«Giuva’, scétate!»
«Maro’, Fili’, ma cche te salta ‘n capo? So’ e tre e’ notte!»
«Ihh, su, facimm’ampress! Abbiamo da fa’ ‘a ronda!»
«A ronda?»
«A ronda, a ronda, cuntra ai romm, Giuvà!»
«Gesù, ma proprio dobbiamo?»
«Eccheè, chisti rubbano d’in tte casa toia, e tu nun voli facere ninte?»
«Fili’’, ma quanno rubò dentro casa toia Pepiniello o’ Sorcio, il cuggino del boss del quartiere, tu dicisti ninte?»
«Giuva’, ma chisti se tu passi e non gli dai l’elemosina, ti spintonano!»
«Fili’, fammi capire… ma quanno Tony Cannamozza, o ras d’ o rione, viene d’in to to’ ristorante e chiede il pizzo, tu qualche cosa gli dici?»
«Ogessùgiusppemaria, Giuva’, ma chisti hanno le donne che fanno e’ puttane!»
«Ih, Fili’, e to’ soreta che fece fino a quattr’anni fa?»
«Ma Fili’, quella un’attività in proprio era… e poi questi se futtene e’ criature!»
«Ah, come donna Assunta, che aspettava che la figlia partorisse e poi si vendeva i nipoti al mercato della coppie che non possono adottare…! E tu, che lo sapevi perché stava vicina di casa attè, chiamasti mai l’autorità?»
«No, ma che c’entra…questi rendono il quartiere invivibbile…! Non si può più girare pe’ strada, pecchè le femmine nostre rischiano di essere violentate da chisti, che stazionano tutto o’ giorno dinanzi a o’ bar, senza avere acchè fare…»
«Ah, come quanno si mette in coppa a’ piazza Nino o’ Killèr colla compagnia sua, vuoi dire? Che tutte le belle femmine che passano , e pure quelle brutte, quanno proprio va bene si pigliano ‘na passate e’ mano sul culo? Non capitò anche alla figlia toia, la più piccina? E tu dicisti ninte?»
«Ma che c’entra, quelli delinquenti nostri sono, chisti so’ romm»
«Eh, certo, non ci avevo penzato. Quanno tieni raggione, tieni raggione. Aspe’, Giuva’ prenno o’ revolbero e scenno…»
quando si dice “un posto al sole”… (Vesuvio, cosa aspetti?)
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Chiarisco: non è un post razzista contro i napoletani. è che mi girano le palle che la gente reagisca quando ci sono di mezzo i rom, e invece abbia sopportato per anni, zitta e mucci, la prepotenza dei mafiosi locali senza organizzare mai una ronda.
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Brava, come sempre.
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Lo so che non è un post razzista, ma lo sembra un pochino… Comunque è tutto tristemente e terribilmente vero… Sempre bravissima!
Un po’ da migliorare il napoletano, ma so che hai amici che possono adoperarsi per questo!
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Anche a me è piaciuto, e se ti va posso correggere gli errori di napoletano.
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Tristemente geniale…
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Secondo me se la prendono con i rom perchè non è gente che reagisce, o almeno non reagisce con le armi. Mica tirano le molotov in casa del boss che chiede il pizzo, si ritrovano loro e tutta la famiglia al cimitero! Spero che gli zingari non imparino dalle maestranze locali la legge del terrore, altrimenti sarà guerra totale!
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Il contenuto è perfetto, sublime, da applausi.
C’è solo qualche incertezza lessicale, perché sembra un napoletano mescolato al siciliano.
Però io in Veneto scriverei molto peggio, quindi ottimo lavoro.
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Credo sia probabile, invece, che l’attacco al campo Rom sia stato organizzato e sobillato (anche se non gestito in prima persona) dai camorristi della zona. La camorra cerca la massima tranquillità possibile, soprattutto se la zona è “cosa loro” come nel caso di Ponticelli, quindi eliminare il campo è equivalso ad eliminare un problema mediaticamente gonfiato così da apparrire da un lato quali paladini dell’ordine per la popolazione locale, dall’altro come regnanti incontrastati della zona agli occhi dello Stato: non si muove foglia che loro non vogliano, in sostanza.
Del resto la camorra avrà tratto, verosimilmente, i suoi guadagni anche dai Rom ai quali avrà chiesto il pizzo per le loro attività di raccolta del metallo e di accattonaggio.
Gira voce, inoltre, che gli abitanti della zona abbiano poi depredato ciò restava del campo portando via televisori, automobili e tutto ciò che poteva avere qualche valore economico. (Sottolineo che si tratta di una voce, quindi adrebbe presa con le pinze).
Il corrispondente sul posto,
d-K
P.S.: Galatea, sul napoletano abbiamo da lavorarci… 😉
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L’hanno definita guerra tra poveri, ma si tratta solo di chi ha fatto pipì su cosa. I camorristi hanno sobillato la folla perché gli eliminasse la concorrenza senza dover fare lo sforzo di muoversi personalmente e in prima fila (si sa, il camorrista è timido e rifugge la telecamera). Presa nel mezzo, la peggio umanità (ma anche quella meno peggio, perché si sa, “la legge del branco”) ne ha approfittato per dar sfogo alla violenza, e magari per rivalersi sui rrom (ho scoperto solo ieri che questa è la forma corretta), visto che la camorra resta intoccabile in quanto grande grossa e cattiva. Si tratta solo di territorio e competizione tra predatori grossi e piccoli. Le pedine, in coscienza loro, sanno. Sperando che, di coscienza, qualcuno faccia ancora uso.
P.S. Il dialetto è da rivedere, sembra a tratti napoletano e poi siciliano, per arrendersi poi all’italiano. Lavoraci su, ché il potenziale è bello evidente.
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andrebbe aggiunto che bottiglie molotov contro un campo rom sono state lanciate anche a Novara, il 10 maggio, ma la notizia è sfuggita ai più, oltre che ai media
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Eh, lo sapevo che sarebbe finita così.
Che a far diventare martiri i Rom ci avrebbe pensato, prima o poi, qualcuno ; e che – fatto altrettanto grave – qualcuno sarebbe riuscito a far diventare la camorra di Ponticelli l’unica paladina della sicurezza locale.
Sul fatto che i Rom non reagiscano, o non reagiscano con le armi, cara Grazia, mi informerei meglio :semmai, in Campania han trovato chi possiede armi più pesanti delle loro .
Quando facevo politica dalle mie parti in Romagna, prima dello smantellamento di un paio di grossi campi nomedi , la ritorsione verso chi li denunciava ai carabinieri per i reati che commettevano era pressochè immediata. Si andava dal furto con scasso e defecazione sul pavimento della casa scassinata , al furto con scasso e incaprettamento dei residenti trovati all’interno (e un paio di volte pure lo stupro), alle rivoltellate contro le case, ai sequestri temporanei di familiari anziani dei denunzianti, al furto e distruzione dell’auto del denunziante.
Però, almeno dalle mie parti ,ogni tanto, anche i carabinieri hanno gli occhi e le orecchie .
Mi rimase sempre impressa la tecnica di un maresciallo, che – dopo avere eseguito da un terreno agricolo uno sgombero di sei roulotte assieme ai vigili del comune ove “assessoravo” – mi chiese di provvedergli una ruspa comunale, al fine di scavare un fossato di ampiezza superiore ” alla distanza asse/asse di una mercedes, così qui abbiam bonificato e non tornano più a rompere i coglioni, che già ne abbiamo tante”.
Oh, per la cronaca : la giunta era di centrosinistra,la maggioranza dei cittadini era ( ed è) di centrosinistra.
Sarà forse stato per questo che, al terzo sgombero consecutivo, c’era la folla ad applaudire.
Ad applaudire i vigili, i carabinieri e la ruspa; non i Rom.
State bene ; inchino e baciamano alla Ninfa padrona di casa .
Ghino La Ganga
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Mi scuso per il napoletano. Prometto di studiarlo con più impegno. 😀
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chissà perchè le ruspe, accompagnate dai solerti vigili e carabinieri, e dalla ggente applaudente, non vanno mai a demolire le costruzioni abusive costruite nei comuni amministrati in primis dalle amministrazioni di centro-sinistra, in collusione con la mafia e la camorra, chissà perchè, caro assessore La Ganga – vediamo se per esempio a Roma (Report docet) ci mandiamo l’esercito a deportare palazzinari e assessori corrotti in qualche “campo”, cheddici?
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Demenzialità oggi: mai sentito dire che se a Napoli (come in qualsiasi altra città) si delinque risolviamo il problema cacciando tutti i napoletani da Napoli.
Anche lo stupidario ha numeri pari e dispari rispettivamente sulle pagine a destra e su quelle a sinistra. Se poi vogliamo cantare l’ideologia della stupidità: avanti, tutti in coro…
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Per doktorgeiger:
guarda che con me sfondi una porta aperta.
Forse non hai compreso che in Emilia Romagna, come in altre zone amministrate ” tanto bene e con tanta passione” dalla sinistra, la palazzina non c’è nemmeno bisogno di farla abusiva : t’arriva illique et immediate la concessione, e a volte manco devi impegnarti a far l’asilo o il centro civico a titolo di corresponsione d’onere al comune .
Se credi che io sia convinto che le cooperative di costruzione, assai fiorenti dalle mie parti, lavorino per il bene pubblico, mi sa che hai sbagliato persona.
Tant’è vero che l’assessore non lo faccio da un pezzo, e non casualmente.
Quanto agli abusi edilizi da abbattere : siam tutti d’accordo.
Ma mi sembra strano che tu non abbia ancora constatato che,nell’italico paesello, l’abuso edilizio è il pane quotidiano, e che destra e sinistra son concordi ( la prima espressamente, la seconda implicitamente, facendosi al più precedere da qualche lagnanza di mera facciata ) nel tollerarlo ed esercitarlo più che si può.
Anche a livelli insospettati : Visco, quel tesoruccio di intellettuale foggiano, s’era fatto l’abusino edilizino anche lui,povera stellina.
Oh, sia chiaro : probabilmente sei più giovane di me, ed è giusto che tu faccia le tue battaglie.
Magari, se permetti un consiglio: evita di cominciare a farle da un campo nomadi abusivo e popolato di vandali, o da un centro sociale occupato illegalmente; hai visto mai che vengan meglio? .
Con simpatia e incoraggiamento; un caro saluto.
Ghino La Ganga
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