Federico II di Svevia, l’imperatore che fece una crociata senza combattere

Accadde oggi:28 giugno 1228 Federico II parte per la Sesta crociata, che vincerà senza combattere, accordandosi con il Sultano.
Quando sei un imperatore germanico nato però a Palermo, in una corte multietnica, e hai imparato a parlare l’arabo prima che il tedesco, l’idea di partire per una crociata contro i musulmani già non ti riesce facile. Se per giunta la crociata e spinta e voluta da un papa che ti ha scomunicato, cerca di far sollevare contro di te il tuo regno e spera ardentemente che durante la spedizione tu schiatti, anche la poca voglia di combattere sparisce del tutto.
Così Federico II, imperatore del Sacro Romano impero e re di Sicilia, pronipote dei re Normanni, scompiglia le carte. Invece di andare in Terrasanta a sbudellare infedeli, percorre la via dell’accordo diplomatico e vince una crociata senza colpo ferire. Con il sultano Al Malik El Kamil trova un accordo. Li accomunano l’amore per l’arte, la curiosità per le scienze e la poca voglia di sprecare armi e uomini in inutili battaglie. Federico invierà al Sultano doni preziosi, un cavallo bardato d’oro, gemme e pietre preziose. al Malik ricambierà regalando al suo amico belve feroci per il suo zoo di Palermo.
Il Sultano deciderà che non vale la pena combattere ma tanto vale riconoscere a Federico la corona di Gerusalemme, che lui rivendicava grazie al matrimonio con l’ormai già scomparsa Isabella di Brienne. Accordo fatto, pace firmata. Nonostante dopo anni Gerusalemme fosse tornata in mano cristiana, il Papa si infuriò e continuò a considerare Federico uno scomunicato e sobillargli contro i nobili dell’impero. Federico che forse pensava di trasferirsi definitivamente a Gerusalemme fu costretto a tornare in Occidente e dopo pochi anni la sua dinastia si estinse. Peccato, perche quello di Federico e Al Malik fu l’unico accordo funzionante fra impero e Islam, e avrebbe potuto portare ad una svolta, anche commerciale, visto che finché durò merci e idee fluirono molto più velocemente attraverso il Mediterraneo.
Ma spesso la guerra brutta, insensata e devastante è preferita agli accordi pacifici, per quanto scricchiolanti. E non solo nel Medioevo.

5 Comments

  1. Bellissimo approfondimento! Ho dato un occhiata al tuo blog, cercavo qualche pillola di storia ben scritta e sono rimasta sorpresa e affascinata da quanto scrivi bene attenendoti ai fatti e divertendo! Ho apprezzo molto la storia del povero Asdrubale con il complesso del fratello minore e lo spunto attualissismo di come Appio Claudio Cieco fosse un po’ social 🤣 complimenti! Anche noi abbiamo una sezione storica, se ti va seguici anche tu o passa a a trovare! A presto, spero!

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  2. Bellissimo approfondimento! Ho dato un occhiata al tuo blog, cercavo qualche pillola di storia ben scritta e sono rimasta sorpresa e affascinata da quanto scrivi bene attenendoti ai fatto e divertendo! Ho apprezzo molto la storia del povero Asdrubale con il complesso del fratello minore e lo spunto creativo su come Appio Claudio Cieco fosse social ai suoi tempi 🤣 Complimenti! Anche noi abbiamo una sezione storica: se ti va passa a trovarci 😊 noi sicuramente ti continueremo a seguire! A presto,spero!

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  3. Che corrispondenza ! Questa mattina stavo rileggendo un passaggio dell’ottimo Runciman su Manfredi ed ecco il tuo bel contributo su Federico (lui sì, veramente, il Grande). Una domanda, nelle righe finali, impero con i in minuscolo e Islam con i in maiuscolo rappresentano una scelta o è una svista ? Un saluto!

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