Sì! Oggi è una giornata importantissima! Finalmente accendendo le tv, accendendo le radio, NON sentiremo le stupidaggini che ogni giorno ci trasmettono i così detti media! Ci pensate che bello? Niente cornache copia – incolla, niente frasi fatte, niente servizi che si interrompono, niente servizi “tette – culi” dopo l’ennesimo reportage sull’Africa subsahariana, niente gossip, niente statistiche, niente meteo! Niente politici facce di merda!!!
Il passo successivo al bavaglio, di solito, è la pappa:
menù fisso da sempre.
Scriveva John Atkinson Hobson, un liberale inglese autore di un’opera fondamentale (L’imperialismo, tr. it. ISEDI), a riguardo del controllo del potere economico sulla stampa:
« […] l’influenza diretta esercitata dalle grandi aziende finanziarie sull’“alta politica” è sostenuta dal controllo che esse esercitano sul corpo dell’opinione pubblica attraverso la stampa, che in ogni paese “civile” sta diventando sempre di più un loro obbediente strumento. Mentre i giornali finanziari specializzati impongono “fatti” e “opinioni” alla comunità degli affari, la maggior parte della stampa passa sempre di più sotto il dominio consapevole o inconsapevole dei finanzieri; […] molti giornali influenti appartengono alle aziende finanziarie, che non li usano principalmente per trarne profitti, ma per suscitare nell’opinione pubblica credenze e sentimenti tali da influenzare la politica nazionale e di conseguenza anche il mercato del denaro. […] il fatto che la stampa dipenda interamente per i suoi profitti dalle colonne di pubblicità, ha creato una riluttanza peculiare a opporsi ai gruppi finanziari organizzati che hanno il controllo di una parte molto grande di essa [pp.54-55].
L’opera di Hobson è del 1902 e da essa trasse spunto Lenin per il suo studio: L’imperialismo, fase suprema del capitalismo, scritto nel 1916 a Zurigo.
Speriamo di non arrivare al secondo passo nell’indifferenza generale.
La cosa che mi lascia perplessa è la “normalità” con cui vengono considerate anche le cose più vergognose riguardanti la politica e la morale, sempre che di questi due elementi si riesce a trovarne ancora qualche piccola traccia fra le notizie che ci vengono fornite dalle reti TV!
Sì! Oggi è una giornata importantissima! Finalmente accendendo le tv, accendendo le radio, NON sentiremo le stupidaggini che ogni giorno ci trasmettono i così detti media! Ci pensate che bello? Niente cornache copia – incolla, niente frasi fatte, niente servizi che si interrompono, niente servizi “tette – culi” dopo l’ennesimo reportage sull’Africa subsahariana, niente gossip, niente statistiche, niente meteo! Niente politici facce di merda!!!
Dio, questa è vera libertà a non essere oppressi!
La Stampa va abolita.
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Oggi in edicola solo il Giornale, Libero, il Riformista, il Foglio e la Padania.
Mi sto immaginando Berlusconi che cammina per Roma saltellando e cantando “Freedom” di Aretha Franklin…
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I giornali del boss non hanno bisogno di scioperare : )
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Meno male che almeno quelli sono usciti..come incartare il pesce altrimenti?
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No che schifo… meglio la carta-paglia, hehe.
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Il cappio per noi o per loro?
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Il passo successivo al bavaglio, di solito, è la pappa:
menù fisso da sempre.
Scriveva John Atkinson Hobson, un liberale inglese autore di un’opera fondamentale (L’imperialismo, tr. it. ISEDI), a riguardo del controllo del potere economico sulla stampa:
« […] l’influenza diretta esercitata dalle grandi aziende finanziarie sull’“alta politica” è sostenuta dal controllo che esse esercitano sul corpo dell’opinione pubblica attraverso la stampa, che in ogni paese “civile” sta diventando sempre di più un loro obbediente strumento. Mentre i giornali finanziari specializzati impongono “fatti” e “opinioni” alla comunità degli affari, la maggior parte della stampa passa sempre di più sotto il dominio consapevole o inconsapevole dei finanzieri; […] molti giornali influenti appartengono alle aziende finanziarie, che non li usano principalmente per trarne profitti, ma per suscitare nell’opinione pubblica credenze e sentimenti tali da influenzare la politica nazionale e di conseguenza anche il mercato del denaro. […] il fatto che la stampa dipenda interamente per i suoi profitti dalle colonne di pubblicità, ha creato una riluttanza peculiare a opporsi ai gruppi finanziari organizzati che hanno il controllo di una parte molto grande di essa [pp.54-55].
L’opera di Hobson è del 1902 e da essa trasse spunto Lenin per il suo studio: L’imperialismo, fase suprema del capitalismo, scritto nel 1916 a Zurigo.
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Intercettare gli stranieri, anzitutto… 😀
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Speriamo di non arrivare al secondo passo nell’indifferenza generale.
La cosa che mi lascia perplessa è la “normalità” con cui vengono considerate anche le cose più vergognose riguardanti la politica e la morale, sempre che di questi due elementi si riesce a trovarne ancora qualche piccola traccia fra le notizie che ci vengono fornite dalle reti TV!
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