Sergio Mattarella, Mattarella Sergio, onorevole Sergio Mattarella…

Che poi il problema, quando sei Parlamentare e devi eleggere il Presidente della Repubblica, non è nemmeno scegliere il nome, perché a quello ci pensa Renzi; non è nemmeno seguire le indicazioni del tuo partito, perché tanto di quelle te ne puoi fottere come ti pare; non è nemmeno sorbirsi tre giorni di votazioni inutili, e dover ascoltare per ore ed ore la Boldrini che lagna «Bianca, Bianca, Bianca!».

E’ doversi ricordare come cazzo lo devi scrivere, quel benedetto nome di Mattarella: Sergio Mattarella, Mattarella, Mattarella Sergio, S.Matarella, on.Mattarella, prof. Mattarella, Mattarella-il-fratello-di-quell’altro. CHè se lo sbagli, ti scambiano per un franco tiratore, oppure devi capire come sbagliarlo giusto a scrivere, per far credere che sei un franco tiratore.

E sono problemi, problemi grossi, problemi di politica fine. Perché se poi magari ti scappa scritto nel modo che non volevi tu, ti scappa un bestemmione, e non è bello, nel giorno in cui ti sei tanto sbattuto per far eleggere di nuovo un democristiano.

7 Comments

  1. Basterebbe che Nostra Signora dei Rifugiati leggesse in modo più opportuno, eh. Che una presidenza cialtrona come quella di questa elezione non si era mai sentita.

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  2. la vecchia prassi diceva: un presidente cattolico e poi uno laico e poi cattolico e così via
    pensa ai poveri democristiani del pd che hanno dovuto votare (dopo ciampi) quel “comunista” di napolitano…
    personalmente preferisco lui ad amato, per dire e preferisco che sia un giudice costituzionale ex politico invece che un chirurgo, uno scrittore, un grafico, un giornalista, un insegnante, ecc.
    ecco, preferisco qualcuno (anche un democristiano del pd) che parli poco e non sia un dilettante allo sbaraglio (ché secondo me l’improvvisazione è criminale, in certi campi)
    poi, magari andava meglio con 10 anni di meno e anche meno democristiano…

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  3. Questa elezione del PDR è stata gestita molto meglio di quella precedente, si sono evitate figuracce e (anche se solo all’apparenza) tutto è andato liscio: un PD che riesce ad imporsi e dettare la linea è stato per me un piacevole cambiamento.
    Direi che “l’ebetino di Firenze” si è dimostrato tutto tranne che ebetino in quest’occasione
    ps.che poi la conta interna a mezzo “scrittura creativa” si è sempre fatta, ridicoli i 5Stelle che se ne lamentano quando qualcuno dei loro ha pure fotografato la scheda! (credo sarebbe passibile di denuncia)

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  4. Mi resta la solita impressione di una sbalorditiva ipocrisia.

    Urne e cabine, tendine schede e paraventi, per dare il massimo risalto rituale a un voto sacralmente segreto… che poi viene sputtanato al momento della lettura con dei trucchetti infantili sul nome del candidati. 😦

    E allora tanto varrebbe che le facciano pubblicamente queste votazioni! Pigiano il loro bottone, in 1 minuto è fatta, e almeno ci risparmiano 3 giorni di questa pantomima.

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  5. Mi domando perché quel triste siparietto di tre votazioni inutili, quando forse il buon Mattarella ce l’avrebbe fatta al primo colpo. Diciamo che il nostro, che sopporto sempre meno, si può gloriare (???) di aver previsto l’elezione nel giorno giusto.
    Comunque fare il parlamentare, come quei nominati odierni o nel prossimo futuro quei nominati di capilista deve essere uno stress non da poco. Finire sul banco degli accusati perché hai usato una grafia incerta e giocarti la possibilità di essere rieletto la prossima volta deve far tremare polsi e altro a molti di loro.
    Diciamo che il neo presidente è il meno peggio della lista di innominati proposti (da Amato a Delrio).

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