Illuminante. Non mi viene altro termine per definire l’articolo di Michele Brambilla sul Giornale di stamattina: è un lampo di luce nelle tenebre, una folgore che squarcia il buio della notte, un faro che si accende in mezzo al nero della tempesta. Per anni mi sono domandata come diavolo – pardon, come caspita – ragionino i cattolici in politica. Li guardavo, li studiavo, mi interrogavo, non raccapezzandomi per quelle che, alla mia coscienza laica, parevano insanabili contraddizioni: come, ad esempio, proclamarsi strenui difensori della famiglia e poi divorziare dalla legittima consorte; dirsi convinti che l’aborto è sempre e comunque un omicidio, e poi consentire alla moglie di abortire; proclamarsi difensori della pubblica morale, e poi sommergere il pubblico di trasmissioni che vengono considerate vaccate persino del più pervertito degli atei. Insomma, nella mia ingenuità, tutte queste cose io le consideravo delle aporie insanabili, robe che assieme non potevano proprio stare, la prova provata che qualcosa non tornava, la logica era andata a farsi benedire, lei, e per questo era rimasta poi ostaggio del primo cardinale in transito.
Per fortuna che il Brambilla, ora, mi ha chiarito tutto, e definitivamente. Stamane, infatti, rispondendo al grido di dolore scappato a Ferrara per la mancanza, nel nuovo esecutivo di Berlusconi, di ministri esplicitamente cattolici (eh, già, si preoccupa, Ferrara: nessuno è più realista di lui, quando è di fronte al re, e nessuno è più ateo devoto di lui, quando sa che si deve far leggere dai devoti), il Brambilla si sente in dovere di spiegare quale siano le linee guida dei cattolici in politica:
Pensare che il desiderio dei cattolici sia quello di avere al governo uomini e donne dalla sicura fedeltà personale ai valori della Chiesa, è piuttosto infantile. La sinistra, ad esempio, ha sempre molto insistito sulla non coerenza di uomini come Casini, Fini e Berlusconi che – da divorziati – parlano in difesa della famiglia tradizionale. È un argomento comprensibile, ma piuttosto demagogico. Il cattolico non vuole un governo di virtuosi: vuole un governo che tuteli i propri valori. Per il semplice motivo che i ministri non sono santi da indicare alla devozione dei fedeli, ma amministratori della cosa pubblica. Può sembrare paradossale per chi è estraneo al mondo cattolico: ma per un credente è molto meglio un politico che predica bene (in Parlamento) e razzola male (in privato) che non il contrario. Meglio un libertino che dice di no ai Dico, insomma, che un integerrimo padre di famiglia che legifera contro la famiglia.
I cattolici, ohibò, non sono affatto delle animucce candide, sono uomini e donne che sanno bene come va il mondo. Cristo stesso, è noto, li voleva puri come colombe e astuti come serpenti; da quanto ci dice il Brambilla, nel nuovo millennio c’è una certa prevalenza della seconda opzione, e le colombe le si lascia per il pranzo di Pasqua: per cui fra un onesto e puro vero, che però non obbedisce mani e piedi a ciò che la Chiesa predica, ma ragiona con la sua testa e legifera nel rispetto anche di chi cattolico, magari, non è, e un porco patentato che però garantisce una spessa cortina di buona vecchia e sana ipocrisia non hanno dubbi: sia fatto ministro il secondo; il primo, se proprio si vuole, avrà garantito un posto in Paradiso, in Parlamento è meglio di no.
Del resto, si sa, il regno di Dio non è di questo mondo. In questo, c’è Palazzo Chigi.
Il nuovo mondo di Galatea 
Continua così e per leggere la tua logorroica esuberanza uno dovrà prendersi le ferie
Mario DG
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Assai ben scritto; è un peccato non poter aggiungere nulla.
L’incredibile è già lì, pronto, e “basta” descriverlo.
PS: che ne dici del nostro nuovo capo?
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galatea, non far l’errore di tirar di mezzo il cristo, a ‘sto punto è chiaro: coi cattolici non c’entra più un cazzo.
LdS
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E’ dai tempi della controriforma che il cattolicesimo, molto più di altre religioni, è la dottrina dell’ipocrisia, del “pecca pure ma in privato, in pubblico dammi ragione”.
Ma che lo si ammetta così apertamente è di una tristezza disarmante…
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Quoto @lineadisenso, totalmente.
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Io non sono cattolico e, naturalmente, non ho votato per questo governo. Ma i cattolici che razzolano male mi sono simpatici. Piuttosto sono i puri che mi suscitano un certo ribrezzo. Vuol dire che hanno rinunciato ai piaceri della vita! Quello sì è un crimine!
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non mi viene nessun commento ironico, apparentemente leggero ma pungente, un commento che renda esplicito il senso di superiorita’ che una persona qualunque, ma onesta con se’ stessa, deve provare di fronte all’ipocrisia di un “cattolico convinto e coerente”…..
Mi vengono solo espressioni colorite e grevi, e anche un poco volgari……
e’ grave?
🙂
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Non c’è limite alla faccia tosta!
Grazie per avermi fatto leggere questo pezzo (da solo non l’avrei mai letto) e complimenti per l’eleganza del tuo blog e la puntualità degli interventi.
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“Io non sono cattolico e, naturalmente, non ho votato per questo governo. Ma i cattolici che razzolano male mi sono simpatici. Piuttosto sono i puri che mi suscitano un certo ribrezzo. Vuol dire che hanno rinunciato ai piaceri della vita! Quello sì è un crimine!”
Anche a me, ma se quelli che razzolano male (tutti, in fondo, perchè la morale sessuale cattolica è assurda) pontificano e sproloquiano di “famiglia” e “valori”…
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Complimenti galatea.
Credo che nessuno sia in pena per un emmedigi che dovrà prendersi le ferie : non è vero perché o è un cattoterrorista o un prete.
emmedigi… in due settimane 2 predofili condannati rispettivamente a 7 anni e sei mesi e quattro anni.
Spero che il tuo datore di lavoro non li nasconda come fatto in precedenza!
v. Crimen Sollicitationis, De Delicti Gravioribus (a sua firma e ratifica) e proprio se te la senti informati sul Fern’s Report…
@emmedigi,
per me sei libero di credere in quello che vuoi… c’è chi crede nella coca, chi nell’ LSD, chi nel gioco, chi in cristo…l’importante è che ciascuno si paghi i propri vizi e non con l’8×1000!
Ca…volo
http://www.alateus.it
http://www.yeshua.it
http://www.nostraterra.it
http://www.luigicascioli.it
http://www.dovegesunonhamaicamminato.com
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@->ildiko: emmedigi non è nè un cattoterrorista nè un prete, è uno dei miei più cari amici, peraltro una delle persone più care che conosco e un mio fan storico, dato che conosceva i miei racconti prima che io aprissi il blog, e la sua era una battuta affettuosa ed ironica. Guai a chi lo tocca, perchè mi inca….o come una belva!
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@ildiko
Chiarissimo ildiko
Io sono da almeno 45 anni uomo di sinistra (se questa è una colpa), credo di vedere poca qualità, oltre che ormai poca quantità, a sinistra (se questa è una colpa), non mi sono chiare proposte alternative (se questa è una colpa). Mi sembra che non diamo, da quarant’anni risposte al “ns. popolo” (se questa è una colpa).
Sono ricorso all’ironia (se questa è una colpa) sperando che qualcuno capisca, ma certo che non tutti sono in grado di capire, nel tentativo di scuotere un mondo che non s’è accorto che dal 48 (provengo da lì) qualcosa è cambiato.
Finché tutta l’area di centro-sinistra non capirà dove ha sbagliato continuerà a perdere ma temo che difficilmente tornerà in montagna a fare la Resistenza.
Rispettosamente
emmedigi alias Mario DG
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