Anto’, fa caldo…

caldo

Non chiamatela emergenza.

Chiamatela estate.

5 Comments

  1. Galatea,Galatea…. che Ninfa minimizzante è lei.
    In un paese nel quale non si sopporta più nulla,il fatto che d’estate sia caldo è francamente insopportabile.
    Eppoi,la stagggione fa parlar la gente in giro, riempie servizi di telegiornali altrimenti vuoti.
    I cronisti girovagano per le spiagge a chieder al primo coglione che beccano in ammollo come vive l’emergenza calore.
    Siccome questi,nove volte su dieci, dice “così” indicando d’essere immerso fino alla vita, tocca pagar cinquecento euri d’ospitata al nutrizionista prezzolato, che ti riempie i successivi cinque minuti di video argomentando verdura-beremolto-vestitoleggero.
    Del resto, anche lui deve lucrar qualcosa extra : non può sempre aspettare un quarto d’ora di telecamera ogni morte di papa, per mucca pazza e vino al metanolo.
    Se poi, per mero culo, coglione in ammollo e nutrizionista coincidono, basta metter nome e qualifica in sovraimpressione per ripagarlo del disturbo tramite una pubblicità vietata : ecco fatto,tutto è già più fresco.
    Inchino e baciamano.
    Ghino La Ganga

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  2. @Ghino: mi permetto una leggera correzione alla tua frase:
    “I cronisti girovagano per le spiagge a chieder al primo COGLIONE che beccano in ammollo come vive l’emergenza calore.”

    con:
    “I cronisti COGLIONI girovagano per le spiagge a chieder al primo che beccano in ammollo come vive l’emergenza calore.”

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  3. Galatea, Galatea, ti facevo più filologa.
    Riporto dall’utilissimo Dizionario storico della lingua italiana (http://tlio.ovi.cnr.it/TLIO/index.html)
    “2 Uscire da una condizione, ponendo ad essa fine.
    [1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 38, pag. 78.26: dimostraste a’ nimici [[…]] che non era cogli Scipioni spento il nome romano, e che la forza e la virtù di quel popolo [[…]] dovere per certo emergere d’ ogni crudeltà della fortuna.”

    Ora, se questo significa emergere, allora l’emergenza dovrebbe implicitamente portare con sé la soluzione del problema. Ma siccome in Italia non si vuol mai porre fine a niente, ingolfando la mente degli italiani con la parola “emergenza”, alla fine, si perderà il significato originario del termine, e tutto potrà restare com’è (caro Tomasi di Lampedusa).
    E quindi gli stronzi – quelli sì che governano l’Italia! – potranno continuare a fare quanto più gli è naturale: emergere.
    Ovviamente nel senso 1 del termine: “Sorgere, divenire palese, accadere.”

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