L’unica legge davvero necessaria per il problema dell’odio sul web

Dopo aver sentito proposte per giorni, mesi ed anni, sono giunta alla conclusione che è davvero necessaria una legge sul problema dell’odio sul web e dell’anonimato in rete. Una che stabilisca che non può proporre leggi sul web chi del web non capisce nulla.

E per chiarire meglio leggetevi questo.

10 Comments

  1. Io direi che bisogna fare pure una legge contro chi striscia le macchine con le chiavi nei parcheggi, contro quelli che spediscono lettere anonime di varia natura e infine contro coloro che fanno le spie dei professori a scuola. Ecco!

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  2. Io da anni sono preoccupato di quelli che gia si stanno rivelando gli effetti collaterali del web: tutti che ” sono informato, documentato ed aggiornato , grazie al web ( in passato il vangelo dell’attualità erano giornali e telegiornali). ” , ma intanto, oltre che ad esserci una maggioranza incapace di dubbio e di spirito critico, il popolo del web , magari ha chiarito la differenza tra accento acuto e accento grave, , ma non è capace di scrivere due frasi di proprio pugno: è un pubblico che sa solo cliccare “mi piace” ‘condividere su facebook o fare il copiai ncolla dei link: almeno chi al bar, dal barbiere o nelle sale di lettura comunali sapeva anche leggere, per ripetere ad alta voce quello che leggeva. in realtà c’è anche la possibilità di commentare con parole proprie, ma dai commenti emerge un’ignoranza dilagante. È molto pericolosa la rete, perché, se si ha la disgrazia di entrare nella bocca del pubbico, sarà dura ottenere giustizia in caso di inesattezze, o sperare poi nell’oblìo, quamd’anche notizie su noi fossero veritierii i passaparola virtuali. Potessi fare una proposta di legge chiederei di disabilitare la funzione copiaincolla dalle pagine on line, almeno linkerebbe solo chi è davvero motivato ( carattere per carattere, con olio di gomito) senza impedire la libertà di comunicazione. Inoltre imporrei al facebook italiano la disabilitazione della funziome “condividi” ( per lo stesso motivo) . E poi imporrei di far uscire casualmente i siti dale ricerche coi motori, anzichè lasciare che i primi siano sempre pagine della pericolosissima wikipedia o del ridicolo yahoo answer.

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  3. Ci sono già leggi, basta applicarle. Questo è vero. Troverei però interessante che vi fossero luoghi strutturati, nella rete stessa, cui un adolescente possa rivolgersi per raccontare il suo disagio a persone qualificate ad ascoltarlo. Quindi non censura, ma creazione di ambienti qualificati.

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  4. Io credo che più di creare leggi per bloccare, bisognerebbe fare campagne per la presa di coscienza su cosa sia il web. Far conoscere questo strumento e le sue potenzialità a chi non lo capisce. Far capire ai genitori di tenere sotto controllo i figli con i mezzi che attualmente esistono e funzionano se usati bene. Bisogno far conoscere ed espandere, non bloccare!

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  5. Accusare il web delle abiezioni umane che vi si rilevano è come accusare le strade, le case, le stazioni ferro-tranviarie, gli uffici, i cantieri, ecc., ossia tutto il resto del mondo, di tutto il resto delle abiezioni umane.

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