Adone, Afrodite e i giovani che muoiono e risorgono a Pasqua

La primavera, fra aprile e maggio, nel Mediterraneo antico era caratterizzata da feste che celebravano la morte e resurrezione di un giovane bellissimo, figlio di una dea parthenos, che in greco non vuol dire esattamente “vergine”, ma più che altro single, non sposata. È una coppia divina di madre/amante e figlio antichissima, in cui il giovane muore per fatalità o cattiveria altrui di morte violenta, e cortei di donne in nero lo accompagnano alla tomba, consolando la madre in lacrime. E poi, dopo pochi giorni, la madre/compagna se lo va a riprendere agli inferi e il giovane torna in vita, come la vegetazione rinasce ogni anno dopo l’inverno. È il mito di Ishtar/Inanna e Tammuz, di Afrodite e Adone, di Attis e la Grande Madre Cibele, di Iside. È un mito ancestrale e antichissimo che parla di natura e di legami umani, di amore e rinascita, di speranza. È un mito che parla ancora oggi a tutti noi, anche se lo abbiamo adattato a nuovi nomi e ad altre religioni, e magari non ne siamo consapevoli. Perché le belle storie funzionano sempre, e durano attraverso i secoli.
E se volete qualche suggerimento di lettura, be’ guardate le foto. Buona Pasqua a tutti. #pasqua #buona #buonapasqua #libri #libridaleggere #libriconsigliati #libribelli #afrodite #adone #mitologia #mitologiagreca #mito

3 Comments

  1. Già dal paleolitico c’era la religione della rinascita. Ne parlano diffusamente anche Gimbutas e Goettner-Abendroth.

    Io credo nella verginità delle dee madri. Non partorivano esse per partenogenesi? Rappresenta simbolicamente il potere di autorigenerazione della Terra quando non viene forzata.

     BUONA PASQUA.

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