha ragione. Chiedere le sue dimissioni è ingiusto. Mica è colpa sua se gli han dato un Ministero come i Beni Culturali, che si deve occupare di roba vecchia, ma vecchia vecchia, tipo Pompei. Una roba che han costruito millemila anni fa, i Romani. No, dico, i Romani, ma mica quelli di adesso, quelli di Roma antica. Tipo Giulio Cesare, quei Romani là.

Io se fossi Bondi mi incazzerei. Sono tutti buoni a far star su i ponti e le autostrade. Specie poi quando manco li fai, i ponti e le autostrade, e li annunci solo, inaugurandoli con la prima pietra, che quella è una sola, mica casca. E anche quei Ministri che si occupano di famiglia, avran mica da lavorare, no? La famiglia se la fanno gli Italiani per conto loro, e tu, da Ministro, al massimo al massimo, che fai? Gli dici: “Bravi!” a quelli che si sono sposati in chiesa, e agli altri gli dici: “Sei mica una famiglia, tu che cazzo vuoi!”. E se poi la famiglia va a remengo e si sfascia, mica è colpa del Ministro, sono quelli là che si separano.

E il Ministero dell’Economia? No dico, ne vogliamo parlare del Ministero dell’Economia? Che tutti sono buoni a fare il Ministero dell’Economia, perché per un po’ di anni ti inventi la finanza creativa, e quando la finanza creativa non si può usare più, vai lì e dici: “Oh, adesso è il tempo del rigore, tagliamo e tutti zitti!” E ci fai anche la figura di uno serio, quando dici “Tagliamo!”, perché tu tagli, e poi sono cazzi degli altri Ministri arrangiarsi.

Oppure la scuola. Facile fare il Ministro della Scuola. Quando gli alunni sono ignoranti come ceppi, dici: “Eh, ma la colpa è dei professori!”. E se le scuole si ritrovan piene di delinquenti, basta dire: “Mettiamo un cinque in condotta!” Che se poi i delinquenti non si spaventano, e continuano a fare i delinquenti, la colpa è dei professori che non gliene danno abbastanza.

E il Ministro dell’Interno? No, dico, il Ministro dell’Interno. Che quando proprio ti scassano le balle è per sapere se Berlusconi ha telefonato in Questura per liberare Ruby,e tu te la cavi rispondendo: “Ma è tutto regolare, eh.” Che poi è anche vero, perché probabilmente telefona sempre quando una delle sue ragazze finisce in Questura, ci saranno abituati, dati i numeri: avranno addirittura un agente distaccato alla bisogna: “Presidente, sì, ce n’è un’altra qua…dice di essere la cugina di Putin, che faccio, manda la Minetti a prenderla come al solito?”

E vogliamo parlare del Ministero per la Semplificazione, o di quello per il Federalismo? Che lì si va alla grande, quando ti chiedono qualcosa un rutto o un dito medio alzato, e alè.

Insomma, povero Bondi, lui queste cose qua non le può fare. Si ritrova con musei pieni zeppi di roba vecchia, tutta in cocci: anfore romane, anfore greche, anfore di vattelappesca, ché in questo maledetto paese nei tempi antichi non facevano altro che lasciare sul terreno pezzi di anfore, mai che pensassero a lui e usassero finalmente delle stoviglie di plastica. E poi edifici, e tocchi di muri. Che stanno già in piedi per miracolo, e sono anche fastidiosi, perché come trovi un coppo antico, ecco che arrivano subito gli archeologi a transennare tutto, e sai quante lottizzazioni fruttuose si perdono, così. Invece d buttare giù tutto, e tirar su belle case nuove, che oltretutto cadrebbero sotto la competenza di altri Ministeri. Invece no, vogliono che le salvaguardi, che le metti in sicurezza. E quando ne crolla un pezzo, che sarebbe da tirare un sospiro di sollievo, perché è anche bruttino perché sono muri vecchi scrostati, e a vederli manco si può, se la prendono tutti con te, come se fosse colpa tua. Di te che fai il Ministro dei Beni Culturali, poveretto. Che invece sei una brava persona. Sei sensibile. Scrivi poesie. Pensavi che il Ministero dei Beni culturali significasse andare a tante belle inaugurazioni e presentazioni, come i tuoi colleghi, mica occuparsi di ponteggi e mattoni cascanti. E non te lo meriti, no, che ti chiedano le dimissioni. Perché non è giusto che ti tirino addosso le pietre. È vincere facile. Con tutte quelle che franano, hanno pure buon gioco.

 

2 Comments

  1. Proporrei di portare la monnezza di Napoli direttamente a Pompei così si hanno due vantaggi: quei cocci (come sostiene Zaia) sono stati seppelliti per tanti anni…e non dovremmo più occuparci di restauri (sai che risparmio!).
    Un consiglio a Bondi: invece di scrivere poesie scrivi i testi per Apicella!

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