Si è fatto e si fa un gran parlare del decreto imbavaglia internet, quello che, equiparando i blog alle testate giornalistiche e i blogger ai giornalisti ed agli editori della carta stampata, ne avrebbe di fatto messo a rischio la libertà di espressione, perché arbitrariamente estende ad un mezzo diverso, internet, procedure pensate invece per i prodotti cartacei, con tutti gli equivoci e i paradossi del caso. Uno degli argomenti forti usati per criticare la legge era che essa era stata evidentemente scritta e pensata da qualcuno che della rete e della sua giungla di link, blog, blogger, aggregatori, post non capiva un beneamato; l’assunto era che internet è non regolabile di sua natura, o almeno andrebbe regolata con leggi scritte da chi sulla rete ci vive ed opera, e pertanto sa di che parla.
Peccato che una mia recente esperienza personale mi abbia fatto toccare con mano quanto anche chi internet la conosce si presume a menadito – e, anzi, in qualche modo la controlla – faccia poi fatica in pratica a capire le sottili differenze che esistono in questo mondo così vario e variegato.
Da tempo aggrego i miei post su OKNO. Chi legge il mio sito sa che i miei post possono essere a volte molto lunghi, altre volte, invece, brevissimi: degli aforismi, o delle semplici battute sul fatto del giorno. Di solito questi sono così costruiti: riporto, come fonte, il sito da cui traggo la dichiarazione del personaggio X, e faccio seguire una riga, due al massimo, di mio commento: si tratta di battute satiriche, non titoli di film della Wertmuller. Non si tratta di un modo di procedere originale, il mio: è esattamente lo stesso usato, ad esempio, da Spinoza, uno dei blog italiani di satira più letti, peraltro regolarmente presente su OKNO.
Per ben due volte l’amministratore del sito di OK notizie ha però censurato il mio comportamento. I post in questione erano questo e questo. L’amministratore, senza nemmeno avvertirmi, si è limitato a definire tali miei post linkijaghing, e, sempre senza sentire un contraddittorio, ha cambiato di sua iniziativa il link al mio blog presente sulla pagina di OKNO, inserendo invece un link diretto agli articoli dei giornali citati.
Che cos’è il linkijaghing? In pratica, si tratta di una furbata cui ricorrono alcuni blogger poco corretti: per cercare di acquistare visibilità con il loro blog, scrivono un post in cui è inserito il link ad una articolo interessante di un altro sito, facendo quindi comparire come contenuto proprio quello che altri hanno scritto. Si tratta, ne converrete, di una accusa molto grave, diciamo doppia: non solo chi lo fa in qualche modo plagia quanto scritto da altri, ma in maniera disonesta cerca di dirottare lettori su un sito, il suo, che di originale non ha nulla.
Ora io capisco che sia considerato linkijaghing un post in cui il blogger X, furbetto anzichenò, scriva: “Clamoroso: La Canalis è la nuova morosa di Clooney”, metta un link alla notizia e aggreghi la cosa come se fosse uno scoop suo. Ma non capisco come possano essere invece considerati linkijaghing i miei post. Si tratta infatti di contenuti assolutamente originali (le battute sono mie!) e il link inserito rimanda ad una risorsa esterna, che appunto è la fonte della notizia, e serve al lettore del mio blog come una nota a piè pagina serve al lettore di un libro: cioè per verificare che la dichiarazione scatenante la mia battuta è stata realmente pronunciata dal personaggio X, e proprio per questo motivo diventa, a buon diritto, oggetto di satira.
Il cambiare il link, da parte dell’amministratore di OKNO, alla notizia da me aggregata non ha nessun senso: se rimanda i lettori alle pagine di Repubblica o della Stampa da cui ho tratto la notizia, essi non troveranno la mia battuta satirica, che è l’informazione che io intendevo postare, ma solo la notizia nuda e cruda. Che può far ridere uguale, ne convengo, ma del tutto involontariamente.
Comportandosi però in tal maniera, l’amministratore di OKNO ha operato una censura due volte impropria: in primo luogo perché mi ha arbitrariamente accusato (e sanzionato) per una scorrettezza che invece non ho commesso, avendo io aggregato un contenuto non copiato e originale; e ha operato inoltre una censura ancor più grave, a livello ideologico: la mia battuta satirica non è stata più reperibile da parte degli utenti di OKNO, ledendo quindi la mia libertà di espressione e la loro libertà di essere informati.
Ho cercato di chiarire l’equivoco con l’amministratore di OKNO. Ho scritto immediatamente un commento di risposta, inviato una mail, chiesto, insomma, un confronto. Niente, lettera morta: ciò che resta nella memoria collettiva della rete è che io faccio linkijaghing. La cui definizione, riportata sul sito di OKNO, è peraltro assai lacunosa: articoli con poche righe di testo che rimandano ad altra risorsa.
Una definizione di questo tipo, in realtà, non dice nulla, perché non definisce niente, in realtà, al massimo misura. Che cosa vuol dire, poi “articoli con poche righe di testo?” Qual è il “quantitativo minimo” al di sotto del quale scatta la sanzione? Una riga, due, tre? E soprattutto, perché? Un contenuto, per essere “originale” e non una furbatina per acquistar qualche lettore, deve essere necessariamente al di sopra di una certa lunghezza? I post sono originali solo se uno supera un tot di caratteri?
L’amministratore di OKNO sembra avere in mente, nella valutazione dei post aggregabili, il parametro di certi vecchi professori amanti della retorica fine a se stessa, che davano i voti al tema in base alla lunghezza, non al contenuto: se scrivevi quindici facciate di sbrodolamenti, dieci, se scrivevi venti righe concise e mirate, quattro. Per lui un post di una riga non è una battuta folgorante ed originale, è sempre e solo linkijaghing. Usando lo stesso metro, in letteratura Monti e Metastasio, autori di poemi ed odi sufficientemente lunghi, sarebbero da considerare grandissimi autori, Catullo, che s’intestardisce con gli epigrammi e rimanda continuamente a versi di Saffo ed Alceo, rivisitandoli, una mezza calzetta: su OKNO, per dire, sarebbe bannato.
Ora, mi dico: questi amministratori sulla rete ci vivono, leggono blog tutto il santo giorno, sono insomma del mestiere, eppure non sono in grado di catalogare correttamente parametri per i post in cui si imbattono, arrampicandosi su definizioni vaghe che non stanno evidentemente in piedi ad una seria disamina.
Figuriamoci quando le definizioni le devono dare e codificarle sotto forma di leggi esperti ministeriali o ministri stessi che sanno a stento che tasto pigiare per aprire il computer.
PS: Ora provo a postare questo contenuto su OKNO. Vediamo se lo considerano abbastanza lungo per poter essere mantentuto. In ogni caso, se da domani risultassi bannata sull’aggregatore, voi lettori potrete avere un sospetto sul perché.
Con questo genere di criterio, povero Ungaretti.
Saluti.
Fuffa
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ciao,
sono un altro blogger che ha avuto una cattiva esperienza con oknotizie ed è proprio da lì che provengo (strano ma vero).
Provengo da lì perchè avevo inviato un mio articolo in cui raccoglievo materiali sulle olimpiadi e sulla scia di vittorie italiane nel mondo del nuoto… puntualmente il mio articolo non c’è… ma era da tempo che non usavo oknotizie… infatti è da quasi un anno che ho rinunciato, solo stamane una prova fondo perduto.
Il mio lavoro mi spinge a valutare testi originali, così come faccio nel mio personale blog, in cui scrivo le mie minchiate, scusami i termine, ma sono mie della lunghezza, linguaggio e contenuti che dico io.
Se poi mdr e navigatori non mi leggono, rimane un pò di delusione, ma pur sempre qualcosa di originale e in fondo unico.
Sfortunatamente per certi admin, non è così, i miei articoli per quanto banali spesso hanno una buona quantità di visitatori e un buon posizionamento, quindi se è tale, evidentemente a qualcuno interessa, o no?
Così come ho letto tutto il tuo articolo, che magari può sembrare un pò lungo, ma è una questione di gusti… può esserlo per me, ma non per un altro, ma è gusto, una cosa soggettiva!
MA dovrebbe essere questo il bello… come dice il commento a me precedente, che fine avrebbe fatto un ermetico come Ungaretti con un metro di valutazione simile?
Senza però montarmi la testa… perchè i miei articoli, che parlano di me, dello sport e di ciò che mi sta attorno, vengono penalizzati in quel sistema mentre le notizie “guarda chi ha baciato cristiano ronaldo”, no?
E’ “bene” che ci siano anche queste notizie… per carità… ma dove sta il giusto, dove sta il mezzo?
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cioè tipo:
“M’illumino d’immenso“?
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3.2 Cosa accade se posto contenuti copiati?
I contenuti che sono stati copiati senza esplicita autorizzazione dell’autore da altri siti sono considerati un abuso e verranno cancellati da oknotizie. Lo stesso dicasi per notizie che sono fondamentalmente stralci di testi trovati su quotidiani o altre fonti online o stampate senza una forte rielaborazione critica. Quotare una parte di poche righe da cui trarre spunto per un articolo non è considerata una violazione. Citare altre fonti e non aggiungere alcun commento è considerato un abuso e la notizia verrà rimpiazzata con la fonte originale o cancellata.
“Rielabora” con un po’ più di cattiveria e sei a posto. ;-))
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Pare che l’amministratore di OK NO ne sappia meno di mio padre, ma quest’ultimo crede che il pc sia una olivetti lettera 32 evoluta. 😉
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Galatea, come utilizzatore di tumblr e spinoziano non posso che solidarizzare (anche se secondo me, mentre i tuoi post e quelli di Spinoza dovrebbero rientrare nelle regole di OK NO, i reblog dei tumblr invece dipende).
Mi sembra strano che Spinoza passi e tu no, forse si tratta di numero di link rispetto a parole del post, o lunghezza totale del post (ultimamente su Spinoza sono lunghetti). Suppongo che il sistema di gestione sia automatico, quindi intrinsecamente “stupido”. Ma mi sembrano ancora piu’ stupidi i gestori se ignorano i tuoi commenti e mail. Ognuno fa le regole che vuole in casa sua, ma dovrebbero essere interessati a migliorare la qualita’ e versatilita’ del servizio.
Un’ultimo appunto – lo spelling corretto dovrebbe essere hijacking (dirottamento) e non ijaghing.
Saluti!
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Scommetto che quando ti arrabbi diventi ancora più carina 😉 . Ma davvero dai tutta questa importanza ad OkNo? 😦
Ciao, Left o Piè… fai tu.
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Non do importanza ad oknotizie, a dire il vero: è che si tratta di una ingiustizia. E quando mi trovo davanti ad una ingiustizia, che sia fatta a me o ad altri, mi incazzo. Peraltro, ho postato su okno, sperando che almeno stavolta si degnassero di rispondere: silenzio assoluto. Evidentemente non si sentono neppure in dovere di dare uno straccio di spiegazione. Vabbe’, prendo atto.
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boh. C’è stato un periodo in cui lasciavo un link per far sì che chi volesse potesse aggregare un post su OKNOtizie, ma poi ho deciso che il gioco non valeva la candela.
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Ciao, non so come funzione OKNOtizie, però come programmatore e conoscitore dell’informatica sospetto che usino un robot, ovvero un programmino di filtraggio. Nessun essere umano, ma piuttosto un algoritmo decide, in base alla folle definizione che hanno deciso di utilizzare e che hai riportato, di bannare i tuoi post.
Molto grave comunque che non abbiano risposto alle tue e-mail di protesta e corretto il problema a mano (forse sono in ferie, oppure si sono resi conto che il loro algoritmo fa acqua ma non hanno il tempo di correggerlo).
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Capisco il disappunto e concordo sull’ originalità dei contenuti, ma credo che okno abbia diritto ad applicare le regole che preferisce: credo che così peggiori il proprio servizio, ma questo lo devono giudicare i lettori (ed i blogger) che ne fanno uso.E’ più che probabile che la cosa avvenga automaticamente (sanno che così perdono contenuti validi, ma dal loro punto di vista può essere un compromesso ragionevole rispetto a far passare tonnellate di spam), e che i pezzi grossi come Spinoza siano esclusi dal controllo o verificati manualmente.
Trovo del tutto censurabile che non avvisino del filtraggio e soprattutto che non rispondano alle mail (a meno che sian solo lenti… ).
PS: credo anch’io di chiami hijacking, dirottamento
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