La tristezza dei festini di fine regime

Stando ai racconti dei testimoni, Carlo Rossella ed Emilio Fede in primis, nelle serate ad Arcore non ci sarebbe stato nulla di trasgressivo: le ragazze vedevano composte qualche film tipo Baaria, erano tutte vestite, davano del lei a Berlusconi, di solito stanco dalla giornata densa di impegni, lo ascoltavano cantare al karaoke o parlare di politica, e bevevano solo acqua minerale, o, quando proprio si straviziava, Coca Cola light. Insomma, una cosa talmente tristanzuola che in confronto una festa di pensionamento al dopolavoro FIOM è un’orgia.

Adesso si capisce perché le doveva pagare perché andassero, poverette.

4 Comments

  1. Ma infatti, secondo me è per questo che era così infuriato per le intercettazioni. Aveva paura che uscisse fuori che a casa sua ci si rompe le palle e nessuno fa sesso.

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  2. Ma qua abbiamo a che fare con un immenso perdente da record…

    Stiamo parlando di uno che per avere uno straccio di compagnia che si guardi con lui i filmini del milan, deve pagare delle prostitute marocchine.
    Uno che la cosa più vicina a un amico che ha sono Fede e Mora.
    Uno che quasi quasi ci farebbe una miglior figura se a letto con le ragazzine ci andasse sul serio.
    Magari sarebbe reato ma non sarebbe questa figura da povero fallito.

    Onestamente, io non farei cambio con la miserabile vita di quest’uomo neanche per il triplo dei suoi (a questo punto inutili) miliardi.

    E dovrei dargli da gestire… una Nazione? A questo perdente qui? Ma neanche un pacchetto di bagigi…

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  3. Ho come l’impressione che con l’attuale bombardamento mediatico, a quelle feste, volenti o nolenti, noi italiani ci siamo “finiti” tutti quanti.
    Non abbiamo fatto sesso e non ci hanno pagato… ma non so come, è come se ci avessero “inchiappettato” lo stesso.

    Sì, lui appare come un miserabile ma noi? Che faccia abbiamo?

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