Metilparaben si perplime, peggio di Totò, a leggere la dichiarazione di Monsignor Rino Fisichella, che spiega perché Berlusconi ora, dopo la separazione dalla seconda moglie sposata civilmente in quanto già divorziato dalla prima, sposata in chiesa, possa accostarsi liberamente alla comunione, mentre prima no:
La Chiesa non ha mai cambiato idea: i divorziati che si sono risposati una seconda volta civilmente non possono accostarsi alla comunione. Con la separazione dalla seconda moglie, Berlusconi è quindi tornato ad una situazione, diciamo così, ex ante.
Quindi, chiosa Metilparaben a lume di logica, per la Chiesa se uno sfascia una famiglia e basta, risposandosi e poi vivendo felice con la seconda moglie, è un peccatore che non merita perdono; se invece ne sfascia due, separandosi anche dalla seconda moglie, rientra in grazia di Dio.
Metil, a volerci vedere una contraddizione, credimi, sbagli: dimentichi che se il cattolicesimo era logico, non era una religione.
c’è un errore nel ragionamento del monsignore in quanto la separazione non comporta lo scioglimento del vincolo derivante dal matrimonio civile; solo il divorzio infatti scioglie il vincolo.
Per cui nel caso di specie non ci troviamo ancora in una situazione ex ante in quanto il matrimonio civile di berlusconi è ancora in vita.
Il ragionamento del monsignore sarà logicamente valido solo a seguito di eventuale divorzio.
Il ragionamento di Metilparaben è invece privo di qualsiasi pregio dal punto di vista logico.
MIRAGE
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anzi, per esser piu precisi anche il divorzio non determina una situazione completamente ex ante per ragioni complicate che mo mi secca spiegare, solo l’annullamento infatti la determina.
Comunque è sufficiente alla chiesa per riammettere qualcuno alla comunione senza cadere in contraddizioni … bè insomma con un po di flessibilità …. e che diamine! deve essere buona e clemente la chiesa con lepecorelle smarrite o no ? :))
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Ma la simonia e’ ancora un peccato?
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Sinceramente, non so se è più ridicolo:
a) che un arcivescovo giustifichi (alla stampa presumo) la somministrazione di un sacramento
b) che un primo blogger si perplima (per usare questo bruttissimo neologismo) della situazione
c) che un secondo blogger raccolga la perplessità del primo e gli spieghi se il cattolicesimo FOSSE logico non sarebbe una religione.
ma poi, il punto della questione è Berlusconi che divorzia o la chiesa che lo reintegra?
Anzi guarda mi sono espresso male, non è ridicolo, è solo inutile, continuate a perplimervi, dunque.
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@benvolio: Perplima è citazione di Totò. E se non conosci Totò, questo è molto più grave del tuo maldestro tentativo di replicare al post.
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@mirage: Mi sa che pure tu fai un po’ di confusione sul diritto canonico, eh. Per il diritto canonico il matrimonio civile non è altro che un pubblico concubinato: pertanto i suoi effetti cessano, ai fini del diritto canonico, quando i due smettono di vivere insieme nel peccato. E’ solo per lo Stato che Berlusconi è ancora legalmente sposato con la seconda moglie; per la Chiesa non è mai stato legato a lei da nessun tipo di vincolo legale, convivevano solamente, dando pubblico scandalo.
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@ Galatea: secondo l’accademia della Crusca il verbo “perplimere” lo avrebbe coniato Corrado Guzzanti nei panni di Rokko Smitherson, e non Totò.
http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=4409&ctg_id=44
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ma logica cattolica non è un ossimoro? (sì, lo so, questa è una battuta facile, ma quanno ce vò…)
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eh, altro che battutina finale: con ‘sta chiusura hai fatto fuori il papa e metilparaben in un colpo solo…
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ma lascia stare il diritto canonico di cui non sappiamo un kaiser nè io nè tu !
Nel ragionamento del monsignor fisichella ritroviamo la ratio del divieto di nuove nozze civili imposto dalla chiesa nonchè tutti gli elementi per stabilire se tale ragionamento è o meno illogico come sostiene metilparaben o solo un po errato come dico io o ineccepibile come alla fine riconosci indirettamente tu (almeno dal punto di vista del rigore argomentativo) e ciò senza ricorrere a complicati salti su ambiti alieni come il diritto canonico.
Orbene, leggi bene ciò che dice il monsignore: “…I DIVORZIATI CHE SI SONO RISPOSATI …” cioè la chiesa se ne infischia se dopo il divorzio qualcuno semplicemente si mette insieme ad un partner senza sposarsi, sì è un peccato ma non fino al punto della scomunica; è risolvibile con una buona confessione e qualche ave maria di penitenza .
Quello che la chiesa invece non tollera e non può tollerare è infatti è il vincolo matrimoniale stabilito da altra autorità (nel nostro caso quella dello stato italiano – sempre ostile alla roma cattolica) che non sia quella di santa madre chiesa romana !
Questo è il punto cruciale cara galatea!
L’accettazione del vincolo civile matrimoniale dello Stato laico non è dunque dalla chiesa equiparato a un semplice pubblico concubinato di fatto tr due povere pecorelle smarrite perchè altrimenti la Chiesa avrebbe detto : GLI SPOSI (senza usare il termine “divorziati”) CHE DOPO LA SEPARAZIONE CONVIVONO CON ALTRI …” : in questo caso la convivenza sarebbe un genus che sarebbe assorbente rispetto alla species delle nozze civili – ma la chiesa non è mica fessa eheheh e dunque pone il divieto solo sul matrimonio civile a cui dà quindi rilevanza e non lo considera inesistente.
E ciò perchè chi accetta un vincolo giuridico matrimoniale senza il sacramento religioso cristiano commette sia una lesa maestà contro la chiesa romana ma anche piu in generale un tradimento nei confronti dell’intera comunità cristiana la quale sempre è chiamata a partecipare e testimoniare al sacramento di due sposi, spero che questo ti sia chiaro..
Ma non è tutto, il monsignore va oltre fino a considerare degno di rilevanza non soltanto l’istituo del matrimonio civile ma addirittura anche l’istituo della SEPARAZIONE . Dice il monsignore, ora che berlusconi si è separato con atto della giurisdizione civile italiana (quindi dà rilevanza persino all’istituto della separazione concessa dalla giurisdizione italiana, altrimenti sarebbe stato sufficiente la separazione di fatto – e qui ritorniamo al discorso della lesa maestà, cioè se vuoi riparare la lesione arrecata devi liberarti con atto pubblico attraverso le medesime procedure dell’autorità falsa (lo Stato).
E qui però ERGO (eheheh) cade in errore !
E spero che di non aver bisogno di psiegare l’errore .. ora ci arrivi anche tu facilmente .. che ho pure fretta ….
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scusa gli errori di battitura ma non ho tempo,.. comunque complimenti : stai iniziando a discostarti dagli standard argomentativi rfadicalscic e cose di questo tipo .. politically corrct etc. etc.
in effetti il cattolicesimo è impregnato di logica aristotelica e mica solo di misticismo semitico derivante dalle varie cazzate scritte su bibbie e vangeli ! eheheh.
Se no che ti credi che durava così per 2000 anni ?
sulle storielle di adamo ed eva ?
Dietro c’ha tutta la potenza della civiltà greca.
Il cattolicesimo è più platonico-greco che cristiano-semitico.
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@Gan: Caspita, ero certa di averlo sentito usare in un film da Totò! Mi inchino alla Accademia della Crusca, per carità. E poi anche Guzzanti è un mito assoluto, quindi, se perplimere è suo, tanto di cappello. Anche se io preferisco gli “Ufi” della immortale e grandiosa Vulvia.
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@Mirage: Se non hai tanto tempo, non ti trattengo.
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@ Galatea: “SUBBAQUI!!!” Si, immortale e grandiosa, la Vulvia! 🙂
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A me hanno insegnato che in algebra “meno” “per” meno” fa “più”. Quindi può darsi che sia logico che due famiglie sfasciate facciano un uomo degno del sacramento mentre una sola no. Forse Fisichella è un matematico. Si spiegherebbe tutto: il cattolicesimo, Metil, la religione, Guzzanti, Totò, i blog, etc…
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