Posso dirlo? Posso dirlo? Allora, lo dico: anche se non ha ancora visto il film, a me l’Oscar a Kathryn Bigelow m’ha tirato fuori un esultante “Evvai!”, manco l’avessero dato a me, il premio. No, maschietti, state tranquilli: la gioia non è legata al fatto che per la prima volta, in 82 anni di storia, la pelata statuetta che ricordava tanto a Bette Davies il suo vecchio zio è stata assegnata ad una donna. L’esultanza è dovuta ad una cosa parzialmente diversa: cioè che il premio è andato ad una donna come Kathryn Bigelow. Perché la Bigelow, signori miei, è una di quelle donne che paiono fatte apposta per rovesciare tutti gli stereotipi di genere: non solo ha un fisico da Granatiere di Sardegna, ma fa pure dei film che da un Granatiere di Sardegna paiono girati.
Quando si parla di donne e cinema, ci sono due stereotipi incrollabili, su cui non è lecito nemmeno discutere: l’eleganza di Audrey Hepburn e il fatto che le femminucce amino i film d’amore. Ora, sulla Audrey sono disposta a passar sopra, anche se onestamente l’ho sempre considerata una fantastica indossatrice ed icona di moda, ma confesso che come attrice brillante le preferisco e le ho sempre preferito Marilyn Monroe, che, quanto a sensibilità interpretativa e vena comica naturale, le stava sopra di molte spanne; la storia dei film d’amore o genericamente romantici, o sentimentali, o come diavolo li si voglia chiamare, ecco, quella invece mi sempre rotto le balle.
Chiariamola una volta per tutte: l’idea che tutte le donne, in quanto donne, possano decidere di passare due ore in una sala cinematografica solo ed esclusivamente se viene proiettata dentro una pellicola a sfondo rosa, o vi sia per lo meno all’interno una storia patetica dove amori impossibili si intrecciano con sfighe varie e sofferte e interminabili riflessioni esistenziali è falsa come una moneta da tre euro. Per carità, ci saranno donne a cui piacciono solo quelle robe là, esattamente come ci sono maschietti che fanno la coda tre giorni per assistere in anteprima alla maratona del Signore degli Anelli. Ma ci sono anche centinaia di donne appassionate di cinema, o a cui piace semplicemente andarci anche senza essere fanatiche, che piuttosto di vedere l’ennesima lagnosa vicenda di due deficienti che passano ore a esternare le loro interminabili paturnie perché non sanno dirsi fin dalla prima sequenza: “Scusa, andiamo a letto?” si farebbero trapanare un molare senza anestesia. Ecco, quelle donne là, amano invece i film d’azione. Non si sono perse un episodio di James Bond. Si sono viste l’intera serie delle Arme Letali, tifando spudoratamente, nelle ultime due puntate, per Renè Russo. Hanno ben impressa in mente tutta la filmografia di Shwarzenegger, da Predator fino a Total Recall. Amano gli Alien, i Terminator, vanno pazze per la saga degli X-Men e dell’Uomo Ragno. Adorano alla follia i polizieschi, gli intrighi di spionaggio, le Mission Impossible nonostante ci sia quel fighetto insopportabile di Tom Cruise, i Fast and Furious, persino i Transformes, e, se devono scegliere un film di Robert de Niro, quasi quasi si ricordano per prima di Ronin. Per tutte queste donne qui, di cui faccio parte, cresciute a film di Eastwood e con lo Spielberg degli Indiana Jones (i primi tre, non l’orribile quarto) Kathryn Bigelow è un mito. Una che dirige pellicole al cardiopalma dal ritmo serrato e perfetto, come Point Break, con i surfisti-rapinatori e Keanu Reaves infiltrato; una che mette su quello straordinario e visionario pateracchio di Strange Days, con i ricordi-droga che passano da un cervello all’altro, come dosi di crack postmoderne. Una che, sia ringraziato il cielo, non ha mai speso un minuto a raccontare le solite trite e insopportabili storielle di acredini fra madri e figlie, sorelle o amiche del cuore il cui unico scopo nella vita è fregarsi vicendevolmente il moroso belloccio di turno. Una che, insomma, pur essendo proprio indiscutibilmente una femmina, non fa film “femminili”, non li ha mai fatti, per il buonissimo motivo che li lascia fare agli Ozpetec in Italia e ai Cameron modello Titanic in America, mentre le donne come lei, se mai si trovassero a girare la scena in cui Di Caprio sorregge le braccia alla Kate Winslet, tiferebbero spudoratamente per l’iceberg.
E quindi sì, sono stata incredibilmente contenta dell’Oscar alla Bigelow. Non perché hanno premiato una donna. Perché hanno premiato un regista.
[ö_ö]
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«Evviva la Bigelow!Ovvero: non a tutte le donne piacciono i film d’amore.
8 marzo 2010
Posso dirlo? Posso dirlo? Allora, lo dico: anche se non ha ancora visto il film, a me l’Oscar a Kathryn Bigelow m’ha tirato fuori un esultante “Evvai!”, manco l’avessero dato a me, il premio.»
Ci scusi, signorina: Lei ha esultato con un evvai che le è stato proprio tirato fuori, ma chi diavolo è che ancora non ha visto il film?
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Hurt Locker e’ molto bello, ti consiglio la visione.
Estremamente lineare eppure molto intenso, che poi a mio parere sono le due caratteristiche che apprezzo della Bigelow.
Se scrivesse credo che amerei il suo stile.
E’ davvero molto brava: io la seguo dai tempi di Near Dark ( Il buio s’avvicina) e a parte il finale da meteorismo incontrollabile di Strange Days, non mi perdo mai un suo film.
Oscar meritatissimi.
Sono anche un fan dell’ex marito (non ho visto Avatar e non mi pronuncio) e a mio modesto avviso Titanic e’ un gran bel film. Compresa la scena del Re Del Mondo…
Ovviamente de gustibus…
🙂
Cortese richiesta: non potresti gettare alle ortiche quel “maschietti”?
Se io parlando di donne scrivessi “femminucce”, non e’ che per caso le ovaie ti inizierebbero un frenetico e inarrestabile moto circolare come capita ai miei attributi quando leggo “maschietti”?
Just kidding 🙂
Fra l’altro, tanto per parafrasare una “femminuccia”, ossia Bette Davis, io sono sessualmente “maschio” ( felice e soddisfatto di esserlo) ma personalmente tendo a considerarmi: “uomo”…
🙂
Ti faccio ancora i complimenti per il post sul pastrocchio delle liste…mi e’ garbato tantissimo.
🙂
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Cielo! Anche il sig. Yossarian mi diventa cicisbeico…
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Hollywood è sempre stato un mondo molto maschilista, quando una donna riesce ad affermarsi – non come femme fatale o di classe, come la Hepburn, ma in un ruolo decisionale – allora si comincia a dire che “ha le palle” o che “gira i film come un uomo” (quest’ultima l’ho sentita dire proprio oggi).
Anch’io sono tra le donne a cui non piacciono i film d’amore! Anzi potrei dire che il cinema mi piace quasi tutto, tranne i film sentimentali! Il mio genere preferito sono la fantascienza e l’horror. L’azione invece mi piace un po’ meno quando è fine a se stessa. Tra i miei film preferiti di sempre ci sono Alien e Taxi Driver, giusto per citarne un paio.
Sono cresciuta anch’io con i western e gli spielberg & zemeckis! Forse sarà proprio questo.. 😀
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Cara Galatea, sapevi che un film assolutamente maschile, violento, spietato come “Le iene” di Tarantino è amato soprattutto dal pubblico femminile?
La Bigelow è una che da piccola, come tante altre femminucce talentuose, ha giocato sia con le Barbie che con i soldatini trovando alla fine questi ultimi decisamente più interessanti.
Yossarian: non trovo affatto offensivo “femminucce”. E guarda che “maschietti” non significa mica che l’avete piccolo. 😉
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@topgonzo
“Cielo! Anche il sig. Yossarian mi diventa cicisbeico…”
LOL, no, non si preoccupi sig topgonzo, presto ritornero’ qualunquista e demagogo come sempre.
E anche un po’ stronzo. Diciamocelo.
Comunque il post era bello davvero.
Saluti
🙂
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io continuo ad immaginare la scena di lei che torna a casa e piazza la preziosa statuetta davanti alla foto dell’ex marito.
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Secondo me, sig. Yossarian, è bello anche se non eccezionale.
Sto parlando del film.
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Che bellicosa (tu, non la Bigelow). 🙂
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Non sarà semplicemente che l’oscar ha qualcosa a che vedere con la tempestiva anteprima di Sky questa sera e…toh, anche per tutto il mese di marzo. In fondo, i puffi blu hanno già incassato abbastanza, mentre questo qui non se l’è filato nessuno (pubblico E critica).
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@lameduck
“E guarda che “maschietti” non significa mica che l’avete piccolo.”
Santo dio, ma allora e’ vero che non pensate ad altro…
🙂
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ciao, bene l’oscar alla bigelow, avevo intravisto da amici titanic, di caprio ha 2 o 3 espressioni, il regista dovrebbe dirigere gli attori e quewsto non l’ho visto, la bigelow era già straordinaria in point break e strange days ( fantastico!!!) alla sua altezza vedo solo tarantino, poi dovremmo adattarci al fatto che in un cinema c’è chi inventa la storia, lo sceneggiatore, il momtatore ed il regista che dirige gli attori nel film, li fa muovere come attori, ma sono tutte cose che ci dimentichiamo
saluti, ma è bello sentirsi chiamare maschietti
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@Mariulin
“ma è bello sentirsi chiamare maschietti”
De gustibus…
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mah, io ho sempre pensato che i film rosa piacessero ai maschietti (:-) )… insomma Muccino, Moccia, mocciosu,… quella gente lì ecco…
😉
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@Topgonzo
Si’, sono d’accordo Sig Topgonzo, molto bello, ma non da uscire per strada strillando come erinni in divieto di parcheggio, al capolavoro.
“Sto parlando del film.”
Non ne dubitavo Sig Topgonzo, del resto il sottoscritto e’ brutto come la morte d’inverno.
Ma con una immensa autostima.
Lei mi e’ sempre piu’ simpatico Sig Topgonzo.
🙂
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temo tu sfondi una porta molto più che aperta…io sono innamorata da sempre dei film di quentin tarantino 🙂
complimenti per il blog
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cioè vuoi dire che allo stereotipo “le donne sono piagnone lacrimose” preferisci lo stereotipo “le donne per affermarsi in un mondo maschile devono diventare uomini”?
beh, non tutti i giorni vengono idee… (è un complimento per la media del blog…)
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Anche Lei, sig. Yossarian. Mi ha fregato.
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@liczin: No, liczin, vuol, dire semplicemente che odio gli stereotipi in genere, e quelli sul genere li trovo particolarmente stupidi: tipo “tutte le persone di un determinato genere sono così”. Le donne sono degli esseri umani: come tali ce ne sono di tutti i tipi. La Bigelow è una che fa dei bellissimi film di azione. Chissà perché, dato che è una donna, molti lo trovano “strano” o pensano che per questo faccia film “poco femminili”. Detesto qeusta idea per cui le donne devono essere portate ad interpretare le realtà solo in certo modo. Ci sono donne che amano i film d’azione, donne che amano lo sport, donne che aspirano a fare il militare. Non è che per questo sono meno donne delle altre, esattamente come quelle che sono tenere, romantiche e sognatrici non lo sono di più. La Bigelow non è “diventata un uomo per avere successo”. Fa semplicemente bene il lavoro che sa fare e che le piace, punto e basta. Questo è quello che ciascun essere umano dovrebbe poter fare, indipendentemente dal sesso.
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p.s. per il sig. Yossarian:
Secondo me meritava qualcosa di più Il sergente York.
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@Topgonzo
Il Sergente York era un grande film e quanto a humour e’ tuttora inarrivabile.
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Sono d’accordo sul sergente York. E poi, mi scusi, ma la bravura dell’attore protagonista. Anche Lei è un grande quando non si concedesse qualche cicisbeggio di troppo.
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” Posso dirlo? Posso dirlo? Allora, lo dico: anche se non ha ancora visto il film, a me l’Oscar a Kathryn Bigelow m’ha tirato fuori un esultante “Evvai!””
posso dirlo? posso dirlo? allora, lo dico: ma va’ a cagare.
Se non hai nemmeno visto il film, cosa scrivi?! PERCHE’ ti “tira fuori” un evvai?! magari poi il film è una stronzata, magari i media dicono una cosa e la realtà è un’altra.. ma questo post mi sembra solo un volgarissimo salto sul carro del vincitore, a piè pari e con una gran faccia come il culo.
Chiariamoci: anche a me non dispiace che abbia vinto la bigelow, non tanto perchè è donna, quanto perchè di suo avevo visto “strange days” e mi era molto piaciuto. Ma da quai a scrivere un pezzo di 50 righe per tessere le lodi di un’opera che non ho visto e raccontare come l’oscar a quest’opera (che non ho visto) sia sacrosanto, mi pare una solenne cagata.
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@Schuck: lasciatelo dire, questo commento è meraviglioso. Riassumendo, sei perfettamente d’accodo con quanto ho scritto nel post (che era un post in cui si elogiava la Bigelow in generale come regista), sei contento come me che sia stata premiata perché è una brava regista e non perché una donna, ma ti metti ad insultare me, non si capisce per qual motivo (mi sfugge perché sarebbe saltare sul carro del vincitore essere felice che abbia vinto l’oscar una regista che apprezzo e seguo e da anni). Quanto a “cagate” mi pare che il tuo commento le batta tutte.
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contento che il mio commento ti sia piaciuto.
peccato che tu non l’abbia capito.
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se il film non l’hai visto, come fai a dire di cosa parla, o meglio, di COME ne parla (perchè è lo stile narrativo il punto), a dire che l’oscar alla bigelow è un premio ad una “categoria” di donne non lacrimal-vaginose?
capisci cosa intendo?
Ci sono maschi che fanno film “da/per” donne, così come la bigelow ha fatto film “con le palle”, ma..chissene!
nessuno si è mai meravigliato di film “rosa” (nel senso negativo del termine, ovvero melensi, stucchevoli, forzatamente strappalacrime) fatti da registi maschi. Ora che c’è di strano se una donna fa un film col testosterone? dov’è l’evento?
ma tornando al post, il mio “risentimento” è dovuto al fatto che trovo ridicolo parlare di un film, delle sue peculiarità, se quest’opera non la si è vista, basandosi tutto sul sentito dire. Per questo – per quanto alcune delle affermazioni fatte nel post siano sinceramente condivisibili – lo trovo inopportuno e senza basi.
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@Schuck: Infatti, se leggi il post, vedi che del film non ho parlato, nè ho dato giudizi: ho parlato dei film precedenti della Bigelow, e del fatto che secondo me un oscar se lo merita perché è una brava regista di film d’azione. Che sono quasi sempre considerati, nel pregiudizio comune, un tipo di film “da maschi”, nel senso che quasi sempre sono girati da maschi e nell’opinione comune sono pensati per un pubblico maschile. Per me, in realtà, non c’è proprio invece nulla di strano se ad una donna piacciono dei film che tu definisci “al testosterone” e ancor di meno se li gira; così come non c’è niente di strano se invece ad alcuni uomini piace girare film d’amore, e magari si divertono pure a vederli.In questo senso l’Oscar alla Bigelow è da segnalare come un qualcosa di positivo, al di là del fatto che il film in questione meritasse o meno – in realtà è sempre molto soggettivo decidere se un film merita o no più di altro in concorso: per me, ad esempio, qualsiasi film avrebbe meritato un’Oscar al posto di Avatar! – perché comunque l’Oscar alla Bigelow rompe anche un pregiudizio, che come tutti i pregiudizi è stupido. Poi se tu ti vuoi incazzare per questo fatto, per il mio post o perché hai bisogno di sfogare i nervi berciando a caso contro qualcuno, sono problemi tuoi.
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“In questo senso l’Oscar alla Bigelow è da segnalare come un qualcosa di positivo, al di là del fatto che il film in questione meritasse o meno”
ecco, io trovo stupida questa affermazione.
Non pensare che non abbia capito cosa intendi circa le qualità della bigelow e i significati più profondi rappresentati dal premio ad unA regista di questo tipo.
Però trovo stupido affermare che la vittoria della bigelow CON QUESTO FILM sia tale da strapparti un’evviva, anche se non hai visto il film.
Quello che non consideri è che il premio in questione è relativo a QUESTO LAVORO, NON è un oscar “alla carriera”, al suo essere femmina ma non sdolcinata.
E’ come leggere sulla gazzetta (giusto per fare un esempio grettamente maschile) che la squadra tal dei tali ha vinto 3-0 e dire “ah, sono contenta perchè gioca sempre bene e sicuramente anche in sta partita ha meritato di vincere”. Ma se la partita non l’hai vista, che ne sai se i 3 gol non sono frutto di un rigore inesistente, un autogol ed un fuorigioco?
capisci cosa intendo?
Quindi per quanto io possa condividere – e lo ripeto – alcune cose che hai scritto nel tuo post, trovo invece inopportuna (ai limiti dell’irritante) l’affermazione iniziale, e da qui l’impressione che ho scritto nel mio primo commento: un volgare saltare sul carro del vincitore, esultare non per qualcosa che si sa, ma per qualcosa che si suppone.
Ora, se per te il mio essere (platealmente, lo ammetto) in disaccordo con te significa che ho dei problemi (“sono problemi tuoi”), pazienza. Sincaramente, non me ne cale.
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Mah, caro Schuck, se il fatto che io scriva un post in cui grido evviva per l’oscar ad una regista che ho sempre amato ti turba tanto da sentire il bisogno di entrare nel mio blog, dirmi che devo andare a cagare, ripeterlo per tre commenti in tono sempre più aggressivo e continuare a dire che questa cosa ti irrita, direi che i problemi li hai, eccome. Se non altro, uno grossissimo su come passare il tempo.Non che la cosa interessi più di tanto a me (non fosse per il fatto che continui a postare commenti in casa mia), ma ti consiglierei una visitina da un analista per capire il perché di tutta questa rabbia repressa. Come dice il mio amico e coautore Ghino, aiuta.
Stai bene.
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ah, quindi nel tuo blog sono ammessi solo commenti concordi col tuo parere? beh, certo, mi pare giusto. “io ho ragione e guai a contraddirmi”.
Allora, al tuo blog ci sono arrivato per caso, perchè una mia amica ha linkato questo post sul suo blog, parlandone bene. L’ho letto, non mi è piaciuto, ho commentato sul suo blog, e siccome il commento era negativo mi pareva scorretto criticare il tuo post a tua insaputa. Ed è solo per questo che ho postato anche qua la mia critica.
Il mio cercare di spiegarti che cosa non mi è piaciuto del tuo post è in risposta al tuo non accettare le mie critiche (vedi sopra).
“Se non altro, uno grossissimo su come passare il tempo.Non che la cosa interessi più di tanto a me”
Non preoccuparti, che ho cose più interessanti ed anche più serie da fare (ed ho passato 2 ore al prontosoccorso giusto oggi con una persona a me cara che ha avuto un infortunio serio, quindi evita di dirmi che non so come fare a passare il tempo, per piacere, che sfortunatamente oggi non è proprio il caso); d’altro canto, vedo che le tue repliche arrivano puntuali, quindi questo tuo commento sul fatto che io non abbia miglior modo per occupare il tempo mi suona un po’ ridicolo, visto che anche tu (giustamente) replichi colpo su colpo.
E torno a commentare semplicemente perchè io ho criticato il tuo post, ma non ho espresso pareri sulla tua persona, ci mancherebbe. Tu invece, stai giudicando ME. E così non funziona….
Io non ho problemi di rabbia repressa, non preoccuparti, e non ho bisogno dei giudizi di una persona che si permette di darne senza giudicarmi. Forse (ma dico, forse) un giro dall’analista dovresti farlo tu, magari ti darebbe una scaletta per scendere dal tuo piedistallo.
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@Schuck: Mandare a cagare una dopo essere entrati in casa sua perché non si è (parzialmente) d’accordo con quello che ha scritto e dire che “salta sul carro del vincitore” sono dunque educati rilievi che non hanno niente di personale. Non oso pensare come ti rapporti con le persone che ti stanno “personalmente” sulle balle.
Quanto alla persona in pronto soccorso, mi spiace molto per lei, ma francamente non vedo come questo attenga al fatto che tu venga in casa mia e ti comporti in modo maleducato. Hai diritto ad avere su di me l’opinione che più ti aggrada ed esprimerla in modo civile, ma se vieni in casa mia e mi mandi a cagare ed usi un tono aggressivo, non meriti alcun rispetto. Non ti servirà uno psicanalista, magari, ma un banalissimo corso di buona educazione direi di sì, e di corsa. Consiglio che ti do di tutto cuore, dall’alto del mio piedistallo.
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infatti la questione del prontosoccorso non c’entra nulla coi contenuti del mio commento (anche perchè è una cosa successiva), questo l’hai detto tu, non l’ho certo preso io come scusa. Era in risposta al tuo “non hai di meglio da fare”. Quindi, affermazione tua fuori luogo. E’ vero, sono stato decisamente poco educato nel primo commento, non lo nego. Ho postato senza rileggere, e probabilmente col senno di poi cambierei i toni del commento, ma di certo non i contenuti. Ma resta valido tutto il resto.
Io ho espresso giudizi sul tuo commento, tu si di me. Ed è ben diverso. Dici inoltre che i miei commenti hanno avuto un tono “sempre più aggressivo”, quando è palesemente l’opposto: sul primo, lo ammetto, non sono certo entrato in punta di fioretto, ma poi ho ribadito i concetti,cercando di spiegare il perchè del mio non apprezzare, con dei toni decisamente meno aggressivi (al contrario di come affermi tu). Capisco che una voce fuori dal coro in mezzo a tanti “che bravaaaaaa” possa darti fastidio. Pazienza.
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@Schuck: Sì, guarda, certo, hai proprio ragione. Ma ragione ragione ragione, eh. Nessuno al mondo ha ragione come te. Proprio ragione ragione ragione… va bene così, tesoro, o vuoi continuare ancora?
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no, non ho nessuna voglia di continuare.
Per me il discorso era già finito dopo il primo post.
Sinceramente, ho dedicato a questa storia più tempo di quanto pensassi, e più tempo di quanto meritasse. Tutto sprecato, tra l’altro. Ergo, su una cosa siamo finalmente d’accordo: fine della quesione.
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Bellissimo scambio di convenevoli… appassionante, direi.. Giuro che man mano che leggevo mi veniva da dare ragione ora a l’uno, ora a l’altra… avete sicuramente entrambi ragione ed entrambi torto. Schuck ha esordito con un insulto che ha inficiato tutto lo scambio di commenti, e Galatea s’è ritirata sulla difensiva, offesa da brava femminuccia che non ammette perdono. alla fine S. ha chiesto scusa, ma ormai l’esito era compromesso. Mai mancare di rispetto ad una donna, nemmeno se si è convinti che sia una di quelle che se maltrattate perdono la testa per la canaglia di turno.
Le donne vanno messe su un piedistallo, semmai a tirarle giù si fa sempre in tempo dopo.
p.s. passavo di qui, ma non so nè chi cazzo sia la regista, nè il film, nè Galatea. Posso garantire su Schuck ma parrebbe poi che sono entrato qui in sua difesa, quindi mi astengo e rimango neutrale.
Bellissima discussione, comunque.
Fossi in voi farei pace, magari nasce un grande amore, chi può dirlo? Poi però occorre un regista apposito per girarci un film, quella succitata da quanto ho capito non va bene…. 😛
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@Doc: No, la Bigelow non ce la vedrei adatta ad un film d’amore. A meno che non sia la Guerra dei Roses. E con Schuck e me come protagonisti, potrebbe anche essere. Ma da come scrive, ho l’impressione che sia molto più giovane di me, per cui giudico qualsiasi liasons improbabile. 🙂
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Diamine, mi ero perso questa serie di commenti non cicisbei. O sarà tutta una finzione per farmi credere che questo è un blog che… stavo per dire “ammette”, ma devo sostituirlo con “concepisce” il dissenso anche da parte dei non troll? Bah, il sig. Sciuk sembrava sincero quando l’ha mandata a cagare.
Poi senta, sig.na, abbia pazienza, ma ha ragione il summenzionato: dopo quella prima esortazione ad andar là dove si puote ciò che si vuole, il sig. Sciuk ha fatto di tutto per smorzare la tensione e restare nel merito, mentre Lei… ecco, Lei non tanto.
Comunque La conforti (lo so, lo sento che in questo momento Lei ha bisogno di conforto) il fatto che a me il film è piaciuto e non poco, senza che per questo mi sia parso un capolavoro.
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Gala.. io son solo di passaggio oggi.. forse tornerò, non so… Schuck penso sia pù giovane di te da come scrivi tu, ma no so nulla di te e quanti anni hai… non svelo l’età del mio, sammai ci penserà lui, ma assicuro che no è un troll, ma una persona molto corretta che, di solito, ha un gran rispetto per le donne… evidentemente l’hai punto, per dirla come dall’altra parte (:-D) sul vivo su qualche argomento a lui caro.. come poi lo è pure per te… ma vedrete che un punto d’incontro lo troverete… siete due persone intelligenti e ragionevoli, predisposte al dialogo ed educate.. l’età secondo me, non conta nulla… Non ho mai dato importanza all’età, è un pregiudizio anche quello.
A presto! 🙂
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