La tisana della buona notte

tisana

No, ma, stavolta, pareva tutto così bello..lui, intendo dire, pareva così bello. E anche la situazione, e tutto il contesto. Insomma, una ragazza, ogni tanto, persino una della mia età – quando per continuare a chiamarsi ragazza ci vuole una piccola dose di ottimismo e un rincalzo di crema antirughe – ogni tanto qualche piccola illusione se la fa. Perché lui, lui, accidenti, era davvero così simpatico, intelligente, colto e persino caruccio assai; e poi sensibile, educato, spiritoso, anche un po’ cavaliere: insomma, quel tanto che basta, almeno, a far sì che al cinema paghi i pop corn e, se ti invita a prendere la pizza, non ti chieda a fine serata di dividere il conto; e via, son cose che fan colpo, soprattutto in questi tempi di crisi economica.

Lui, dunque, dicevamo, un bijoux: di quei bravi ragazzi bravi ma bravi ma bravi, che sono proprio esattamente come appaiono, e cioè carini. Quelli che non sono né troppo, né troppo poco: né troppo ricchi, né troppo mascalzoni, né troppo sciupafemine né troppo imbranati; che non sono troppo vecchi o tanto più giovani, non trasandati ma nemmanco troppo fighi, non bellissimi, ok, ma neanche bruttarelli o bruttini; quelli che, insomma, e per fortuna, sono normali nel senso più normale del termine, cioè come me, accidenti, e con cui finalmente, per un attimo, puoi sperare di non sentirti clamorosamente inadeguata, come io mi sento sempre, quando esco con un uomo; anzi, a dire il vero, anche quando non ci esco: sempre e basta, perché sono fatta così.

Allora, via, si esce, e si riesce, poi si riesce ancora, e sembra che tutto si incastri e meraviglia, perché tu parli e lui parla, tu ridi e lui ride, con una tale consonanza di intenti che pare il ritornello di una canzone di Silvestri, dato che il numero delle cose che si hanno in comune risulta altissimo, e ogni volta che apri bocca ne scopri un’altra, alè. Cene, cinema, un teatro qua e là, persino un invito all’opera con biglietti esclusivi, perché “L’opera piace anche a te, vero?” Eggià, essì, epproprio!

Certo, il fatto che si vada tanto fuori, ma mai lui provi non dico un approccio, ma nemmanco un bacetto, così, di sfuggita, come una cosa che capita per sbaglio senza che si voglia, un pochino ti sorprende; non dico che ti preoccupa, ecco, sarebbe troppo, però ti lascia perplessa; ma si sa come siamo fatte noi donne, e con voi uomini, poi: se il dubbio si affaccia al balcone, lo si ricaccia indietro a finestrate sul muso: a trovare giustificazioni siamo più abili di un chierico quando deve difendere il Papa: abbiamo un animo sottilmente teologico e capace di annullare qualsiasi voce di dissenso interno. E quindi ti dici: “Vabbe’, ma è appena uscito da una lunga storia, e poi bisogna anche dargli del tempo, non spaventarlo e non essere precipitosa o asfissiante, dai…” E le amiche, le amiche a far peggio, perché se una donna da sola è teologa, le amiche sono dottori della Chiesa in concistoro. Quindi è tutto un confermare e confortare: “Ma no, ma dai, è perché vuole andare lentamente, è perché è un gentiluomo, macché, pure ti lamenti? Se non gli piacevi davvero, mica si sprecava in telefonate e inviti e chiacchiere; se un uomo perde tanto tempo a parlare si vede che ti fila, su!”

E tu, tu ci credi. Che non sai neanche se è perché vuoi credere in lui, o in te o nel fatto che al mondo le cose vadano così, come andavano una volta nei film di Cukor e nei romanzi della Delly. Perché questo, diciamocelo, è un difetto strutturale di noi donne: una può essere anche ingegnere nucleare, ma poi, sotto sotto, l’imprinting romantico ce l’ha avuto con Liala, e l’imprinting è una cosa che non si supera, basta vedere le papere di Konrad Lorenz, ahimè.

E quindi? E quindi continui. A uscire con lui, e ascoltare le sue infinite paturnie sul mondo, il lavoro, l’ufficio; a parlare, e ridere alle sue battute, e a fare l’esegesi di ogni singolo messaggio ti spedisce sul cellulare, perché anche se scrive un “Ci vediamo dopo, si? :-)”, nel “sì?” ti sembra di scorgerci un carico d’affetto tutto sottinteso, così lampante che gli perdoni persino l’omissione d’accento, e per una prof tignosa è tutto dire, eh.

Fino alla sera in cui lui, con i suoi occhi da cerbiatto e l’aria così amabilmente felice non ti confessa: “Sai, ho finalmente chiesto a Carla se viene in vacanza con me! Non pensavo che avrei mai avuto il coraggio di farlo! È che in questi mesi parlare con te è stato così importante! Sai, per me sei una amica fantastica, e poi io ti trovo così adorabile… sei l’unica donna con cui riesco a parlare di tutto, non crei mai problemi, sei sempre così allegra, simpatica, disponibile… sto così bene con te… sei così rilassante!”

E tu, tu ci resti di sasso. Perché, da cretina, quando ti invitava fuori, alla sera, hai pensato fosse perché ti considerava una donna intelligente e sexy. E invece, per lui, eri solo l’equivalente di una tisana.

36 Comments

  1. Gustoso ma…
    sarebbe da scrivere la versione al maschile, ma forse l’ha cantata Vergassola, ma non sono io l’eroe fortunato anche se, in quel caso, porta il mio nome. Che poi io sono anche, tra l’altro, troppo vecchio.
    😉

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  2. @->Mario: Effettivamente non me la ricordavo, la canzone di Vergassola, ma pare proprio la versione maschile del post. é che, forse, come dico sempre, non è vero che uomini e donne sono poi così diversi. Soffrono nella stessa maniera, secondo me, se hanno caratteri simili. E, inevitabilmente, si innamorano anche di persone simili, che li trattano da schifo. Non per cattiveria, sia ben inteso: solo perché, purtroppo, ognuno è fatto alla sua maniera. Anche io, purtroppo.

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  3. Sei pienamente autorizzata a legarlo a un palo acuminato e a frustarlo con un flagrum, finché non lo riduci a brandelli. Con la sua pelle, o con quel che ne resta, ci potrai fare un oggettino carino, che ne so, tipo una pochette, da regalare ovviamente a Carla …. e al diavolo la buona educazione e il politicamente corretto: quando ce vò, ce vò!

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  4. Che forse sei stata troppo adorabile, troppo allegra e simpatica? e soprattutto troppo disponibile?
    Qualche problemino andava creato, che dici?

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  5. Fare tu il primo passo? Forse mi sono perso l’undicesimo comandamento che recita: “Non prendere l’uomo libero per mano fissandolo negli occhi in silenzio”…

    Comunque ti stai facendo un sacco di pubblicità. Non so di che tipo, però…

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  6. @->ilferdinando: No, ma me lo spiegate questo fatto, per cui uno è attratto irresistibilmente dalle rompicoglioni? Sinceramente a me non piace crearne, anche perché si solito non mi viene in mente, figuriamoci poi facendolo apposta… 🙂
    @->goodidea: Ok, il prossimo che mi piace gli prendo la mano, lo guardo intensamente negli occhi e gli chiedo: “Ma quanto sei coglione, scusa?”

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  7. Ci giurerei che Carla è un’oca: non c’è niente che piaccia di più a qualsiasi uomo cosiddetto “normale”. Diciamo la verità, tu sei una donna con un’intelligenza brillante e con un forte senso dell’umorismo che-orrore , orrore!- crede perfino nella possibilità di un rapporto amoroso paritario, quanto basta per terrorizzare l’Uomo Medio. Costui è sensibile, amorosamente parlando, alle sollecitazioni idiote di cretinette bravissime nel farlo sentire un genio e che, per questo, vengono ricoperte di doni propiziatori e di riconoscenti carezze. Hai davanti a te due sole possibilità: 1° )Aspettare di incontrare il rarissimo Uomo di Superiore Intelligenza(ma non è detto che lo si incontri in tempo utile, è razza in via di estinzione) o 2°) Osservare ed imparare come si comporta l’Oca Amabilis, per poi imitarla col primo Tizio che ti piaccia. Ma non so quanto ti convenga. Auguri;-)

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  8. @->Chiara: consulta un buon vocabolario.
    @->ross: Vabbe’, farò uno studio profondo sull’oca amabilis italica e cercherò di adeguarmi velocemente alle richieste del mercato.

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  9. Tu credi che ti abbia voluto prendere in giro ?
    O che non ti abbia semplicemente messo alla prova ?
    E se tu invece di prenderla con garbo, ti fossi per una volta incazzata come fa una donna che sta con tutti e due i piedi nella giostra ?
    Oddio, io son più fesso di te. Ma tu ci tenevi davvero ?

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  10. @->goodidea: Ok, il prossimo che mi piace gli prendo la mano, lo guardo intensamente negli occhi e gli chiedo: “Ma quanto sei coglione, scusa?”
    Galatea devi capire che un’esperienza di coppia si fa in due, possibilmente cercando di stare sullo stesso piano.
    Tu mi sembri rimasta ai cavernicoli delle barzellette che stordiscono la femmina con una clava e la trascinano inerme nella grotta.
    Sei di sinistra pubblicamente, ma cerchi nel privato un omino egocentrico e opportunista?

    Cara ti amo. Mi sento confusa.
    Cara ti amo. Devo stare un po’ da sola.
    Cara ti amo. Esco da una storia di 3 anni con un tipo.
    Cara ti amo. Non mi voglio sentire legata.
    Rimani in casa. Voglio essere libera.
    Esci pure con chi ti pare. Non ti interessi mai di quello che faccio.
    Vorrei palparti le tette. Porco.
    Mai ti toccherei neanche con un fiore. Finocchio.
    Mi drogo, bestemmio, picchio i bambini e non ti cago. Ti amo.
    Mi faccio il culo 14 ore di seguito per mantenerti e ti cago. Ti lascio per un tossicomane che non fa un cazzo tutto il giorno, che bestemmia e picchia i bambini.
    Mi metto il goldone. Ho un desiderio di maternita’.
    Ho un desiderio di paternita’. Mettiti il goldone.
    etc…

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  11. @->ilferdinando: No, ma me lo spiegate questo fatto, per cui uno è attratto irresistibilmente dalle rompicoglioni? Sinceramente a me non piace crearne, anche perché si solito non mi viene in mente, figuriamoci poi facendolo apposta…

    Non bisogna essere mica per forza rompicoglioni sai? Questo sarebbe un altro estremo che, a mio avviso, non va altrettanto bene; si tratta piuttosto, perlomeno nella fase iniziale, di sapersi dosare. A volte, 2-3 volte su 10 ad esempio, è più utile, per il raggiungimento dell’obbiettivo, negarsi che darsi, sottrarsi che essere sempre disponibili e accoglienti. E’ altresì evidente che certe cose (non solo queste che sono abbastanza elementari) non si imparano; farlo apposta poi…sei destinata a essere una perfetta amica del cuore. Scherzo ovviamente, sappi però che i problemini, i contrasti, le contrapposizioni, tra persone intelligenti, stuzzicano, intrigano.

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  12. @->Pensatoio: ma no, povero tesoro, non penso proprio che mi abbia voluto prendere in giro. Sono convinta che fosse assolutamente sincero e che, a modo suo, mi fosse pure molto affezionato. Quanto ad incazzarmi, fargli una piazzata…ma perché? Non è colpa sua se non si è innamorato di me, probabilmente non si è neppure accorto che mi piaceva: fino a prova contraria sono cose che capitano o non capitano, e non ci si può far nulla. Perché metterlo anche in imbarazzo dicendoglielo? Trovo che sia una cosa inutilmente sadica dire a qualcuno che evidentemente non si è innamorato di te “Guarda che io invece sì e visto che non mi ricambi ci sto malissimo.” Mi pare una forma di ricatto, o di vendetta un po’ meschina. Se a lui piace “Carla” sono felice per lui, e gli auguro che gli vada tutto per il meglio. Non è “non voler stare con tutti e due i piedi nella giostra”: è che mi pare evidente che, in questo caso, sulla giostra non mi aveva manco invitato a salirci. Ne prendo atto, ci posso stare anche un pochino male, ma è un problema mio, e non suo, e nemmeno “nostro”, visto che un “noi” non c’era.

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  13. @->Goodidea: Non ho ben capito cosa c’entri “essere di sinistra”(o di destra, o di centro) con una vicenda personale come questa. Anche perché di uomini egocentrici, opportunisti e con sensibilità da cavernicolo se ne trovano in ogni schieramento politico, se è per questo. 🙂

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  14. @->ilferdinando: Probabilmente hai ragione tu: infatti come amica del cuore ho sempre riscosso maggiori successi che come sex symbol…il fatto è che di mio, purtroppo, sono incapace di tessere grandi strategie; peggio ancora, lo confesso, mi danno proprio fastidio. Se una persona mi piace – sia come amico che come altro – non sono capace di fare calcoli, tipo: “è la terza volta che gli dico che ci vediamo, allora stavolta è meglio di no e gli dico che sono occupata”. Se devo essere sincera ho sempre trovato irritanti le donne che lo fanno, e meschini questi mezzucci da asilo infantile.
    Quanto al fatto che il contrasto stuzzica…magari è vero, ma se il contrasto non c’è? A me capita che piacciano gli uomini con cui vado d’accordo, o meglio, con cui sento che c’è una consonanza sui temi fondamentali, e, tendenzialmente, sulle cretinate marginali sorvolo, perché mi pare idiota stare a tenere il broncio per ore per delle stupidaggini o impuntarsi su delle sonore cretinate. Ho il terrore di essere invadente, ossessionante, tento di rispettare la privacy degli altri, sia degli amici che dei morosi, così come mi piace che loro rispettino la mia. Spesso tutto questo viene scambiato per indifferenza, o scarsa capacità di lasciarsi coinvolgere. Sì, purtroppo funziono benissimo solo come amica del cuore, lo so.

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  15. Dalla mia esperienza, c’è solo un modo per risolvere il tormentoso dilemma “solo amici” o “morosi”: limonare. Da li’ si capisce tutto. 😉

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  16. È molto di sinistra un uomo che considera un rapporto di coppia basato sulla parità e sull’uguaglianza dei diritti e doveri (quelli di destra dicono “matrimonio” ed è morta lì). Anzi, è proprio su questi ideali che un uomo e una donna devono essere identificati ed è quindi sbagliato affermare che uomini egocentrici, opportunisti e con sensibilità da cavernicolo se ne trovano in ogni schieramento politico. Forse per come si dichiarano, ma non per quello che realmente pensano. Capezzone tre anni aveva la stessa faccia come il c**o di oggi, c’è da chiedersi come la mascherava o (meglio) a chi piaceva essere leccato da mattina a sera.

    Comunque è un discorso complesso e probabilmente noi due abbiamo dei seri problemi di comunicazione. Me ne prendo la colpa, la rigiro a questo box di commento tre centimetri per tre.

    Cerca di essere felice. È bellissimo anche fare una vacanza per cercare di trovare un briciolo di armonia e scoprire di non aver nulla in comune, ma almeno si può affermare di averci provato. Fa male? Sì, è doloroso quanto essere spellati vivi, ma almeno non si vive col rimorso di non averci provato. E tu non ci stai provando perché questo non è il primo post della serie “Galatea non trova marito”. Quando la coscienza non reggerà più i rimorsi che post scriverai? Molto probabilmente continuerai a frequentare gli ARCI per sentirti meno sola e per pensare di avere nobili scopi sociali.

    … povero tesoro …
    È un uomo da cui si attende maturità, non uno dei tuoi alunni, quindi niente clemanza, per favore.

    Perché metterlo anche in imbarazzo dicendoglielo?
    Così non ripeterà l’errore.

    fino a prova contraria sono cose che capitano o non capitano
    Vero, l’innamoramento avrebbe dovuto seguire il suo stato di molto affezionato, ma tu non hai fatto nulla per aiutarlo a trovare la strada e, siccome ti piaceva, i conti non tornano…

    gli auguro che gli vada tutto per il meglio
    È la vocina del diavoletto che ti sussurra: sii buona, cerca una scusa plausabile per allontanarti da lui con dignità, non fare scenate da adolescente, fai credere agli altri – e soprattutto a te stessa – che un cuore generoso va ammirato.
    Per contro, la vocina dell’angioletto sussurra: premero uno per attendere in eterno, premere due per cercare un altro uomo con cui fare la stessa figura da suorina, premere tre per usare uno stuzzicazdenti ed eseguire il “reset”.

    sono incapace di tessere grandi strategie (tutta la risposta data a Ferdinando)
    Non è una “strategia”, è il normale percorso che unisce due persone. Non devi credere che gli altri le usino, che passino nottate a pianificare calcoli da stanza dei bottoni del Pentagono.
    Massimo Catalano direbbe: “Se ti piacciano gli uomini con cui vai d’accordo sarebbe ora di mostrare loro che ti piacciono!!!”

    Io stesso potrei scopare sei giorni la settimana con i contatti che mi creo in rete, non lo faccio perché sto cercando qualcosa di più. Forse sono un coglione? Forse. Ma almeno ammetto che quando trovo la donna giusta ci provo, pronto anche a soffrire per mesi. E non mi vanto delle femmine a cui sono simpatico (infatti come amica del cuore ho sempre riscosso maggiori successi che come sex symbol) perché adesso, da solo, mi sento incompleto e ne provo vergogna.

    Uccidimi, ma credo di non essere il solo che prova vergogna nei tuoi confronti per il fatto che non sai metterti insieme ad un uomo.

    (non riletto)

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  17. @ godidea.. se ti senti incompleto senza qualcuno non è detto che tutti siano come te.. ma che razza di mentalità retrograda!
    consiglio di scaricare un bel film (non distribuito in italia, l’ho visto ad un festival a torino) “whatever Lola wants”.. si esce con il sorriso da bella commedia romantica, poi ci si rende conto che la storia d’amore ne esce male… ma la sensazione di piacevolezza rimane!

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  18. @->goodidea:”Uccidimi, ma credo di non essere il solo che prova vergogna nei tuoi confronti per il fatto che non sai metterti insieme ad un uomo.”
    Scusa, questa non l’ho proprio capita…perchè dovresti vergognarti per me? non mi vergogno neppure io…anche perchè non capisco, esattamente, di che cosa dovrei vergognarmi. Forse, lo ammetto, non sono granché brava a gestire le relazioni personali, forse in questo caso avrei dovuto comportarmi in un’altro modo, essere un pochino più aggressiva, o esplicita, magari facendo un po’ violenza al mio carattere piuttosto schivo, ammesso che poi questo sarebbe servito a qualcosa. Ma non mi pare sia una cosa di cui vergognarsi, semmai su cui riflettere. Però è anche vero che a me questo lato “schivo” del mio carattere piace: faccio fatica a metterlo da parte perché, in un mondo in cui pare che “avere grinta” o avere le “palle” sia il massimo, mi sembra una caratteristica positiva. Forse vorrei anche trovare un uomo che questo lo sa apprezzare e che sia disposto a fare qualche passettino anche lui, non che aspetti solo che io gli dica: “Uè, bello, mi piaci!” per decidere che sì, forse, allora, magari… I percorsi si fanno in due, hai ragione: qui io sarò stata zitta, ma lui non s’è mosso neppure. Forse, semplicemente, non doveva nascere nulla ed è stato meglio così.

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  19. @ Giulia
    Vedo il matrimonio come una prigione ed il mio sogno è una convivenza. Conclusione: mi prendo del “retrogrado”.
    La padrona di casa sta collezionando troppe sensazioni di piacevolezza. Ha una discreta pagella di vita sentimentale. Teoria 10, pratica 5-, è capace ma non si impegna.

    @ Galatea
    essere un pochino più aggressiva, o esplicita, magari facendo un po’ violenza al mio carattere piuttosto schivo
    Non si nasce imparati, e considera che c’è gente che soffre di problemi opposti.

    ammesso che poi questo sarebbe servito a qualcosa
    Questo non lo sapremo mai. E ti assicuro che ogni tanto è assai utile avere prova delle nostre capacità “nascoste”.

    questo lato “schivo” del mio carattere piace
    Piace a te ed è apprezzato molto dagli uomini: la donna che – nel bene e nel male – non rompe troppo le palle. Ok, però arriviamo alla scena madre dove vi sbaciucchiate, evitando con cura di giurarvi amore eterno! 🙂

    ed è stato meglio così
    Che brutta frase! 😦

    una cosa di cui vergognarsi, semmai su cui riflettere.
    Vero, ho usato un termine pesante. Adoro il lieto fine e faccio il tifo per te, al “moviolone” il rigore non c’era e l’ho presa male. Pardon.

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  20. @->Goodidea:Lui è felice con Carla e io magari ne trovo uno di migliore… io nel lieto fine ci spero sempre, eh.
    😉

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  21. Scusate l’imprudente impudenza:ma non è che il tipo del post è Goodidea?

    (consueto inchino e baciamano alla padrona di casa)
    Ghino La Ganga

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  22. Chiarito tutto.
    Ma l’incazzatura eventuale che avresti dovuto esibire non era mirata a farlo sentire in colpa. Ma nel caso la sua fosse stata anche una sorta di provocazione (Mi piacciono sia Carla che Galatea, mo’ dico a Galatea che Carla mi piace per vedere in che senso lei voglia bene a me), magari tu avresti (con la piazzata) scoperto le carte e lo avresti costretto a scegliere.
    Mentre stando così le cose, per lui non c’è alcuna scelta da fare.
    Scusa la contorsione (io non sarei capace nemmeno per un istante di tenere un gioco del genere e credo nemmeno tu)

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  23. @ Ghino
    No, non è il vecchio Goody.
    Però se era lui, dopo l’inchino, avresti capito come alcune posizioni possono rivelarsi esageratamente vulnerabili e dolorose. 😦

    @ Pensatoio
    Nota come le femmine difendono Galatea e i maschietti la coprono di rimproveri e consigli. “Carpe diem”, accidenti, “cogli l’attimo”, meglio ancora se dura più di un attimo…
    Forse, in una coppia, prendere l’iniziativa è una componente solo maschile. Chi lo sa…

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  24. @Goodidea:
    “è proprio su questi ideali che un uomo e una donna devono essere identificati ed è quindi sbagliato affermare che uomini egocentrici, opportunisti e con sensibilità da cavernicolo se ne trovano in ogni schieramento politico”
    Sarà per questo che Mimì metallurgico è diventato leghista?

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  25. A questo punto, visto il grande parlare, s’è persino buttato in politica, credo di aver anch’io il diritto di dire la mia: nessuno mi ha parlato di Carla. Com’è?
    Per il resto nessun commento. Tanto col parlare non si acchiappano nemmeno le zanzare. 🙂

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  26. Come conosco bene questa storia, che ti serva di lezione per diventare un po’ stronza: ad essere carine con i tipi non troppo sicuri di sè rischi sempre che ti prendano come “spalla” per un’altra conquista – e se vuoi un UOMO su cui contare per tutti gli usi trovati uno straniero, perchè qui da noi… o “spallieri”, o puttanieri, o gay. O sposati, naturalmente. Dimenticati quell’inutile, senza i tuoi sogni proiettati addosso sarà di certo un noioso, e anche poco intelligente. L’hai scampata bella, woof!

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