VI capitano mai i periodi di umpf? Quelli in cui non c’è niente che non vada, ma non va in realtà niente, e vi sentite sempre un po’ nervosi, incazzosetti, ansiosi?
Quei periodi in cui si ha voglia di fare tutto, ma poi si rimanda oppure non si riesce, e allora ci si immalinconisce?
Quei periodi in cui se si programma qualcosa c’è sempre un inconveniente che all’ultimo minuto sballa, che gli amici hanno sempre altro da fare, gli aspiranti morosi latitano, e quelli che parevano interessati a te non lo sono più, o non quanto vorresti?
Quei periodi che dovrebbe succedere qualcosa e non succede, e però hai paura pure che succeda, perché metti caso che non è quello che vuoi?
Quei periodi che metti in cantiere cento cose, ma non ce n’è in fondo manco una che forse ti piaccia proprio davvero, è che hai bisogno di riempire il tempo?
Quei periodi che non ti accontenti, o tu accontenti troppo, e non lo sai nemmeno tu?
Quei periodi che vorresti una svolta, ma non svolti e forse hai pure paura di svoltare, e quando sbuffi perché non succede niente però allo stesso tempo pensi: “Meno male, che almeno fino a qua tutto bene, potrebbe andare peggio?”
Quei periodi che tutto ti sembra scontato, banale, epperò vuoi anche cose banali e scontate, perché sono rassicuranti.
Ecco, quei periodi così, che ti urtano i nervi e preghi che comunque continuino per un po’, perché non sei pronta ad affrontare qualcosa di magari peggio.
Come se ne esce?
L’unica risposta che mi do io, quando poi finisce, è: beh, bastava aspettare. Ma quando ci sono dentro sto messa peggio di una pentola a pressione.
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come se ne esce?
son vecchio abbastanza d’aver capito che di solito arriva un qualche grosso problema e allora il periodo umpf rientra, senza sforzo, nella categoria «bei tempi quelli»
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A palate. A vagoni. A valanghe di periodi umpf. Se ne esce piano piano, per quanto mi riguarda con tanto cioccolato.
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oddio, hai fatto un ritratto perfetto del mio periodo UMPF. Come se ne esce? Non ne ho idea, si aspetta che passi e si fa solo quello che in quel preciso istante va di fare…che sia anche cercare di capire cosa fare!
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Io so che passano e aspetto. Passeggio lungo il fiume.
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Ultimamente sembra un solo infinito periodo umpf… Se scopri cone si fa a uscirne,fammelo sapere…
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Aspettando che passi e viziandosi senza vergogna nel frattempo.
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Mi capitano spessissimo, cerco di darmi una mossa da sola per uscirne sforzandomi a fare le cose… poi ho visto che lo sport mi aiuta a stare meglio…il difficile è convincermi a praticarlo in quei periodi
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Benvenuta nel club. Sarà la stagione, questo inizio d’autunno che sa ancora un po’ di estate, sarà che più passano gli anni più faccio fatica ad accettare che le vacanze finiscono, sarà che l’aria che si respira in questo nostro Paese è satura di “umf”, ma ci sono dentro fino al collo. E non riesco a trovare una via d’uscita
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ah perchè se ne esce?! 😛
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Io ne esco, quando alfine ne trovo la forza, prendendo QUELLA cosa che non voglio fare e rimando e FACENDOLA. A quel punto tutto si sblocca e il periodo umpf passa.
Ma ognuno umpfeggia a modo suo e temo che ognuno debba disumpfeggiarsi a modo suo (o sfruttare il periodo come preziosa e in realtà fertile occasione di cazzeggio).
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Anch’io stavolta sono d’accordo con diegod56.
Invece che volerne uscire, goditeli finché durano… perché di solito l’unico modo di uscire da un periodo umpf è finire in un periodo ARGH.
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Beh, poi un giorno si produce un clic, la svolta, e tutto cambia
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Si potrebbe provare con 48 ore di sesso marcio.
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Va bene che il sesso sano è una contraddizione in termini (Woody Allen), ma ammetterà che “marcio” è un po’ generico.
Lei ha qualche parafilia da suggerire?
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Non ricordo di aver avuto periodi “umpf”* – come quelli qui descritti – da curare, Myollnir, per cui non so quale pratica possa essere la più indicata a scòpo terapeutico. In ogni caso, nell’arco di 48 ore, c’è la possibilità di provare un po’ di tutto, volendo.
Tuttavia, se proprio proprio si aspetta un suggerimento, le confido che una vocina mi dice che nella fattispecie non mi farei mancare corde robuste e, soprattutto, bavagli.
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