Pensavo fosse internet ed invece era un calesse

La parte che più mi ha fatto tenerezza, ieri sera, nella puntata di Report dedicata al web ed a Facebook, è stata l’intervista con il gestore di una videoteca, arrabbiatissimo perché sulla rete sono disponibili, molto prima che escano i DVD ufficiali che lui affitta al pubblico, i film, visibili e scaricabili in modo più o meno illegale.

Mi faceva una gran tenerezza, il gestore di videoteca, perché all’inizio era partito bene, appellandosi giustamente al fatto che quasi tutte quelle messe in rete sono copie pirata; ma poi, com’è come non è, ha virato quasi subito, prendendosela di brutto con le aziende telefoniche, colpevoli, secondo lui, di esser complici dei pirati, dato che, fornendo al pubblico le linee ADSL, in pratica consentono di vedere i film direttamente da internet, e, anzi, con i vari cazzabubboli che stan lanciando sul mercato – cubi, boxini, meletv e altro – è chiaro che nel giro un anno, massimo distribuiranno direttamente i film loro stessi a casa degli utenti, mentre lui, che ha investito nella sua videoteca, si troverà con un pugno di mosche in mano. Non si capiva bene la soluzione proposta, anche se, sotto sotto, si intuiva che, a parer suo, l’idea vincente sarebbe quella di bloccare a tutti l’ADSL, non diffonderla più, perché così le videoteche come la sua potrebbero continuare a prosperare beate.

Mi faceva tenerezza perché sono in grado di capire il suo dramma, uguale a quello di mille altri: immagino i sacrifici per aprire il negozio, pagare l’affitto ogni mese, i soldi per l’investimento iniziale racimolati con l’aiuto dei parenti, magari anche un figlio tolto dalla scuola (tanto combinava poco) e messo alla cassa, il pomeriggio, ché le sere le coprono mamma e papà, perché i giovani sono giovani e la notte devono anche un po’ divertirsi. Mi immagino tutto questo, dico, e sono solidale, e mi piange il cuore a dirgli sinceramente che sì, é proprio probabile che nel giro di due anni si ritrovi con una videoteca in fallimento, perché i film ce li compreremo e vedremo direttamente dalla rete, anche legalmente, e lo faremo tutti, non solo quei pochi nerd che lo fanno ora.

Lo so che è una prospettiva orribile per lui e per la sua famiglia, che dovranno riconvertirsi, trovarsi un nuovo lavoro se non hanno messo via qualcosa per ritirarsi in pensione, mandare il figlio a fare un corso serale, disdire il contratto per l’affitto e probabilmente trovare un modo per saldare qualche debito seminato qua e là. Lo so che a lui sembrerò senza cuore a dirgli: è il progresso, ahimè, non si può fermare, non avrebbe senso, perché quella linea veloce che toglie il lavoro a te apre per quasi tutti nuove possibilità e aiuta ad aumentare di molto la qualità di vita.

Lo so, a lui sembrerò una stronza insensibile, e forse lo sono. Del resto, però, pure lui non penso che sarebbe favorevole ad una legge che abolisca le macchine in favore delle antiche carrozze a cavalli, perché così si garantirebbe di nuovo il posto a tanti vetturini.

 

15 Comments

  1. Io vorrei una legge che abolisca la tv così tutti dovremmo tornare al cinema per vedere i film. E così fanculo pure il videonoleggio.

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  2. Declino abbondantemente annunciato quello delle videoteche; ricordo che qualche anno fa un docente assegnò ai suoi laureandi come tesi la riconversione della catena Blockbuster.
    Una delle idee più interessanti fu la progressiva trasformazione in internet cafè, dedicati a cinefili e appassinati di video game.
    Non so come stia reagendo Blockbuster, ma di sicuro a noleggiare DVD non ci si camperà più.

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  3. Nel giro di due anni la vedo un po’ dura, a meno che in Telecom o al governo non si decidano improvvisamente a fare pesanti investimenti sull’ infrastruttura di rete.
    Se non fosse per la banda (nel senso di larghezza, eh) miserrima che ci propinano, già oggi le videoteche avrebbero chiuso (see for example BlockBuster).
    Peccato invece non stia invece decollando, come previsto e sperato, la Google TV.
    Il motivo è +/- lo stesso.

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  4. Sarò un po’ fuori tema ma.. ADSL o meno non penso che mi rattrappirei il cervello al punto di comprarmi un film in rete e guardarmelo a casa.
    Un film è un’opera e in quanto tale è giusto pagare per vederla come è giusto pagare un cinema che ti offre una visione su un megaschermo come in casa non hai e un impianto audio digitale con milioni di casse.
    Sarebbe da stupidi guardarlo sullo schermino da 17″ magari seduto a un metro dal monitor sulla sedia della tua scrivania. Trishtezza.
    Ma forse parlo più da cinefilo che da utente internet.

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  5. Sono d` accordissimo.
    Vorrei aggiungere che tra poco si potranno vedere serie di film scaricandoli direttamente a casa propria e che ci saranno canali televisivi visibili direttamente in rete.
    La televisione diventera` piu` aperta, democratica e pubblica, e questo non fara` piacere ad un altro signore attempato (bassotto con la pelatina e tante donne).
    Pazienza!
    Gigi

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  6. ti leggo, sospiro un po’, e nella mia piccola combattiva libreria farò sempre più appuntamenti superciok e aperitivi e caccia ai libri esauriti
    perché anche il nostro settore sta mutando profondamente
    spero di pagare almeno i debiti
    poi mi converto anche io ai rapanelli!!!!

    buona giornata Galatea

    Nico la libraia

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  7. Concordo con te, Galatea: una scena davvero patetica di un perdente fallito (o destinato al fallimento) completamente fuori dal tempo e dello spazio (in pratica: un potenziale ministro delle repubblica).
    @Vector: ma quale schermo da 17”? Puoi attaccarci benissimo la tv da 32” (o da millemila pollici se preferisci) al media center collegato alla rete: e i costi ci saranno ugualmente.
    Essere cinefili e utenti internet non sono concetti mutuamente esclusivi.

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  8. Si con la chiusura delle videoteche ” ilmondodigalatea” chiuderanno molte aziende che stampano , duplicano dvd , bluray ,case distributrici e perche’ no anche il cinema chiudiamolo
    bhaaaaa

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  9. 85% delle colpe cmq le ha la pirateria , proprio oggi hanno oscurato bitjunke

    “Coloro che lucrano CON IL LAVORO DEGLI ALTRI, tramite i siti illegali, dovranno pagarla cara. Milioni di persone al mondo, addetti ai film e alla musica che hanno perso lavoro e investimenti SONO SULLA LORO COSCIENZA. Mi auguro che le sanzioni a beneficio delle casse dello Stato siano considerevoli poiché LA GALERA per questi LADRI è poco e in più tocca a noi che lavoriamo mantenerli. UN GRAZIE DI CUORE ALLA GUARDIA DI FINANZA!” Negrar (Verona)

    poltel.ro@poliziadistato.it per segnalare ogni crimine informatico.

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