Eppure nella tristezza dell’episodio ci vedo dei risvolti positivi.
Se la polizia postale si e’ scomodata per chiudere un sito che ha pubblicato un pezzo satirico (non saprei come altro definirlo), significa che qualcosa sta succedendo.
Mi viene da pensare che, dopo i due V-day, la rete e i bloggers siano visti con occhio diverso da chi dovrebbe aver paura della gente.
Se anche una chiara bufala getta nel panico allora qualcosa sta oscillando.
Spero di essere abbastanza lontano dal luogo del crollo.
@->Goodidea: il post di La Privata Repubblica era chiaramente un pezzo satirico, inserito in un contesto di un blog di satira. I problemi nascono dal fatto che un altro sito, che avrebbe a mio parere dovuto controllare molto meglio cosa stava leggendo, ha preso il post per una reale intercettazione, scatenando un putiferio mediatico allucinante. Invece di bloccare questo secondo sito, fatto peraltro da giornalisti professionisti e quindi da gente che dovrebbe essere perfettamente in grado di riconoscere un post satirico da una notizia e capire quindi in che maniera diffondere, eventualmente, certi contenuti, chi è finito nelle peste è Harlot. Domanda: uno è responsabile di ciò che scrive, ma non può essere ritenuto responsabile dei fraintendimenti che lettori frettolosi possono fare dei suoi post?
@->Der Pilger: Forse io mi sento molto meno allegra perchè sono sotto il muro e lo vedo oscillare sulla mia testa. 😦
Profe Galatea, mi sono permesso di copiarle il post (con i link e tutti i crismi, ovvio). Col caldo divento pigro.
"Mi piace""Mi piace"
Galatea, non sono solidale con un blogger che hosta in Italia e si scotta mettendo la mano in un braciere ardente.
Stupirsi della censura è sbagliato, occorre attenderla, soprattutto dalle nostre parti.
Inoltre si lascia all’avversario l’occasione di etichettarci come bugiardi, difetto che è componente fondamentale di ogni loro parola.
"Mi piace""Mi piace"
Eppure nella tristezza dell’episodio ci vedo dei risvolti positivi.
Se la polizia postale si e’ scomodata per chiudere un sito che ha pubblicato un pezzo satirico (non saprei come altro definirlo), significa che qualcosa sta succedendo.
Mi viene da pensare che, dopo i due V-day, la rete e i bloggers siano visti con occhio diverso da chi dovrebbe aver paura della gente.
Se anche una chiara bufala getta nel panico allora qualcosa sta oscillando.
Spero di essere abbastanza lontano dal luogo del crollo.
"Mi piace""Mi piace"
@->Goodidea: il post di La Privata Repubblica era chiaramente un pezzo satirico, inserito in un contesto di un blog di satira. I problemi nascono dal fatto che un altro sito, che avrebbe a mio parere dovuto controllare molto meglio cosa stava leggendo, ha preso il post per una reale intercettazione, scatenando un putiferio mediatico allucinante. Invece di bloccare questo secondo sito, fatto peraltro da giornalisti professionisti e quindi da gente che dovrebbe essere perfettamente in grado di riconoscere un post satirico da una notizia e capire quindi in che maniera diffondere, eventualmente, certi contenuti, chi è finito nelle peste è Harlot. Domanda: uno è responsabile di ciò che scrive, ma non può essere ritenuto responsabile dei fraintendimenti che lettori frettolosi possono fare dei suoi post?
@->Der Pilger: Forse io mi sento molto meno allegra perchè sono sotto il muro e lo vedo oscillare sulla mia testa. 😦
"Mi piace""Mi piace"
E’ possibile che la polizia postale su ordine dell’avvocato di berlsuconi si interessi ad un 22enne per un post?
Che tristezza
"Mi piace""Mi piace"
Allora, quando si comincia ad emigrare? coi blog intendo.
"Mi piace""Mi piace"
Post sottoscrivibile.
"Mi piace""Mi piace"
@Galatea
È ovvio che è stato colpito chi è difeso dall’avvocato più debole. 🙂
@Der Pilger
Tranquillo, wordpress.com è scaldato dal sole californiano (Redwood City), male che vada ti friggono sulla sedia elettrica!
"Mi piace""Mi piace"