Tu chiamala sei vuoi credibilità

Gilioli, su Twitter: “Se B. avesse ordinato di chiamare la sua manovra ‘salva Italia’, gli avremmo riso in faccia. Con Monti si obbedisce.”

Sì, si chiama “credibilità”.

14 Comments

  1. Capo VIII – Esigenze indifferibili
    Articolo 30
    Esigenze indifferibili
    1. (missioni di pace) All’articolo 33, comma 18, della legge 12 novembre 2011, n. 183, le parole “30 giugno 2012” sono sostituite dalle parole “31 dicembre 2012” e le parole “700 milioni” sono sostituite dalle parole “1.400 milioni”. Al relativo onere si provvede con utilizzo delle maggiori entrate di cui agli articoli… del presente provvedimento.

    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-12-05/articolo-esigenze-indifferibili-194311.shtml?uuid=Aa2CAgRE

    viva la credibiltà.

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  2. Inutile polemizzare. Tante cose del decreto non mi piacciono, ma me lo faccio andar bene. Del resto se Monti non saprà convincere i mercati prima del fallimento ci rimarrà solo l’opzione Wanna Marchi.

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  3. Di Pietro ha detto che per una manovra simile bastava ed avanzava il governo Berlusconi. Probabilmente è vero, è una questione di credibilità. Per questo io direi meglio, cioè che questa manovra – importo complessivo a parte – somiglia sputata ad un decretone degli anni ’70 di un governo più o meno balneare, di quelli che a stilarli bastava la perpetua di pochi scrupoli di un commercialista di provincia, che intanto se ne poteva tranquillamente rimanere sotto l’ombrellone a leggersi la Settimana Enigmistica.
    Il problema è però che in fatto di credibilità pare siam ridotti davvero al lumicino: dopo 17 anni di Berlusconi siamo cioè disposti ad accontentarci davvero di poco, pur di credere in qualcuno.

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  4. Monti si sta dimostrando la peggior espressione dell’establishment italiano. La lotta all’evasione è totalmente sepolta. Per sempre? Si colpisce la casa perché sta lì, non si muove, non può essere nascosta, né esportata in Svizzera. La casa è un costo, non un reddito. L’Italia è il paese dei piccoli proprietari di case: un bene rifugio affettivo prima ancora che economico. Chi dice a Monti che tutti questi contribuenti avranno i soldi per pagare IMU, aumento del reddito catastale (!!) e aumento dell’imposta sui rifiuti? E se non riescono a pagare queste imposte, cosa devono fare? Vendere la casa? Cioè svenderla? Una risposta a questa domanda un primo ministro meno indecente di Monti dovrebbe darla. Ma non la darà, perché non ce l’ha. Se l’avesse, l’avrebbe già data. L’importante è non mettere la patrimoniale per non irritare Berlusconi, non aumentare l’IRPEF dei redditi alti per non irritare… chi? Berlusconi. Ma qui il problema precede addirittura quello della giustizia sociale. E’ un problema di matematica. I soldi si cercano dove ci sono, non altrove.

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  5. Per non irritare Berlusconi, a sentire il Fatto Quotidiano di ieri, il governo Monti ha intenzione di mantenere il Beauty contest con cui si assegnerebbero le frequenze radiotelevisive GRATIS (a RAI e Mediaset, neanche dirlo).
    Ci si potrebbero ricavare svariati MILIARDI di euro a venderle, se non mi ricordo male il FQ quantificava a due-un decimo dell’intera manovra economica.

    Poi se qualcuno si accontenta, magari gode. In fondo non c’è niente di male se ti piace pigliarlo in culo, noi siamo di mente aperta.

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  6. Mi pare che stiamo tutti dimenticando che, ne Monti, ne il padreterno in persona può far passare nulla che chi controlla la maggioranza di una camera non voglia.

    Con il “no” garantito della Lega, l’ex blocco di governo ha ancora la sua maggioranza al Senato, quindi Monti non può muovere nemmeno una briciolina che Berlusconi non voglia (rivedere il beauty contest? Figuriamoci…). Ma lo stesso (seppure con numeri assai più traballanti) vale per l’ex opposizione alla camera.

    Quindi rassegnamoci al fatto (e RICORDIAMOCELO ALLE PROSSIME ELEZIONI!) che qualsiasi cosa uscirà fuori dal governo, sarà perche va bene a questi signori, PRIMA che a Monti, anche se a tutti loro conviene far finta che così non sia.. e come le cantano le lodi dell'”autorevolezza” di questo governo!

    Prima che il gallo canti, tutti lo avranno rinnegato, ma intanto si godono il paravento perfetto, e governano a suon di veti.

    A me francamente questo governo di capri espiatori designati, persone volendo anche capaci, ma trasformate in marionette manovrate dai ricatti di gente troppo vigliacca per esser lì in prima persona… ecco se devo dire la verità, più che rabbia, mi fa un po’ pena.

    Credo che nelle condizioni di fuoco incrociato in cui lavorano, già questa porcheria di manovra sia il meglio che chiunque altro potrebbe fare al posto loro. Ammesso e non ancora concesso che ci riescano, a portarla a termine. E l’alternativa resta disastrosa.

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  7. D’accordo, Hacksaw. Tu stai dicendo che Monti sa che una patrimoniale, unita ad un aumento IRPEF sui redditi più alti avrebbe potuto evitare la reintroduzione dell’ICI sulla prima casa, ma che non ha potuto farlo perché il PDL glielo avrebbe impedito. Per inciso: la posizione del PDL è immonda, perché continua a dirsi scontento dell’IMU, mentre è stato il suo veto alla patrimoniale a spingere Monti in quella direzione. Devo dire che anche a sinistra il quadro è desolante. Ho sentito Fassino dire che in fondo il tartassamento degli immobili è un forma di patrimoniale. Credetemi, non sto scherzando. L’ha detto davvero e forse qualcuno di voi l’ha sentito, come me. Ed è desolante Michele Serra, fino a ieri il mio giornalista preferito, quando attacca l’ICI senza portare alcun argomento che non sia il fatto che l’aveva tolta Berlusconi. Berlusconi a parte, Monti potrebbe anche dire che non può usare la patrimoniale peché non ha i mezzi per evitare le fughe di capitali e che non può usare l’aumento dell’IRPEF sui redditi alti perché non ha i mezzi per frenare l’evasione. Può anche darsi che le cose stiano così, ma è terrificante e dovrebbe spingerci a sostenere alle prossime elezioni le forze che sono più impegnate su questi fronti. Comunque nessuno, non solo tra i politici, ma anche tra i partecipanti a questo blog, risponde a questa domanda: coloro che non possono pagare l’aumento di imposte sugli immobili PERCHE’ NON HANNO I SOLDI (e sono tanti), cosa devono fare?

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  8. @vecchio e stanco e @luigi: teoricamente, ma bisogna vedere come funzionerà, la detrazione di 200 euro dovrebbe aiutare. Spero che si introdurrà una soglia di esenzione per redditi bassi.

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  9. Caro Luigi, avrai almeno la mia solidarietà. Ripeto: questo problema precede quello della giustizia sociale. E’ un problema di aritmetica. Senza soluzioni.

    Cara Laura, certo, la detrazione di 200 euro “aiuterebbe”, ma attenzione alla definizione di “redditi bassi”. Se all’amortizzatore sociale del caporeparto cinquantenne che ha perso il lavoro, se alla pensione di reversibilità della casalinga vedova che non riesce ad arrivare a fine mese, aggiungi il reddito catastale rivalutato, tutte queste figure escono dalla definizione di “reddito basso”. Temo che la trappola si lì. Il guaio è che continuiamo a definire reddito, “ope legis”, una cosa che reddito non è. Vedi, se in Italia, come in altri paesi, non esistesse l’evasione fiscale, basterebbe un’imposta sola: quella progressiva sul reddito. Anche perché le altre, dall’IVA all’ICI, all’IMU, al bollo auto e via elencando, con che cosa si pagano, se non col reddito? Purtroppo l’evasione esiste, e non solo in Italia. Forse in Italia stiamo un po’ peggio che altrove. Ecco allora tutto un fiorire di imposte che colpiscono cose diverse dal reddito. Servono a ricondurre qualche bue nella stalla dalla quale era scappato. Ma quando l’evasione è forte, questo crea un peso tremendo su chi non evade, fino ad arrivare ad imposte non solo “socialmente ingiuste”, e questo sarebbe il meno, ma aritmeticamente non pagabili, come dimostrano gli ultimi stranianti provvedimenti del governo Monti, dove campeggiano due assenze: l’aumento dell’IRPEF sugli ultimi scaglioni ed una patrimoniale “una tantum”. Poche settimane fa mi chiedevo cosa avessero in testa i greci che scendevano in piazza mentre il loro stato era sull’orlo del fallimento. Ora lo so.

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