Il potere logora chi lo sta per perdere

Ci son dei momenti in cui persino i nemici più acerrimi ti fan tenerezza. Ecco, magari tenerezza no, ma provi nei loro confronti quasi una stretta al cuore. Si crea sempre un legame forte con coloro che hai combattuto per tanti anni. Li  immagini sempre più potenti, più spietati, più cattivi di ciò che sono in realtà: in fondo, dei propri nemici si contribuisce a creare il mito. Quindi, quando all’improvviso, sopraffatti dalle difficoltà, scricchiolano, cedono, e vengono fuori per ciò che sono, poveri esseri umani spaventati, confusi, soli, un po’ meschini, incapaci di staccarsi dal potere, così terrorizzati dall’idea di perderlo da aggrapparcisi con le unghiette come un gattino si attacca alla lettiera, e malamente tramortiti da quello che gli valanga addosso, ti fai prendere da quel senso di solidarietà innato che provi nei confronti di tutti gli esseri umani che vedi giunti alla fine del loro cammino.

Povero Silvio, vecchio, stanco, assediato da tutti, già abbandonato da molti, terrorizzato. Non vuole mollare la sedia da Premier, ma adesso che di ora in ora la situazione si fa sempre più incerta, fa sapere che vabbe’, anche un posto da ministro va bene, si adatterà, manderà giù l’amaro calice. Lui, un posto da Ministro, un posto da numero due. Purché il sipario non cali definitivamente, purché non perda del tutto la ribalta ed il potere. Lui, un posto da Ministro. Ancora un paio di settimane di logoramento, e tratterà un posto da usciere.

2 Comments

  1. Mh. A meno che non abbia imparato da Andreotti,che, quando buttava male, mollava lì la presidenza del consiglio, e andava agli esteri, da dove ripartiva di slancio.
    Inchino e baciamano.
    Ghino La Ganga

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