Galatea e la Stampante, poema epico contemporaneo

La tradizione del poema epico si è persa, ed è un peccato, perché Galatea contro la Stampante sarebbe stato un successone…

Il poema si apre con un concilio improvviso degli dei. Atena convoca Zeus e gli Olimpi tutti per discettare sul problema della povera Galatea, che da qualche anno ha in casa una stampante rotta. «Incolperanno sempre gli uomini gli dei delle loro disgrazie? – sbotta Zeus – Che se ne compri una nuova!»

Così nottetempo Ermes viene inviato sotto forma di fantasma notturno a Catia, amica di Galatea, e le intima di trascinare la recalcitrante Galatea in un centro commerciale per comprare la nuova stampante. Catia assolve il suo compito e porta Galatea nell’Antro della Tecnologia, dove un assistente di Efesto, della stirpe dei Telchini Commessi, le accoglie ponendo alle due indovinelli per metterle in difficoltà in una lingua arcana: «Ma la vol che la se colega in wifi o ghe basta el cavo? E la sé conessa a la rete, o la vol par conto suo?». Alla fine le due eroine riescono a risolvere gli enigmi e portare a casa una stampante nuova, persino in sconto.

Portata a casa la nuova Stampante, un incantesimo costringe Galatea a rimandare la configurazione. Il malefico dio Efesto, che Galatea spesso snobba in quanto laureata in materie umanistiche, infatti fa collassare il router di Galatea e altri oggetti magici, per cui l’eroina per un paio di canti è impegnata a risolvere problemi secondari. Alla fine, approfittando del giorno di festa per la dea Repubblica, Galatea si accinge alla grande tenzone.

Scopre così che il malefico aiutante di Efesto, il Telchino Commesso, le ha dato informazioni sbagliate, perché la stampante non si collega in wifi al router, ma si deve configurare tutto in altra maniera. Per fortuna Atena, mossa a pietà, scende dall’Olimpo e le consiglia di usare un cavo usb. Si parte dunque alla ricerca di un cavo usb idoneo passando in rassegna cassetti e cassettini, dove da millenni giacciono sepolti cavi e morsetti di ogni tipo, assieme ad altri centinaia di oggetti non meglio identificati e provenienti da universi paralleli.

Dopo un paio di canti in cui gli dei vengono nominati tutti in forme non sempre rispettose, Galatea usando un cavo usb come un’arma, riesce finalmente ad avere la meglio sulla Stampante e a stampare la sua prima pagina di documento. Ma intanto il portale per gli scrutini elettronici in cui deve inserire i voti dei suoi alunni la tradisce inaspettatamente: dalla Segreteria (una succursale dell’Olimpo) l’hanno inserita come insegnate di geografia in una classe in cui invece insegna italiano. Galatea, medita lungamente davanti alla pagina internet invocando divinità a caso, finché Atena, impietosita, le consiglia di chiudere tutto e pensarci lunedì, quando il dio Account verrà svegliato con una cerimonia apposita e cercherà di risolvere il problema.

Restate su questi schermi, ci saranno nuovi sviluppi.

7 Comments

  1. Non so perchè, ma La Stampante mi ricorda tanto una variante del poema eroicomico La Secchia Rapita:

    P.S. Pensando alla stampante, potevi fare un catalogo simile a quello omerico per le navi, non sarebbe stata male come citazione letteraria.

    Ciao e buona serata…

    🙂

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  2. Quello che ho scoperto quando devo comprare le stampanti ed in generale altro materiale informatico.
    Chiedere consigli a chi lavora nei centri commerciali o simili grandi negozi di elettronica si rivela normalmente inutile e controproducente, le informazioni che si ottengono sono inferiori a quelle che si ottengono leggendo quanto scritto sullo scatolone della stampante.

    Normalmente si ha molta più fortuna andando nei negozi che vendono ad aziende, che si riconoscono per essere tipicamente chiusi al sabato ed alla domenica ed esssere in posti che assomigliano di piu` ad uffici, oppure ai negozi “sotto casa” specie se esistenti da diversi anni.

    Laco sasa migliore, comunque e` cercare sui siti come amazon, eprice, monclick e simili. Fra l’altro andando sui siti dei produttori ed andando sul sito “professionale” anche se quello che vendono costa di più in realtà è di qualità migliore ed è possibile ordinare servizi extra come cinque anni di garanzia sul sito e simili o configurazioni personalizzatissime.

    Per le stampanti: ricorda se non parla Postscript (o PCL, o ESC/P se proprio vogliamo cose strane), lasciala sullo scaffale.

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  3. l’umanista che si inchina allo Scientifico? Avevi qualche problema con la stampante? Ti potevo consigliere quella giusta. Comunque ho riso e sorriso. La tecnica non fa per te.

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