Patriottismo inaspettato

Salone della parrucchiera.

«Sai, domani vado a prendere il mio gattino nuovo!»

«Bello! E come si chiama?»

«Devo ancora trovargli un nome… volevo qualcosa di carino… sono giorni che ci penso. Poi ieri ho guardato il calendario, ho visto che era il 17, domani, e allora ho deciso: lo chiamo Garibaldi!»

Il patriottismo più sincero, in fondo, è quello che si manifesta dove meno te lo aspetti.

5 Comments

  1. Bellissimo nome per un miciotto! da copiare ed esportare…qualcuno mi ha anche citato un cavallo di nome Garibaldi…o era in un film? come odio diventare vecchia e smemorina…:))))

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  2. Ecco, un post così mi desta un patriottismo generalmente inesistente.
    Non mi sento patriottica quando qualche italiano vince qualche coppa o medaglia sportiva: non l’ho vinta io e i buzzurri tifanti in giro al più sono solo vergogna.
    Non mi sento patriottica quando la gente ammira Armani o Valentino: mi piacciono i loro vestiti, ma mi piacerebbe che non fosse l’unico tratto positivo emergente da milioni di individui.
    Ma se penso all’Italia come ad un gattino bruttino, sporco, malaticcio, denutrito ed abbandonato, ecco, mi monta l’afflato patriottico!
    Adottiamo l’Italia, laviamola, spulciamola, diamole da mangiare una pappa sana e riempiamola di coccole. E il micino sporco forse diventerà un bel gattone che con il suo ronfare pacioso renderà tutti noi più sereni 🙂

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  3. … che carino!
    Insomma, sarà pacchiana come cosa, ma è dolce! Come i giganteschi fiocchi rosa o blu + poesia che si mettono fuori dalla porta quando nasce un/a figlio/a…

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  4. Io da piccina il mio gatto lo chiamavo… Fufferito 🙂
    (chissà se si capisce la battuta, che poi è storia della mia vita … felina)

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