Prendiamo Tommaso Moro, per esempio. Uno che in Inghilterra era stato Lord Cancelliere, mica bubbole. Patrono dei governanti e dei politici, per dire. Uno che, leggi Platone oggi, rimugina Platone domani, nel tempo libero scrive l’Utopia. Uno che sa di greco e di latino, e di diplomazia e di diritto canonico. Insomma, culturalmente, un gigante, soprattutto di fronte ad un re che era, invece, un nanerottolo obeso,con la spiccata tendenza ad infoiarsi per ogni damigella graziosa.