Dell’innegabile fortuna di non essere la figlia o la nipotina di Vittorio Feltri

ilmondodigalatea

Ci sono dei momenti in cui capisci che, in fondo, sei fortunata ad essere nata in certe famiglie. Metti il caso, per esempio, che mi fosse capitato di nascere in quella di Vittorio Feltri.

Stamattina, leggendo il suo editoriale, avrei per esempio appreso che, se per caso, a dodici o sedici anni, mi fossi trovata in un campeggio in vacanza per un fine settimana, tranquilla, magari con degli amici, e in quel campeggio avesse fatto irruzione un pazzo armato di mitragliatrice, e questo pazzo avesse cominciato a sparare a caso fra la folla sventagliate di proiettili, e io, terrorizzata, mi fossi limitata a correre il più lontano possibile, cercando di salvarmi la vita, ecco, Vittorio Feltri, (mio padre o mio nonno, non ha importanza) avrebbe pensato che ero un’incapace, perché non ero stata in grado di disarmarlo a mani nude e di organizzare subito, con gli altri amici dodici/quattordici/sedicenni in vacanza, un commando strategico stile Rambo per bloccarlo.

Sono contenta, per dire, di non avere avuto un padre o un nonno come Vittorio Feltri. Perché i miei, se fossi morta in una circostanza del genere, sono sicura che sarebbero venuti a prendere il mio corpo all’obitorio affranti, pensando che il folle era un folle e meritava di essere punito senza attenuanti, e che io in quella vicenda non potevo avere davvero nessuna colpa, né mi poteva essere mosso appunto alcuno.

E invece Vittorio Feltri no. Probabilmente si sarebbe presentato all’obitorio solo per sputarmi in un un occhio e dirmi: «Quanto eri smidollata, razza di cretina!»

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Pubblicato da ilmondodigalatea

Insegnante, blogger, giornalista e ora anche scrittrice. Così pigra che non scrive nemmeno le note biografiche.

28 Comments

  5. “I nostri errori e le colpe di chi ci attacca”
    Questo il titolo dell’Editoriale di Belpietro. Che fastidio quelle persone che per discolparsi – o fare almeno finta di farlo – trovano qualcuno cui dare la colpa per sembrare meno cretine.
    Belpietro ha tirato in causa Vendola, uno con cui ce l’ha quasi spesso, un “amore” per niente corrisposto.
    E comunque, se nella maggioranza dei casi di attentati terroristici (sbattuti sulle prime pagine dei giornali, aggiungerei) è di mano arabo-islamica, è lecito pensare a loro appena succede qualcosa di tragico.
    E’ come se ogni volta che vedo uno con la mascella sproporzionata penso che dica cazzate tanto che non gli starebbero in una bocca normale. E’ come se…

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  8. oddio, il dubbio è venuto anche a me, che non ci fosse stato nessuno sull’isola o vicino che poteva fare qualcosa (penso che in norvegia fucili nelle case ce ne siano più che da noi). e m’è venuto anche il pensiero che altra gente, che magari ha già vissuto situazioni difficili, forse si sarebbe comportata diversamente, forse (ho un conoscente croato che ha salvato la famiglia di fronte ad un tizio armato fino ai denti). ma sono dubbi “tecnici”; costruirci sopra un castello ideologico che sibillinamente vuole sottintendere altro, sempre e comunque ad uso politico, seppure alla lontana, come fa Feltri, è rivoltante. fossi un parente dovrebbe passarmi alla larga.

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  10. Si tratta evidentemente dello scritto di qualcuno che non ha mai affrontato scientemente un individuo armato (senti il buchetto del culo che ti si stringe, mentre di converso gli intestini paiono rilassarsi; ti prende di colpo una voglia indescrivibile di fare pipì e ti sembra di non riuscire a controllare la vescica; a quel punto, devi fare appello a tutto il tuo self control per riacquisire il controllo dell’adrenalina che pervade tutti i muscoli e ti blocca ogni movimento; solo dopo lo shock iniziale, che dura un bel po’ di secondi – se non sei già allenato a situazioni del genere, tipo truppe speciali – riesci a reagire alle sollecitazioni esterne in maniera coerente).
    Altra esperienza che manca al nostro, è quella della zuffa di strada tra bande rivali (perdi completamente l’orientamento, tra calci e pugni che piovono da tutte le parti ed individui che sembrano avercela con te, mentre magari aggrediscono il tuo vicino; ti circonda inoltre una gran confusione, che t’impedisce di distiguere il sopra dal sotto e la dritta dalla manca).
    Evidentemente, per esprimersi in quella maniera, Vittorio Feltri non si è mai trovato di fronte neppure a una misera carica di Celerini.

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  11. Quello li’ e’ un pezzo di cacca… d’altronde basta guardargli la faccia.
    E non dico altro su cio’ che si meriterebbe, che’ altrimenti potrei anche essere denunciata.

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  13. Feltri deve aver letto troppi fumetti Marvel e DC, forse solo chi ha i poteri di Spider Man o dei F4 avrebbe potuto disarmare il folle!

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  15. Come ripeto, la povera bestia è da capire. Stava già sognando di scrivere il secondo volume de “La rabbia e l´orgoglio” e ha visto il sogno sfumare perchè i musulmani non c´entrano…allora se l´è presa con quelli che non gli han dato neanche il materiale per scrivere una storia di morti eroiche. Del resto da uno come lui che pretendete? Che vi aspettate da un porco, oltre che grugnisca?

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  16. A parte il fatto che ovviamente non si può escludere che ci siano stati dei tentativi … ma cazzo, erano dei ragazzini.
    Spero che qualcuno traduca, e che finalmente si capisca a che livello di indecenza siamo arrivati in Italia.

    Feltri è una iena, uno che stonerebbe, per eccesso, in un film di Kubrick.

    E spero abbia un misteriosissimo secondo fine questa sua autentica bestemmia.

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  17. Scommetto che se i ragazzi fossero stati conservatori e l’assassino di sinistra quella m***a di Feltri avrebbe scritto un altro articolo, non meno schifoso di quello che ha prodotto, ma di tenore diverso. Del resto se si permette di vomitare il suo odio di stampo nazista su dei ragazzi assassinati e’ perche’ e’ certo che i suoi deliri non giungeranno mai alle orecchie dei loro genitori, o a quelle dei superstiti e in definitiva a nessun norvegese. Nel mio piccolo, visto che ho forti legami con la Norvegia, mi adoperero’ affinche’ il mio enorme sdegno giunga almeno alle persone che lassu’ conosco, con la speranza che venga diffuso come un virus.

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  19. “Feltri è una iena, uno che stonerebbe, per eccesso, in un film di Kubrick.”
    Feltri è il classico primo della classe, quello indisponente, secchione ed esilino, che probabilmente le prendeva di santa ragione tutti i giorni dal figlio del manovale: il ragazzone un po’ tardo ma molto robusto, che sfogava su di lui le botte che a sua volta gli dava suo padre, quando tornava a casa ubriaco la sera.
    Poi è diventato importante e ha potuto finalmente scaricare tutte le sue frustrazioni giovanili sui sottoposti, facendo la voce grossa e maltrattando chi non poteva difendersi. Per questo, oggi, immemore del passato, crede di essere diventato tale e quale a superman.
    Vorrei vederlo, da solo, di notte, nel Queens, alle prese con cinque rasta strafatti di crack e armati di kalashnikov; allora, gli rileggerei il suo articolo, subito dopo aver annusato nell’aria il tipico odore di chi se l’è appena fatta nelle mutande.

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  23. Il figlio di Vittorio Feltri ha probabilmente una botta di soldi e connections ad alto livello che la maggior parte dei poster qui si sogna.
    Dire che non si vorrebbe essere come lui mi ricorda una certa favola della volpe e dell` uva.

    Gigi

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  25. @—>IlManigoldo
    Ammetto che l’articolo di Feltri non l’avevo letto, ma solo ripreso di seconda mano da Galatea. Tuttavia, ora che l’ho letto, ribadisco ogni mio commento in proposito. Quell’uomo non ha mai avuto a che fare con un individuo armato né con un contesto di panico diffuso, altrimenti saprebbe per esperienza che non vale neppure la pena di sprecare inchiostro per scrivere banalità che può pensare solo chi se ne sta comodamente “seduto alla scrivania”.

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  26. @Galatea
    Sarai sincera?
    Sul serio rifiuteresti soldi, connections, possibilmente fama e prebende varie??
    Sara`..
    (io un pensierino ce lo farei)

    Comunque per cortesia non usare sempre il discorso dello psicoanalista come semi-insulto per qualcuno..
    Andare dallo psicanalista non e` necessariamente colpa di padri/madri, etc.
    Anzi, spesso non e` una colpa proprio, ne` significa essere “di meno” di altri..

    Gigi

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  27. @gigi: Sai, Gigi, secondo me la migliore eredità che un padre può lasciare al figlio è il non doversi vergognare di quello che il padre ha fatto, e non costringere il figlio poi per tutta la vita a dover fare i conti con questo, anche andando da uno psicanalista per risolvere i conflitti. Poi, pensa un po’ quello che vuoi sulla mia sincerità nel dire di essere in grado rifiutare soldi e aiuti pur di non avere a che fare con certa gente. Il fatto che tu non creda che qualcuno sia capace, però, direbbe uno psicanalista, rivela interessanti dati sulla tua personalità.

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  28. @Galatea
    Non ho detto che creda che tu non sia capace di riunciare, ho solo avanzato un piccolo dubbio.
    Lo spirito e` forte, la carne un po` meno..
    Per quello che riguarda il fatto di doversi vergognare delle maleazioni dei propri padri, prego notare che i figli di Craxi, Kennedy e Hirohito non mi risulta stiano soffrendo.

    Gigi

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