Intercettazioni/2. Ovvero la giustizia ha i suoi costi.

Il ministro della Giustizia, Antonino Alfano, ha spiegato da par suo il perché sia necessario limitare il numero dei reati per cui la magistratura potrà fare ricorso alle intercettazioni ambientali. Rispetto a Massimo Teodori (vedi post precedente), il ragionamento di Alfano si muove da basi ugualmente “liberiste”, ma di diverso genere: non è la levità del reato che deve impedire l’intercettazione, ma il costo dell’intercettazione stessa. Insomma, fatti due conti, e un governo liberista non può certo prescindere dal peso della moneta, le intercettazioni costano troppo, e dunque vanno tagliate. In una congiuntura tanto sventurata per il paese, da qualche parte bisogna cominciare a far sacrifici: quindi, invece di ridurre qualche spesa inutile nello staff di ministri e parlamentari (non fia mai, cheddiamine, lì è in gioco la democrazia!), si taglino i fondi ai magistrati che indagano sulla corruzione.

La motivazione di Alfano, se uno ci pensa, è ancora migliore di quella di Teodori, e non a caso Alfano è stato promosso ministro: non dice che le intercettazioni sono da vietare perché ingiuste, ma perché troppo costose. È consolante sapere che non viviamo, quindi, in un paese dove la giustizia è impossibile, ma solo in un paese che non se la può permettere.

9 Comments

  1. La giustizia e’ un costo, non ci sono i soldi.
    La scuola e’ un costo, non ci sono i soldi.
    La sanita’ e’ un costo, non ci sono i soldi.
    I trasporti pubblici sono un costo, non ci sono i soldi.
    La ricerca di punta e’ un costo, non ci sono i soldi.
    Le pensioni sono un costo, non ci sono i soldi.

    Ma l’Italia e’ nel G8 perche’?! Dove sono i soldi?

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  2. lo stesso motivo per cui al sindaco di abano terme che spara coglionate sui tabelloni pubblici bisogna dire:

    ma va a lavorar! cojon de un scansafadighe!!!

    putroppo in ‘sto paese il linguaggio dei soldi (e delle tette) è l’unico capibile

    LdS

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  3. a me non sembra che il linguaggio dei soldi sia quello utilizzato, altrimenti si andrebbe a cercare dove finiscono questi benedetti soldi.
    anche del linguaggio delle tette comincio ad avere dubbi…si vedono certe pallonesse gonfiate…dislessia macromastica?

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  4. Domanda capziosa: ma Paolo Brega e gli altri della clinica Santa Rita di Milano sarebbero mai stati indagati con le ipotetiche nuove norme sull’intercettazione?

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  5. @Cachorro Quente

    Difficile da stabilire, ma di sicuro le intercettazioni sono state uno strumento utilissimo in questo caso.

    Le indagini che non sarebbero mai state possibili sono tutte quelle riguardanti reati finanziari e per fatti di corruzione. La stessa “Mani Pulite” partì da un’intercettazione dalla quale si scoprì la tangente di Mario Chiesa.

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  6. Stamattina a Radio24 si diceva, per l’appunto, che in una nazione sottosviluppata come l’Olanda il problema viene risolto nel seguente modo barbaro: se la magistratura dispone un’intercettazione, le compagnie telefoniche sono tenute a effettuarla gratis.

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  7. pssst, non ditelo a nessuno: vi stanno pigliando tutti per il culo.
    mi raccomando, acqua in bocca e non diffondete la cosa per telefono che i telefoni sono tutti controllati. per il momento.

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  8. E’ vero, la giustizia ha i suoi costi, ma con la storia delle intercettazioni ci sono dei ricavi, anzi qualcuno ci marcia.
    E poi chi se ne sbatte se mi intercettano. Da giovane, quand’ero socialista, sicuramente mi intercettavano. Se non hanno di meglio da fare che lo facciano ancora.
    Sapete come ha avuto origine la storia delle intercettazioni?
    Alla fine degli anni venti Mussolini chiamo il capo della polizia Bocchini, affidandogli il compito di debellare i comunisti. Al che Bocchini rispose che gli occorrevano circa 100 milioni di lire. Che all’epoca erano una somma spaventosa.
    Mussolini disse che non aveva tanti soldi. E Bocchini allora gli disse che si poteva tenere i comunisti.
    Senonché i 100 milioni comparvero e Bocchini organizzò l’OVRA. Lavoravano così bene che perfino i nazisti vennero in Italia per imparare le loro tecniche.
    L’OVRA arrivò persino a spiare Mussolini.
    Alla fine della II guerra mondiale gli spioni dell’OVRA furono epurati e licenziati. Però nel 1946 De Gasperi ne richiamò in servizio 100.
    E questi fecero scuola. I sistemi sono gli stessi, solo le tecnologie sono le più moderne possibili.
    E anche le finalità sono le stesse. Soprattutto eliminare più avversari politici possibile. Non subito, ma al momento giusto, quando cominciano a dare più fastidio.
    Saluti
    Dario

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  9. @Dario
    Sarò un’anima candida ma penso che le intercettazioni servano prima di tutto alla magistratura, che le dispone.

    Di certo la SPECTRE non aspetta i decreti legge o le disposizioni della magistratura. 😉

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