Ora che il nuovo governo si è insediato, anche ilnuovomondodigalatea ha deciso di allinearsi all’aria che tira. Quindi, conformemente (come direbbe Cetto la Qualunque) alle direttive già espresse da Dell’Utri in campagna elettorale, la vostra Galatea ha deciso di fornire qualche breve cenno di storia riveduta e corretta. Basta con le menzogne comuniste, le derive laiciste e la faziosità dei libri di testo e i superquark. D’ora in poi questo blog inizia una seria campagna di divulgazione storica scientifica.
Prima puntata: l’uomo di Neanderthal
Vi hanno detto che erano una razza di semi scimmioni, estintasi per lasciar posto ai più fichi uomini di Cro-Magnon, nostri antenati? Panzane. Si tratta dell’ennesima menzogna degli antropologi, nota razza di atei pervertiti. Gli uomini di Neanderthal erano in realtà una simpatica tribù di proto leghisti, come dimostrano le evidenze archeologiche. I paleontologi per anni hanno sostenuto che i Neanderthal non erano in grado di parlare se non per grugniti. Si tratta di una palese falsità: in realtà parlavano come Bossi, preciso preciso, e i loro discorsi ancor oggi sarebbero perfettamente intellegibili in qualsiasi vallata bergamasca.
I Neanderthal sono chiaramente delle vittime innocenti di una congiura comunista. La loro estinzione è infatti dovuta ai Cro-Magnon, immigrati clandestini di origine africana, infiltratisi in Europa nonostante la strenua vigilanza delle tribù neandertaliane. Altra menzogna laicista consiste nel pregiudizio che vuole i Neanderthal meno evoluti dei Cro-magnon. Non era un difetto di natura, in realtà, ma una ben precisa scelta ideologica. I Neanderthal non hanno voluto evolversi per non sottostare ai dettami della teoria darwiniana: pur di non darla vinta a Darwin hanno preferito estinguersi. Per questo la Santa Sede ha già deciso di proporre una beatificazione una tantum ai martiri della preistoria. Il che presenterà degli innegabili vantaggi: per esempio il teschio di Neanderthal trovato presso Roma potrà venire considerato una santa reliquia. Sarà la volta che finalmente si trovano i fondi per creargli un nuovo museo.
“i loro discorsi ancor oggi sarebbero perfettamente intellegibili in qualsiasi vallata bergamasca”
dai, non scherzare, che manco tra paese e paese della stessa valle a volte ci si capisce!
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il DNA è frocio! Diciamolo una volta per tutte!
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Ciao… giusto un saluto 🙂
(aggiornato il link)
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