Le misure contro il razzismo su internet della Ministra Kyenge

Il Ministro Kyenge ha annunciato oggi che sono allo studio nuovi strumenti legislativi per prevenire e reprimere l’istigazione all’odio razziale su internet e sui Social network.
Mi sembrano misure esagerate. Basterebbe impedire a Calderoli di aprire un account.

9 Comments

  1. Anche a me sembrano misure esagerate. Anzi , ritengo che in tutta questa storia si sia esagerato parecchio da ambo le parti, anzi , proprio da tutte le parti, “in the kaboodle” , come mi pare si dica a Londra.

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  2. Bisognerebbe chiedere a chi apre un account di dimostrare di leggere almeno un libro all’anno. Escluderesti gli “analfabeti funzionali”, quelli che corrono al CAF per chiedere come fare per ricevere il rimborso IMU da Berlusconi, che si spazientiscono se qualcuno prova a spiegare le cause della crisi finanziaria e non capiscono perché non si può dare semplicemente tutta la colpa agli immigrati.

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  3. a parte le battute, il problema come dimostrato da Calderoli è l’odio razziale in sé, il fatto che il mezzo di diffusione sia l’ADSL per vedere facebook o la FM di radio padania libera non cambia nulla.

    A dirla tutta è più facile beccare un razzista che scrive con nome e cognome sulla sua pagina FB che chi telefona ad rpl….

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  4. @ Close The Door. In sostanza, proporresti di limitare l’accesso alla rete (o a una parte di questa, vai a capire poi come delimitarla…) a quelle persone che ne avrebbero più bisogno? Mi perdonerai la franchezza, ma hai idea di quanto profondamente antidemocratica e incivile sia questa proposta? Capisco lo sconforto, ma c’è un limite, no?

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  5. @ G.F. Hai colto nel segno. Non si può impedire alle persone di pensare, perfino di coltivare pensieri razzisti. Quanto ad esprimerli, ci sono già leggi che bastano, non ne servono di nuove. Forse sarebbe il caso di pensare invece a provvedimenti che ci aiutino tutti a vivere meglio, il pensiero razzista si alimenta soprattutto dal disagio che la gente comune deve sopportare tutti i giorni. Qualcuno potrebbe dire che non possiamo attribuire agli stranieri la colpa del nostro malessere economico, che in realtà se non ci fossero loro sarebbe peggio…. provare a vivere per un mese in un appartamento sopra, o ancora meglio, sotto una famiglia di Bangladesi e dopo mi direte…

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  6. Mah, i vicini rompiscatole li abbiamo davvero in tanti, e gli stranieri sono arrivati anche perché dal Nord leghista li chiedevano a gran voce, e la legge Bossi-Fini è servita in gran parte a tenerli al nero, così avevano meno pretese…
    Io nel razzismo ho sempre visto molta autoindulgenza, molta sciatteria mentale e soprattutto una gran convenienza, specie economica. E quando hai come collega uno di questi fissati con i negri e gli extracomunitari capisci tante e tante e tante cose. IMHO.

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  7. @G.F. Io sarei favorevolissimo ad applicare una strategia simile al diritto di voto.. un patentino elettorale. Uno è consapevole ed in grado di votare con un minimo di cognizione di causa? Benvenuto! Se invece un’altro è incapace di capire quello che sta facendo (tipo un programma elettorale e le sue implicazioni) allora non vedo proprio che senso avrebbe farlo votare. Una cosa simile sarà sempre bollata come “antidemocratica” e quindi non sarà mai attuata, ma sa il cielo quanto ce ne sarebbe bisogno!

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  8. Oops.. mi è scappato un “un’altro”! Così imparo a rimaneggiare il testo senza rileggerne l’esito! Galatea non picchiarmi!!

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  9. Gentile Dino,
    ho sentito innumerevoli volte discorsi simili a quello che fai tu ed ogni volta ho avuto lo stesso pensiero: per fortuna che questo/a non conta nulla… Per essere più leggeri: forse gli unici a cui andrebbe tolto il diritto di voto sono quelli che limiterebbero il diritto di voto degli altri.

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