@->Frap: faglielo presente tu…tanto da me si becca sempre un due di picche, lui. Anche se si mettesse a recitare la Summa Theologica in sanscrito ed a rovescio… 😉
Il gioco tra “ninfo-mania” e la scelta del nome di un secondo blog che parla di sesso, amore ed altro, nonché la frase “I blog non raccontano la vita vera. Raccontano la vita così come dovrebbe essere.”, verrebbe anche un po’ troppo facile.
Per cui l’analisi psico-logico-terapeutico-pedagogico-antropologica dell’evento la lascio all’esperta del giro-blog, la papera sciancata, dovesse per caso passare di qui.
Nel frattempo torno a considerare, ma con occhi leggermente mutati, una cosuccia letta girovagando qualche giorno fa, appunto, un po’ qui e un po là:
… non possedendo lei, a mio modesto parere (considerato l’esibizionismo e l’autoreferenzialità che trasudano dal suo interloquire) nessuna delle qualità peculiari della gente veneta. Gente che, al contrario, io, parimenti accolto e pienamente integrato, stimo per onestà intellettuale, serietà, orgogliosa umiltà e laboriosità.
Le ninfe erano ragazze simpatiche, allegre e quasi sempre single. Occasionalmente si concedevano liason con qualche prestante dio, o con qualche uomo che ne valesse la pena (per esempio, Ulisse); per qualcuno perdevano la testa, di altri, dopo che la storia era finita, non si ricordavano neppure il volto. Erano capricciose, curiose, un po’ sventate, ma talvolta anche sensibili, materne, appassionate e dolcissime. Partorivano figlioli dai caratteri originali, come Achille, Asclepio, e soprattutto quel simpatico briccone di Hermes, e, quasi sempre, se li allevavano da sole, dopo che i divini papà si erano dati. E loro lì, sempre in piedi, con un sorriso sulle labbra ed il meraviglioso ottimismo che alle volte riusciamo ad avere noi donne.
Sono dee fragilissime, molto umane: sarà ninfo-mania, ma a me piacciono.
Le motivazioni conscie della scelta sono queste; quelle inconscie, chissà: le lascio a chi le vuole cercare. Io mi diverto e basta. 🙂
Gala… no gola.
galaprofonda.wordpress.com risulta disponibile eccome.
Comunque tieniti pure ninfa bugiarda che va bene uguale.
Che tanto quel che conta è cosa ci scrivi sopra, anche se devo dire che la parola ‘amore’ vicino a ‘sesso’ e ‘altro’ riduce il potenziale erotico del tutto.
Eh, ma se non mi lavori a dovere anche sul ‘brand’, ecchecaspita… 😉
Il nuovo mondo di Galatea 
…quanno succedeno ‘ste cose aho’, io sto sempre da quarche artra parte.
perché?
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Fai presente a P.B. 😉
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@->Frap: faglielo presente tu…tanto da me si becca sempre un due di picche, lui. Anche se si mettesse a recitare la Summa Theologica in sanscrito ed a rovescio… 😉
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Prevenuta. 😉
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Che poi questa ossessione sulle ninfe meriterebbe forse un attimo di ironica riflessione ed autocritica.
Secondo Wikipedia e la mitologia greca si tratterebbe infatti di semidivinità della natura (hai detto pio…).
Il gioco tra “ninfo-mania” e la scelta del nome di un secondo blog che parla di sesso, amore ed altro, nonché la frase “I blog non raccontano la vita vera. Raccontano la vita così come dovrebbe essere.”, verrebbe anche un po’ troppo facile.
Per cui l’analisi psico-logico-terapeutico-pedagogico-antropologica dell’evento la lascio all’esperta del giro-blog, la papera sciancata, dovesse per caso passare di qui.
Nel frattempo torno a considerare, ma con occhi leggermente mutati, una cosuccia letta girovagando qualche giorno fa, appunto, un po’ qui e un po là:
… non possedendo lei, a mio modesto parere (considerato l’esibizionismo e l’autoreferenzialità che trasudano dal suo interloquire) nessuna delle qualità peculiari della gente veneta. Gente che, al contrario, io, parimenti accolto e pienamente integrato, stimo per onestà intellettuale, serietà, orgogliosa umiltà e laboriosità.
😀 😀 😀
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Le ninfe erano ragazze simpatiche, allegre e quasi sempre single. Occasionalmente si concedevano liason con qualche prestante dio, o con qualche uomo che ne valesse la pena (per esempio, Ulisse); per qualcuno perdevano la testa, di altri, dopo che la storia era finita, non si ricordavano neppure il volto. Erano capricciose, curiose, un po’ sventate, ma talvolta anche sensibili, materne, appassionate e dolcissime. Partorivano figlioli dai caratteri originali, come Achille, Asclepio, e soprattutto quel simpatico briccone di Hermes, e, quasi sempre, se li allevavano da sole, dopo che i divini papà si erano dati. E loro lì, sempre in piedi, con un sorriso sulle labbra ed il meraviglioso ottimismo che alle volte riusciamo ad avere noi donne.
Sono dee fragilissime, molto umane: sarà ninfo-mania, ma a me piacciono.
Le motivazioni conscie della scelta sono queste; quelle inconscie, chissà: le lascio a chi le vuole cercare. Io mi diverto e basta. 🙂
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Vabbé.
Però ‘Gala Profonda’ ti avrebbe dato subito una marcia in più. 😀
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@->Frap: Uff, l’avevano già presa… 😉
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Gala… no gola.
galaprofonda.wordpress.com risulta disponibile eccome.
Comunque tieniti pure ninfa bugiarda che va bene uguale.
Che tanto quel che conta è cosa ci scrivi sopra, anche se devo dire che la parola ‘amore’ vicino a ‘sesso’ e ‘altro’ riduce il potenziale erotico del tutto.
Eh, ma se non mi lavori a dovere anche sul ‘brand’, ecchecaspita… 😉
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