La nota scrittrice ignota al pubblico voleva pubblicare restando ignota. Finché un giornalista che voleva diventar più noto, la notò. Spulciando le di lei note, annotò introiti altrimenti ignoti, e pubblicò. La scrittrice ignota si vide pubblicati dati da lei non dati e divenne nota al pubblico. il giornalista però resto ignoto ai più se non come quello che aveva reso note le note non pubbliche della scrittrice. La scrittrice rimase invece ignota e continuò però a pubblicare però cose notissime a tutti.
Chi ci trova una qualche morale, nella favola, se lo noti.
Mi sembra una sintesi della vicenda davvero degna di nota. E il fatto che tu non abbia nominato né la stimabile scrittrice (aspirante anonima) né il giornalista impiccione rende il tutto ancor più notevole ^__^
Alla fine sono tutti ignoti…
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per sicurezza, non leggo nè l’uno, nè l’altra
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Mi sembra una sintesi della vicenda davvero degna di nota. E il fatto che tu non abbia nominato né la stimabile scrittrice (aspirante anonima) né il giornalista impiccione rende il tutto ancor più notevole ^__^
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