Complotti al tofu: pesto, scie chimiche e templari.

Va bene, mi arrendo, sono disposta ad accettare tutto. Dopo anni di cecità intellettuale, ho finalmente capito i miei errori. Avete ragione voi. La terra è piatta. Che sia un pianeta tondo e vagante nel cosmo lo poteva credere solo quel patacca di Galileo, con gli amici suoi Copernico e Keplero, che già dai nomi capisci che è gente strana e nun ce se po’ fida’.

Non siamo mai andati sulla luna, la sonda su Marte trasmette da un capannone a Trebaseleghe, e Kennedy è stato fatto fuori perché lo sapeva. Del capannone a Trebaseghe, intendo.

Le torri gemelle sono venute giù per un complotto dei poteri forti, gli ebrei e gli illuminati gestiscono da secoli il mondo, ovviamente in combutta con Rettiliani e Templari. A dire il vero nel comitato direttivo del gruppo Bilderberg ci sarebbero pure i sette nani, ma nessuno lo dice mai perché Cucciolo è crudelissimo e farselo nemico è sconsigliato.

I vaccini sono pericolosi, pericolosissimi, obnubilano il cervello, il che peraltro spiega come mai tanta gente creda alle scie chimiche. Le quali però non ho mai capito perché siano sparse dagli aerei in volo, perché sarebbe più comodo farle spargere dalla slitta di Babbo Natale. Deve essere perché le renne hanno un sindacato più forte di quello dei piloti.

Ma comunque non è un problema, perché a curarci ci penserà l’omeopatia, o, nel peggiore dei casi, il limone con il bicarbonato, che già guarisce il cancro meglio di un governo Berlusconi, per dire. Studi serissimi dell’Università della vita lo dimostrano, assieme a quelli che dicono che il debito pubblico si sana con forti dosi di ottimismo e i burocrati europei alla fin fine si spaventano appena Giuseppe Conte fa buh.

Ora, davvero, sono disposta ad accettare tutto.

Però vi prego, la réclame del pesto alla genovese col tofu, no.

Ci sono dei limiti.

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