Gli anni ’80 no!

Dopo aver visto due minuti del nuovo programma di Sabrina Salerno sugli anni ’80 mi sono ricordata perché sono stata così contenta quando sono finiti.

Per altro io mi ricordo cosa si faceva negli anni ’80 in tv. Si rimpiangevano i ’60.

15 Comments

  1. Io nemmeno 30 secondi, m’è bastato vedere la pubblicità è legegre una sua intervista in cui si dichiarava fiera di lavorare con gente seria e competente come Toti e Giordano.

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  2. ci sono capitato tra la fine di un programma su sky e la ricerca di un tg.
    ho avuto l’impressione di un Lucignolo de noantri con la conduttrice poco a suo agio con un eloquio che non le appartiene. almeno non c’era la voce dell’idiota (cristallizzatevi…)

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  3. Verissimo, e negli anni sessanta si rimpiangevano gli anni 40.
    ….. Non ci sono più le stagioni come una volta!?!?!

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  4. Dissento fortemente.
    Negli anni ’80 in TV c’era Carlo Massarini che faceva uno dei programmi più innovativi mai creati dalla TV italiana, “Mister Fantasy”, nel quale trovava spazio la musica nuova del periodo, da Simple Minds a U2 a Talkin’ Heads, per dirne alcuni: gli italiani erano Franco Battiato e Sergio Caputo, anche qui solo per esempio.
    Arbore faceva “Quelli della Notte”, altrettanto innovativo, per dire due programmi TV che mi sembrano emblematici.
    In campo musicale, come ho già citato, in ordine sparso c’è stata tutta l’onda post-punk e new wave sia in Inghilterra che negli USA. Siouxsie and the Banshees, Depeche Mode, The Cure, Bauhaus, Joy Division/New Order, Japan/David Sylvian, Eurtrhmics, Dead can Dance, Tears for Fears, The Clash, Ultravox, Poloce, B52’s, i gruppi Ska… E sicuramente ne cito solo una parte.
    Ti vedo un poì disinformata o dalla memoria corta… 🙂
    Che poi si decida di affidare a Sabrina Salero un programma su quel periodo è invece emblematico di come si sia ridotta la TV degli anni ’10. Io mi preoccuparei di questo, invece di sparare (come sempre di moda per altro da sempre) sugli anni’ 80…

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  5. @williamnessuno: Sai, ero abbastanza ragazzina (ed in provincia) e per noi i primi anni ’80 erano i paninari, i tormentoni del Drive in, i ragazzini che sbavavano dietro alle top model oppure alle poppute vallette come Tinì Cansino, la lotta fra fan isteriche dei Duran Duran e degli Spandau Ballet, o fra quelle che amavano Tom Cruise in Top Gun e quelle che sbavavano per Cristophe Lambert in Highlander. Come in ogni decennio c’era anche molta roba bella: quelli della Notte, Indietro Tutta, molta buona musica e libri interessanti. Certo che alcuni “fenomeni” sociali venuti alla ribalta in quegli anni (yuppies, rampantismo, una certa idea che la morale sia una cosa vecchia e superata di cui si può fare a meno…etc.) erano inquietanti allora e credo abbiano dato frutti amarissimi che ci stiamo ancora sopportando. Nel programma di ieri sera, però, hanno fatto una imbarazzante selezione del peggio del peggio e han tentato di spacciare la cacca per una operazione nostalgia.

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  6. Williamnessuno, hai nominato tutti i gruppi che ho amato in quegli anni e che amo tutt’ora.
    The Cure negli anni 80 erano considerati inascoltabili da molta gente (io ero una dark…) e ora trovi le loro canzoni come colonna sonora di documentari, inchieste, servizi giornalistici che vanno in onda nelle ore di punta.
    Un altro ricordo: le giacche con le spallone di Armani.

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  7. @Pimpirulin: alla fine degli ’80 ho usato “A Forest” dei Cure (nella parte strumentale) come musica di sottofonndo per un servizio a proposito di una mostra sui Fenici a Venezia, in onda sull’allora Telemontecarlo. Un mio amico all’epoca coniò per me la definizione “intellettuale mezzo dark”. 🙂
    @ Galatea, qualche anno prima gli Spandau Ballet li avevo intervistati per una radio locale. Non erano affatto scemi (ho ancora la cassetta audio).
    Certo, anche io vivevo in una città di provincia, ovvero Alessandria. Ma ero più vecchio di te e sapevo già che negozi di dischi frequentare e che radio ascoltare (allora, Rai Stereonotte forever).
    A demerito degli anni ’80 potrei dire, certamente, che ha iniziato ad affermarsi uno stile di vita e subcultura dettato dalle TV berlusconiane, che ci ha portato alla situazione attuale.
    Ma mi permetto di agiungere che non era un destino scritto. Gli anticorpi c’erano e se agli italiani sono piaciuti gli yuppie e non gli intellettuali, è stata una scelta loro.

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  8. Anche io ho visto 2 minuti di quella sottospecie di programma, agghiacciante.
    OT: forse mi sono persa una puntata, ma ancora non so che fine ha fatto la Betty…mica sarà ancora insieme a quell’Alfonso lì vero??

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  9. @williamnessuno: Azz, hai intervistato gli Spandau…che invidia: avevo la camera ingorgata delle loro foto. Io invece perdevo ore a tentare di farmi il ciuffo come Kay Sadwick (ora Rush… quando ho scoperto che legge saltuariamente il mio blog non ci potevo credere). Credo che ogni decennio abbia avuto cose orribili e altre meravigliose: per questo le operazioni nostalgia non mi convincono mai molto: è un po’ come ricordarsi la torta della nonna. Che era buonissima, certo, ma la si ricorda così buona perché la nonna era la nonna e noi eravamo i suoi nipotini. 🙂

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  10. Anzitutto: non avevo letto questo post,prima di scrivere il mio di oggi. Lo guro. Indi: io,nel mio piccolo, negli anni ottanta non rimpiangevo i sessanta. Tutt’altro. E’ adesso,che rimpiango gli ottanta…. ;-D
    Inchino e baciamano.
    Ghino La Ganga

    P.s.: per williamnessuno e pimpirulin : pensate che io gli Spandau li vidi ben due volte….quanto a “The Forest” dei Cure, è un esempio ottimo di come la musica di quel periodo sia programmabile oggi in radio,senza che nessuno avverta alcun vecchiume. Si può perfino lasciar sfilare tutto il finale, con quelle due note di basso che restano lì sospese con l’eco. Aggiungo : se uno ascolta il gruppo She wants revenge – tanto per dirne uno di questo decennio – ci trova una specie di frullato di roba anni ottanta come Bauhaus,Cure,Sakamoto,Thomas Dolby,Magazine,Polyrock; se poi uno ascolta gli Evanescence, ci trova roba di This Mortal Coil; se uno ascolta gli Empire of the Sun, ci trova i China Crisis, eccetera,eccetera, eccetera…..
    State bene, un caro saluto .
    Ghino La Ganga

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