Una volta alla metro ci hanno chiuso i cancelli in faccia perchè si era suicidato qulcuno… dalla gente intorno a me sono uscite frasi come : ” sicuri che è morto se no’ lo ammazzo io” meglio che sia morto perchè lo facevo fuori con piacere eccc… ecco io ho sentito un pugno nello stomaco a sentirli… così come adesso… se veramente si gode per queste cose beh… forse è meglio per chi le pensa andare ad affiliarsi a Kamenei e andare a vivere in Iran dove renderanno presto legale far fuori chi non la pensa uguale… bahhhh
Il povero Arci tiene un blog antistupidità.
Ma questo purtroppo non lo aiuta.
E’ necessaria un po’ di repressione, bisogna cominciare a chiudere i centri sociali che occupano abusivamente immobili pubblici e privati. Se non ci pensa la Polizia finirà che bisogna organizzare una milizia privata di garanzia.
Udita la notizia mi dicevo che non era giusto gongolare, ma proprio non riuscivo a tenere giù gli angoli della bocca. Però riflettiamo: dopo anni che gliele tiravano senza prenderlo, ieri qualcuno è passato a vie di fatto (sebbene una volta, ricordiamolo, qualcuno ci provò con un cavalletto); però oggi si additano gli utenti di Internet e Facebook (ma anche Di Pietro, la Bindi, ecc.) solo perché dimostrano coerenza in una posizione già nota. Che poi, quello che è successo – al di la del presentimento di Silvio che fa tanto “Idi di Marzo” – è il risultato di una tensione e di uno sfinimento sociale che arano avvertibili da un pezzo. Infatti non siamo tutti amiconi e c’è un servizio di guardia che opera in queste circostanze, altrimenti Silvietto farebbe i suoi comizi a casa invitando chiunque riesca a farsi strada tra vulcani finti e Topolanek ingrifati (magari offrendo un cabaret di escort ai tesserati del PdL), non avendo altro timore che l’effetto della forza di gravità sulle sue parti meno nobili. Oggi si dice che è riprovevole, indegno, ecc. il modo in cui molti stanno reagendo. Ma scusate, quand’è che è diventato riprovevole essere umani? Sono reazioni, senza volergli attribuire una natura buona o cattiva (come sta facendo qualche pio virtuoso dell’ultima ora) istintive e naturali, nulla di più. Non dico che me la sto godendo, assaporando il momento come un raro liquore, ma non posso negare che l’abbia sempre considerato un personaggio corrotto e pericoloso, troppo megalomane e sicuro di sé. Ora viene descritto come “abbattuto”, e io ci credo fino a lì, nel senso che mi aspetto un Silvio che – come al solito – studia la mossa successiva; ma se quella bordata di Madunina l’avesse spinto a cinque secondi di autoanalisi o a un’incertezza su ciò che sta succedendo, secondo me le spese di dentista e chirurgo plastico si ammortizzerebbero sul futuro di questo Paese. Non so se riuscirà a strumentalizzare questa storia, come i suoi stanno già provando a fare, quando le reazioni del grande pubblico sono così freddine nello stringersi attorno al suo “capezzale”, ma spero che un tentennamento, un incrinatura nella boule de neige in cui galleggiano i suoi piani e i suoi pensieri, gli restituisca un senso delle proporzioni come uomo e politico. Se la Madunina gli portasse un po’ di umiltà, avremmo il nostro miracolo di Natale. Non ci credo, ma è il periodo buono per esprimere desideri.
@->Attila: Penso che ci sia un certa differenza sostanziale fra “giudicare la violenza fisica accettabile” e fare della satira sul fatto del giorno. La stessa che passa fra il dire che di Berlusconi non si condividono le idee e l’operato politico ed essere accusati di essere i mandati morali di chi lo mena. Il quale, giova ricordarlo, è un poveraccio con problemi mentali, come quello che prese a martellate il David o quello che sparò a John Lennon.
Personalmente io non mi auguro che qualcuno faccia del male fisico a Berlusconi: vorrei vivere in un paese normale, in cui per togliere di mezzo un politico bastano le regolari elezioni, e lo si manda in pensione così. Ma, allo stesso tempo, non è che perché gli arriva una tranvata in faccia automaticamente comincio a trovarlo un grande statista. E’ solo l’omettino ridicolo e imbarazzante di prima, con qualche livido in più.
@->Galatea: Premetto che non sono assolutamente berlusconiano, vorrei però capire perché debba essere lecito fare della satira sul fatto che a chiunque vengano rotti i denti, mentre se si ride del fatto che una tizia venga definita “più bella che intelligente” si viene tacciati di fascisti o maschilisti. Io comincio ad avere paura a vivere in un paese che considera le parole più pericolose della violenza fisica, e dove la satira è lecita solo quando esercitata verso determinati bersagli.
Domanda: secondo voi, era proprio necessario che Bersani andasse al suo capezzale?
Non bastava un semplice telegramma di auguri? Non è per farmi i fatti suoi, solo che tutte queste riverenze – per giocare a fare i politically correct, con chi non lo è per nulla – mi infastidiscono parecchio…
@->Attila: se perdi le elezioni stai all’opposizione, e naturalmente rompi le balle per quanto è possibile al Governo, denunciando tutto quello che secondo te non va. Non è che ogni volta che si critica o non ci si dice d’accordo con quello che il Governo fa o con i modelli di comportamento che propone necessariamente si “istighi” alla violenza.
Quanto a Di Pietro o alla Bindi, non mi risulta di aver postato qualche entusiastica approvazione delle loro dichiarazioni o abbia detto di condividerle. O mi sbaglio?
@->Stef: Perchè a mio personale avviso è lecito fare satira assolutamente su tutto. Ci sono certi argomenti o fatti che ti ispirano delle battute, altre no. Se leggi questo blog ti sarai accorto che è pieno, spesso, di battute feroci e anche di critiche su personaggi di sinistra.
Hai una buona battuta sulla Bindi? Scrivila sul tuo blog, e se ha successo, buon per te. Io posso benissimo prenderti per il culo e dirti che sei un maschilista. Che proponi, in alternativa? Che ognuno debba inventarsi delle battute in rigorosa par condicio? Se posto una battuta su Berlusconi, allora devo farne una anche contro Bersani? Oppure che non si debba fare battute su nulla? E già che ci sono neanche criticare nessuno, perché altrimenti, solo per il fatto che non mi dico d’accordo, alimento in clima d’odio? Ma per favore, si parla di satira, evitiamo di cadere nel ridicolo!
@->Galatea: Mi dispiace, non ci siamo capiti. Anche per me non ci sono problemi sul fatto che si possa prendere in giro Berlusconi per la sua altezza o per il fatto che creda di essere spiritoso ed allo stesso modo la Bindi per la sua faccia e/o per il suo cervello; e nemmeno pretendo che tu faccia le battute per “par condicio” ci mancherebbe altro. Come dici giustamente tu, ciascuno di noi è ispirato da argomenti diversi e ride per cose diverse, e ringrazio il cielo che sia così. Non leggo abitualmente il tuo blog, ci capito in maniera sporadica: alle volte mi trovo d’accordo su quello che scrivi, alle volte no; certe cose mi piacciono, altre no; su certe battute rido, su altre no. Per cui posso risponderti, contraddirti, dirmi d’accordo, insultarti, trattarti bene o male a seconda di come mi gira (tra parentesi, credo che quando si scrive sul blog di qualcun altro, si entra in casa sua, quindi per come la vedo io la buona educazione è altamente raccomandata, per cui non credo che potrei mai arrivare agli insulti…). Se però non mi piacesse quello che scrivi e ti tirassi in faccia un modellino della torre Eiffel, credo che sarei comunque da condannare… Credo che indipendentemente da quello che uno pensa di Berlusconi (e ti posso assicurare che l’opinione che ho di lui è tutto meno che positiva), quando si passa alla violenza fisica il giudizio di ciascuno non possa che essere di condanna. Se tu cadessi dalle scale e ti rompessi una gamba, e io fossi lì, mi mettessi a ridere e dicessi che sei proprio buffa, sembra che tu abbia un ginocchio in più, e continuassi a ridere, che opinione avresti di me? Questo intendo, che ci sono occasioni in cui la risata è bene che si arresti, che forse ci sono motivazioni un po’ superiori alla satira.
@->Stef: scusa, ma continuo a non capire. Ho forse scritto da qualche parte che approvo il gesto del tizio che ha colpito Berlusconi? Ho scritto dei post in cui giustificavo il suo operato? Ho detto che avrei tirato in faccia a Berlusconi un modellino del duomo o ho invitato qualcuno a farlo?
Ci sono occasioni in cui è bene che la satira si arresti. E perché? E chi decide quali sono? Prendiamo l’esempio della Bindi. Tu fai una battuta sul fatto che sia brutta. La povera Bindi ci sta così male che decide di suicidarsi. Oppure uno squilibrato decide che la sua esistenza è una tale offesa alla bellezza dell’universo che le spara un colpo in testa per eliminarla. Sei responsabile tu? E’ colpa della tua battuta? O si vietano tutte le battute, contro chiunque, oppure si distingue il fatto che le battute satiriche sono battute satiriche, e le pallottole o il tirar statuine altro.
@->Enne: Enne, per quanto mi riguarda puoi fare quello che vuoi. Continuo a non capire il senso del tuo intervento, solo che non penso che tu sia una psicolabile. Solo una che non si sa spiegare.
P.S.A scanso di equivoci, perché qui mi pare che ormai bisogna cautelarsi da tutto: Enne, non ti sto invitando a colpire Di Pietro in testa. In questo blog si è contrari ad ogni tipo di violenza contro gli esseri umani, e Di Pietro fa parte della categoria. Almeno dicono.
@->Galatea: Beh, se la metti così… Ho forse scritto da qualche parte che quello che scrivevo era una critica al tuo post? Ho scritto che non avevi il diritto di scrivere quello che hai scritto? Ho trovato un post che mi ispirava ed ho preso parte alla discussione… se finora la cosa mi piaceva, dopo la tua seconda risposta comincio a pensare che tu abbia la coda di paglia. Io ho scritto che ci sono occasioni in cui la risata è “bene” che si arresti, non che è “obbligatorio”… Nessuno decide e tu hai tutto il diritto di fare le tue battute su uno che ci ha rimesso i denti, io trovo però che sia di cattivo gusto, ma non per quello dico che non dovresti farlo… come tu non dovrai dire che io non posso ridere il giorno in cui tu dovessi cadere dalle scale e romperti una gamba… Non mi hai detto quale sarebbe la mia opinione su di me se questo evento dovesse verificarsi, e io ci terrei invece a saperlo…
@->Stef: Prendo atto della tua obiezione, e ti ho spiegato che non sono d’accordo. Non è avere la coda di paglia, è essere chiari.
Quando alla mia presunta caduta dalle scale: dipende da come cado. Magari sono davvero buffa.
E comunque, quando mi rialzo, ti rendo la pariglia prendendoti ferocemente per il sedere. Attento a te, posso essere feroce.
Quando Berlusconi se ne uscì con la battuta sulla Bindi (tra l’altro, io non l’ho trovata una battuta particolarmente divertente) tu scrivesti il virgolettato che segue, che io sottoscrivo al mille per cento:
“Che l’uscita berlusconiana sia gratuitamente offensiva e di cattivo gusto non si discute; che sia sintomo di una mentalità maschilista del nostro Premier, che le donne le vede le pretende sempre belle come oggetti di decoro anche quando dovrebbero essere scelte per fare le parlamentari e le ministre è fuor di dubbio. Sul fatto però che la battuta di cui la povera Rosy sia stata oggetto sia da considerarsi una offesa specifica al genere femminile e massima espressione rivelatrice di quanto le donne siano discriminate nel nostro paese avrei dei dubbi.”
Così come pensavo che quella battuta fosse di cattivo gusto, oggi penso che siano di cattivo gusto le battute su Berlusconi sdentato; ma così come allora pensavo che Berlusconi avesse tutto il diritto di fare quella battuta, oggi penso che tu abbia tutto il diritto di fare le tue. Ed è la MIA opinione, non pretendo di fare il missionario e di imporre la mia visione del mondo agli altri… però attenta quando scendi le scale, non ho alcuna intenzione di verificare dal vivo la tua ultima affermazione 🙂
Galatea , prima di cadere,fatti riprendere con un telefonino e poi manda tutto ad Antonio Ricci. Non puoi privare Ricci, l’utilizzatore finale della violenza in TV, di un tuo contributo. Anche le risse televisive con calci , pugni e morsi sono una sua esclusiva e non sono autorizzate battute sulla materia, in altri contesti (ricordatelo!). In attesa del solito filmato del 31 Dicembre, quello degli atleti che si fracassano,una vera tradizione che non può mancare e che rallegra la nostra serata, un caro saluto e una buona notte. 🙂
@->Stef: Ti sfugge, caro Stef, un particolare non insignificante: sulla battuta di Berlusconi alla Bindi ci scrissi un post. Non stavo affatto facendo una battuta satirica: scrivevo un articolo in cui spiegavo il mio pensiero. Era argomentato e scritto in maniera seria. La forma con cui si decide di intervenire nelle questioni non è un particolare di secondaria importanza: se scrivo un post analizzo una situazione, se scrivo una battuta satirica ho altre finalità e posso anche spingere il pedale sul paradosso, perché il fine della battuta è il riso. IL contesto è sempre importante: è lo stesso principio per cui se Berlusconi racconta barzellette sporche o fa battute sessiste in privato, mentre è a cena con i suoi amici, è un conto, se le fa mentre rappresenta l’Italia ad un summit internazionale diventa un problema diplomatico.
Se avessi scritto un post su quanto avvenuto a Berlusconi, probabilmente avrei anche diffusamente spiegato che non condivido e non giustifico chi mena l’avversario. Ma se vuoi scrivo una circostanziata disamina su come l’aggressione a Berlusconi sia un sintomo di quanto in questo paese i politici megalomani e nanetti siano discriminati.
@->rogra: In effetti, a questo punto potremmo anche sostenere che il vero “mandante morale” dell’aggressione a Silvio è Ricci.
@->Galatea: A me sembra che continuiamo a non capirci… o forse vuoi solo avere l’ultima parola a tutti i costi. Ho detto che ti leggo saltuariamente, ma anche se ti leggessi tutti i giorni non passerei certo il mio tempo a contare i tuoi post “pro Bersani” o “pro Belusconi” , o le tue battute “contro Bossi” o “contro D’Alema”… Comunque dal poco che leggo non mi sembra affatto che tu sia una che giustifica la violenza fisica a seconda del colore della vittima, e mi scuso se ti ho dato l’impressione di pensarlo.
Quello che dico e continuo a dire è che come a te (ma anche a me) è parsa di cattivo gusto (ma non capisco perché offensiva) la battuta di Berlusconi sulla Bindi, a me o a qualcun altro possono sembrare di cattivo gusto le tue battute, e semplicemente lo scrivo… spiego il mio pensiero come hai fatto tu nel tuo articolo; o forse se tu fai una battuta io non posso rispondere seriamente? Se inizi la discussione con una battuta quelli che ti rispondono devono per forza mantenersi nel solco “ridanciano” della questione? Se trovo di cattivo gusto la tua battuta non posso dirlo? Davvero non capisco dove sia il problema…
D’istinto mi verrebbe da dire che la satira non dovrebbe fermarsi davanti a nulla. Il migliore giornale satirico italiano, secondo me, è stato “Il male”. Era spietato e feroce. Ma c’è un “ma”: alcuni argomenti o vicende sono difficilmente presi di mira dalla satira. Il motivo è facilmente intuibile. Chi riderebbe di un grave difetto fisico, di un handicappato ? E fare satira sul colore della pelle di un immigrato ? Ancora: mai visto niente di satirico sull’olocausto; abbiamo visto, per dire, un paio di film comici (uno bello come “Train de vie” e uno scarsuccio, a mio parere, come quello di Benigni). Ma appunto di film comici si trattava -anche se il primo ha un finale per niente comico- e non satirici. Insomma, su certi temi fare satira è molto difficile. Posso ridere per una battuta sui lager, può scapparti se è “riuscita”, ma se sono con una persona che continua a fare battute del genere smetto di ridere, perché mi accorgerei di avere di fronte un nazista e se il mio divertimento continuasse, be’, sarei un nazista anch’io.
La questione è difficile, sdrucciolevole.
Forse, chissà, se un comico di colore prendesse di mira i neri lo riterrei lecito, mentre se a farlo fosse un leghista, dicendo le stesse cose, sicuramente mi indignerei.
Ripeto: questione difficile.
p.s.
quel povero matto di Tartaglia non ci ha fatto certo un favore.
@->Stef e Alessandro B: Mah, a me sembra che non ci sia alcun possibile limite “oggettivo” della satira, a meno che non si rispolveri la censura, e a me le censure fanno schifo: può essere che uno faccia delle battute a cui non ride nessuno perché gli altri le considerano troppo “offensive” e pesanti. O anche perché sono fatte in un contesto fuori luogo. Se a te, Stef, la mia battuta non fa ridere, ripeto, ne prendo atto, ma più di questo non ho intenzione di fare, perché onestamente non riesco a condividere il fatto che tu la trovi fuori luogo: se avessi pensato che non era un argomento su cui si poteva scherzare o che la battuta non era lecita, non l’avrei postata. In questo senso che penso che l’unico freno che la satira può avere sta nell’autocensura dell’autore stesso. Che o nasce dal fatto che lui stesso trova offensivo scherzare su certi argomenti, o che si rende conto, per via della pressione sociale a cui non sa resistere, che su certi argomenti non è politicamente corretto scherzare. Io, per esempio, non credo che farei battute satiriche sull’Olocausto (O meglio, se le facessi avrebbero un taglio che non considero offensivo per le vittime), e se sento uno che ne fa di pesanti tendo a non trovarci nulla da ridere. Ma, a parte non ridere ostentatamente, non faccio altro. Liberissimi di farlo anche con e mie. Io, invece, con queste sono morta dalle risate.
il colpo sparato a John Lennon, il portacenere in faccia a Patty Pravo… l’uccisione di Indira gandhi, quello di kennedy, l’assassinio del mahatma stesso stesso… per tornare in Italia la morte di Matteotti o l’attentato a Togliatti?… hanno provocato anche loro? sono giustificabili? cose su cui fare satira? su cui fermare la satira?
bohhh per me la violenza è violenza… chi ci gode non è pazzo
Aldilà di un giudizio morale o etico mi pare chiaro che NON SA COSA VOGLIA DIRE DEMOCRAZIA e MERITA DI ANDARE A VIVERE IN UNA TIRANNIA….
dal punto di vista morale invece non meno delle parole di quella gente di fronte al fatto di avere dei disagi per tornare a casa per la scelta di un altro essere umano di farsi frantumare in mille pezzi da un treno in corsa (morte non certo piacevole! parlo dei commenti ascoltati su un suicida nella metro a Roma citato in un mio post precedente ) per me questa gente è Cattiva nel senso più profondo del termine, egoista priva di morale, di principi e di etica… e mi angoscia molto vedere quanti ce ne sono… non sbagliavo quando volevo andarmene dall’italia… non per Berlusconi… per questi Italiani!
@->riganera: mi pare di aver già sufficientemente spiegato e rispiegato che non ho mai giustificato l’uso della violenza fisica contro Berlusconi. Ma sinceramente, e sono stufa di ripeterlo, non vedo alcuna connessione fra fare una battuta sul fatto del giorno e essere accusata di fare apologia della violenza o essere contro la democrazia. Chi ragiona così mi fa un po’ paura: se basta fare una battuta per essere considerati terroristi o finacheggiatori degli stessi mi pare che la democrazia sia già bella che morta.
Che palle!, ogni volta ‘sta storia che la satira non può fare satira dove a qualcuno non piace fare satira.
E tutto questo perché Berlusconi è finalmente apparso alla Madonna, ma – considerate le sue dimensioni – è arrivata solo una Madonnina.
Gala era un commento dettato ai tanti post letti.
Non alle tue battute, che condivisibili come opportunità o meno che siano (e questo rientra nella sfera privata) sono comunque molto meno feroci dei commenti puri e semplici… fra l’altro te ne posso segnalare di carinissime tipo:
“Il pubblico martirio in un momento di calo dei consensi… non ha prezzo.”
“Per tutto il resto, c’è la sinistra.” .
Quello che mi fa sinceramente schifo è chi di primo acchito ha scritto che goduria… ecco viva la faccia di Sabrina Guzzanti, per lo meno nonostante faccia satira è umana! non un mostro!
Signorina, gli altri due commenti mi sono sfuggiti da loggato. Mi scusi, ma l’ho invitata a cancellarli. Questo basta non approvarlo.
Vede, volevo dirle che, se fossi sicuro che tutto resta in privato, glielo direi io in genovese su che cosa si potrebbe fare delle belle satire.
due denti spezzati. il famoso sorriso compromesso. l’UNESCO si costituirà parte civile contro l’aggressore.
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:))))))))
la sindone!
ih ih ih…
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:)))))))
la sindone…
ih ih ih…
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dannati cookies:((((
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Raccolto il sangue di Silvio in un calice.
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Ecce nano.
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Il vostro è un cretinismo odioso e odiante. Siete disgustosi.
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Milano, è tempo di regali.
A Marina l’Ambrogino in dono, a Silvio la Madunina in viso.
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Che c’è da ridere?
Risus abundat in ore stultorum: a volte è proprio vero.
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forse sarò anch’io disgustoso ma dell'”incidente” a Berlusconi non me ne può fregare di meno…
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ehm… timidamente pubblicizzo il mio neonato blog. In inglese, ahimé…
Qualcuno viene a farmi visita?
Lancio un’esca: parlo di Silvio anch’io 😀
Ma arrivare ai livelli di Galatea temo sia impossibile!
s
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Geniale!
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Quello è un uomo pratico. Trasformerà il male in un bene. Ne approfitterà per farsi un nuovo lifting e una nuova dentiera.
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Guai se fossimo tutti saggi: non ci sarebbe posto per alcuni di voi.
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Cominciano a calare i riflessi, l’amico bushe era molto più sveglio.
Ammazza che mira però!
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Una volta alla metro ci hanno chiuso i cancelli in faccia perchè si era suicidato qulcuno… dalla gente intorno a me sono uscite frasi come : ” sicuri che è morto se no’ lo ammazzo io” meglio che sia morto perchè lo facevo fuori con piacere eccc… ecco io ho sentito un pugno nello stomaco a sentirli… così come adesso… se veramente si gode per queste cose beh… forse è meglio per chi le pensa andare ad affiliarsi a Kamenei e andare a vivere in Iran dove renderanno presto legale far fuori chi non la pensa uguale… bahhhh
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…e via di legittimo impedimento. niente udienze finché non si restaura tutto lo stucco…
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Blog malfrequentato di una donna intelligente.
Capita.
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vengo qua su consiglio di lector in fabula.
compimenti galatea, hai delle idee geniali (avevo letto il post su omero) e un’ironia intelligentissima
x orsopio
sta un po’ a vedere, sul discorso che gli torna tutto a vantaggio…
un saluto
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@->Arci: “Il vostro è un cretinismo odioso e odiante. Siete disgustosi.”
Roba che ti viene da tirarci addosso una statuetta, eh?
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Il povero Arci tiene un blog antistupidità.
Ma questo purtroppo non lo aiuta.
E’ necessaria un po’ di repressione, bisogna cominciare a chiudere i centri sociali che occupano abusivamente immobili pubblici e privati. Se non ci pensa la Polizia finirà che bisogna organizzare una milizia privata di garanzia.
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Udita la notizia mi dicevo che non era giusto gongolare, ma proprio non riuscivo a tenere giù gli angoli della bocca. Però riflettiamo: dopo anni che gliele tiravano senza prenderlo, ieri qualcuno è passato a vie di fatto (sebbene una volta, ricordiamolo, qualcuno ci provò con un cavalletto); però oggi si additano gli utenti di Internet e Facebook (ma anche Di Pietro, la Bindi, ecc.) solo perché dimostrano coerenza in una posizione già nota. Che poi, quello che è successo – al di la del presentimento di Silvio che fa tanto “Idi di Marzo” – è il risultato di una tensione e di uno sfinimento sociale che arano avvertibili da un pezzo. Infatti non siamo tutti amiconi e c’è un servizio di guardia che opera in queste circostanze, altrimenti Silvietto farebbe i suoi comizi a casa invitando chiunque riesca a farsi strada tra vulcani finti e Topolanek ingrifati (magari offrendo un cabaret di escort ai tesserati del PdL), non avendo altro timore che l’effetto della forza di gravità sulle sue parti meno nobili. Oggi si dice che è riprovevole, indegno, ecc. il modo in cui molti stanno reagendo. Ma scusate, quand’è che è diventato riprovevole essere umani? Sono reazioni, senza volergli attribuire una natura buona o cattiva (come sta facendo qualche pio virtuoso dell’ultima ora) istintive e naturali, nulla di più. Non dico che me la sto godendo, assaporando il momento come un raro liquore, ma non posso negare che l’abbia sempre considerato un personaggio corrotto e pericoloso, troppo megalomane e sicuro di sé. Ora viene descritto come “abbattuto”, e io ci credo fino a lì, nel senso che mi aspetto un Silvio che – come al solito – studia la mossa successiva; ma se quella bordata di Madunina l’avesse spinto a cinque secondi di autoanalisi o a un’incertezza su ciò che sta succedendo, secondo me le spese di dentista e chirurgo plastico si ammortizzerebbero sul futuro di questo Paese. Non so se riuscirà a strumentalizzare questa storia, come i suoi stanno già provando a fare, quando le reazioni del grande pubblico sono così freddine nello stringersi attorno al suo “capezzale”, ma spero che un tentennamento, un incrinatura nella boule de neige in cui galleggiano i suoi piani e i suoi pensieri, gli restituisca un senso delle proporzioni come uomo e politico. Se la Madunina gli portasse un po’ di umiltà, avremmo il nostro miracolo di Natale. Non ci credo, ma è il periodo buono per esprimere desideri.
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Fa sempre piacere notare che ci sono un tot di persone che giudichino accettabile la violenza fisica come strumento politico…
Bella l’atmosfera vintage, sembra quasi di sentire il Charleston, molto anni ’20.
Cordialità
Attila
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@->Attila: Penso che ci sia un certa differenza sostanziale fra “giudicare la violenza fisica accettabile” e fare della satira sul fatto del giorno. La stessa che passa fra il dire che di Berlusconi non si condividono le idee e l’operato politico ed essere accusati di essere i mandati morali di chi lo mena. Il quale, giova ricordarlo, è un poveraccio con problemi mentali, come quello che prese a martellate il David o quello che sparò a John Lennon.
Personalmente io non mi auguro che qualcuno faccia del male fisico a Berlusconi: vorrei vivere in un paese normale, in cui per togliere di mezzo un politico bastano le regolari elezioni, e lo si manda in pensione così. Ma, allo stesso tempo, non è che perché gli arriva una tranvata in faccia automaticamente comincio a trovarlo un grande statista. E’ solo l’omettino ridicolo e imbarazzante di prima, con qualche livido in più.
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@Galatea
“E’ solo l’omettino ridicolo e imbarazzante di prima, con qualche livido in più”
Grazie per avermelo ricordato. Per qualche momento ho provato pena per lui.
Poi per fortuna è passata.
Saluti.
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Galatea, ma se le elezioni le perdi che succede in un fantomatico “Paese normale”?
Fai come Di Pietro e dici che gli altri “istigano”?
Oppure fai come la più bella che intelligente che dice che uno che si prende un mattone in faccia “non deve fare la vittima”?
Rinnovo le cordialità
Attila
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@->Galatea: Premetto che non sono assolutamente berlusconiano, vorrei però capire perché debba essere lecito fare della satira sul fatto che a chiunque vengano rotti i denti, mentre se si ride del fatto che una tizia venga definita “più bella che intelligente” si viene tacciati di fascisti o maschilisti. Io comincio ad avere paura a vivere in un paese che considera le parole più pericolose della violenza fisica, e dove la satira è lecita solo quando esercitata verso determinati bersagli.
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Domanda: secondo voi, era proprio necessario che Bersani andasse al suo capezzale?
Non bastava un semplice telegramma di auguri? Non è per farmi i fatti suoi, solo che tutte queste riverenze – per giocare a fare i politically correct, con chi non lo è per nulla – mi infastidiscono parecchio…
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Ci sono persone che scrivono solo se sono di umore nero, io e te (scusa il parallelo) lo facciamo per sdrammatizzare e sorriderci sopra. Un bacio. 😉
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@->Attila: se perdi le elezioni stai all’opposizione, e naturalmente rompi le balle per quanto è possibile al Governo, denunciando tutto quello che secondo te non va. Non è che ogni volta che si critica o non ci si dice d’accordo con quello che il Governo fa o con i modelli di comportamento che propone necessariamente si “istighi” alla violenza.
Quanto a Di Pietro o alla Bindi, non mi risulta di aver postato qualche entusiastica approvazione delle loro dichiarazioni o abbia detto di condividerle. O mi sbaglio?
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Ma grazie, Gians.
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@->Stef: Perchè a mio personale avviso è lecito fare satira assolutamente su tutto. Ci sono certi argomenti o fatti che ti ispirano delle battute, altre no. Se leggi questo blog ti sarai accorto che è pieno, spesso, di battute feroci e anche di critiche su personaggi di sinistra.
Hai una buona battuta sulla Bindi? Scrivila sul tuo blog, e se ha successo, buon per te. Io posso benissimo prenderti per il culo e dirti che sei un maschilista. Che proponi, in alternativa? Che ognuno debba inventarsi delle battute in rigorosa par condicio? Se posto una battuta su Berlusconi, allora devo farne una anche contro Bersani? Oppure che non si debba fare battute su nulla? E già che ci sono neanche criticare nessuno, perché altrimenti, solo per il fatto che non mi dico d’accordo, alimento in clima d’odio? Ma per favore, si parla di satira, evitiamo di cadere nel ridicolo!
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Scusa Galatea, mi prendo la briga di chiedere a Enne, perchè mai si senta coinvolta da quanto ho scritto.
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@->Gians:In effetti non l’ho capito nemmeno io. 🙂
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Mica c’è bisogno di capire una paranoica, cioè una psicolabile.
Magari domani potrei colpire in faccia Di Pietro con un trattore di metallo.
Bye.
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@->Galatea: Mi dispiace, non ci siamo capiti. Anche per me non ci sono problemi sul fatto che si possa prendere in giro Berlusconi per la sua altezza o per il fatto che creda di essere spiritoso ed allo stesso modo la Bindi per la sua faccia e/o per il suo cervello; e nemmeno pretendo che tu faccia le battute per “par condicio” ci mancherebbe altro. Come dici giustamente tu, ciascuno di noi è ispirato da argomenti diversi e ride per cose diverse, e ringrazio il cielo che sia così. Non leggo abitualmente il tuo blog, ci capito in maniera sporadica: alle volte mi trovo d’accordo su quello che scrivi, alle volte no; certe cose mi piacciono, altre no; su certe battute rido, su altre no. Per cui posso risponderti, contraddirti, dirmi d’accordo, insultarti, trattarti bene o male a seconda di come mi gira (tra parentesi, credo che quando si scrive sul blog di qualcun altro, si entra in casa sua, quindi per come la vedo io la buona educazione è altamente raccomandata, per cui non credo che potrei mai arrivare agli insulti…). Se però non mi piacesse quello che scrivi e ti tirassi in faccia un modellino della torre Eiffel, credo che sarei comunque da condannare… Credo che indipendentemente da quello che uno pensa di Berlusconi (e ti posso assicurare che l’opinione che ho di lui è tutto meno che positiva), quando si passa alla violenza fisica il giudizio di ciascuno non possa che essere di condanna. Se tu cadessi dalle scale e ti rompessi una gamba, e io fossi lì, mi mettessi a ridere e dicessi che sei proprio buffa, sembra che tu abbia un ginocchio in più, e continuassi a ridere, che opinione avresti di me? Questo intendo, che ci sono occasioni in cui la risata è bene che si arresti, che forse ci sono motivazioni un po’ superiori alla satira.
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@->Stef: scusa, ma continuo a non capire. Ho forse scritto da qualche parte che approvo il gesto del tizio che ha colpito Berlusconi? Ho scritto dei post in cui giustificavo il suo operato? Ho detto che avrei tirato in faccia a Berlusconi un modellino del duomo o ho invitato qualcuno a farlo?
Ci sono occasioni in cui è bene che la satira si arresti. E perché? E chi decide quali sono? Prendiamo l’esempio della Bindi. Tu fai una battuta sul fatto che sia brutta. La povera Bindi ci sta così male che decide di suicidarsi. Oppure uno squilibrato decide che la sua esistenza è una tale offesa alla bellezza dell’universo che le spara un colpo in testa per eliminarla. Sei responsabile tu? E’ colpa della tua battuta? O si vietano tutte le battute, contro chiunque, oppure si distingue il fatto che le battute satiriche sono battute satiriche, e le pallottole o il tirar statuine altro.
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@->Enne: Enne, per quanto mi riguarda puoi fare quello che vuoi. Continuo a non capire il senso del tuo intervento, solo che non penso che tu sia una psicolabile. Solo una che non si sa spiegare.
P.S.A scanso di equivoci, perché qui mi pare che ormai bisogna cautelarsi da tutto: Enne, non ti sto invitando a colpire Di Pietro in testa. In questo blog si è contrari ad ogni tipo di violenza contro gli esseri umani, e Di Pietro fa parte della categoria. Almeno dicono.
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@->Galatea: Beh, se la metti così… Ho forse scritto da qualche parte che quello che scrivevo era una critica al tuo post? Ho scritto che non avevi il diritto di scrivere quello che hai scritto? Ho trovato un post che mi ispirava ed ho preso parte alla discussione… se finora la cosa mi piaceva, dopo la tua seconda risposta comincio a pensare che tu abbia la coda di paglia. Io ho scritto che ci sono occasioni in cui la risata è “bene” che si arresti, non che è “obbligatorio”… Nessuno decide e tu hai tutto il diritto di fare le tue battute su uno che ci ha rimesso i denti, io trovo però che sia di cattivo gusto, ma non per quello dico che non dovresti farlo… come tu non dovrai dire che io non posso ridere il giorno in cui tu dovessi cadere dalle scale e romperti una gamba… Non mi hai detto quale sarebbe la mia opinione su di me se questo evento dovesse verificarsi, e io ci terrei invece a saperlo…
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@->Stef: Prendo atto della tua obiezione, e ti ho spiegato che non sono d’accordo. Non è avere la coda di paglia, è essere chiari.
Quando alla mia presunta caduta dalle scale: dipende da come cado. Magari sono davvero buffa.
E comunque, quando mi rialzo, ti rendo la pariglia prendendoti ferocemente per il sedere. Attento a te, posso essere feroce.
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Quando Berlusconi se ne uscì con la battuta sulla Bindi (tra l’altro, io non l’ho trovata una battuta particolarmente divertente) tu scrivesti il virgolettato che segue, che io sottoscrivo al mille per cento:
“Che l’uscita berlusconiana sia gratuitamente offensiva e di cattivo gusto non si discute; che sia sintomo di una mentalità maschilista del nostro Premier, che le donne le vede le pretende sempre belle come oggetti di decoro anche quando dovrebbero essere scelte per fare le parlamentari e le ministre è fuor di dubbio. Sul fatto però che la battuta di cui la povera Rosy sia stata oggetto sia da considerarsi una offesa specifica al genere femminile e massima espressione rivelatrice di quanto le donne siano discriminate nel nostro paese avrei dei dubbi.”
Così come pensavo che quella battuta fosse di cattivo gusto, oggi penso che siano di cattivo gusto le battute su Berlusconi sdentato; ma così come allora pensavo che Berlusconi avesse tutto il diritto di fare quella battuta, oggi penso che tu abbia tutto il diritto di fare le tue. Ed è la MIA opinione, non pretendo di fare il missionario e di imporre la mia visione del mondo agli altri… però attenta quando scendi le scale, non ho alcuna intenzione di verificare dal vivo la tua ultima affermazione 🙂
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Galatea , prima di cadere,fatti riprendere con un telefonino e poi manda tutto ad Antonio Ricci. Non puoi privare Ricci, l’utilizzatore finale della violenza in TV, di un tuo contributo. Anche le risse televisive con calci , pugni e morsi sono una sua esclusiva e non sono autorizzate battute sulla materia, in altri contesti (ricordatelo!). In attesa del solito filmato del 31 Dicembre, quello degli atleti che si fracassano,una vera tradizione che non può mancare e che rallegra la nostra serata, un caro saluto e una buona notte. 🙂
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@->Stef: Ti sfugge, caro Stef, un particolare non insignificante: sulla battuta di Berlusconi alla Bindi ci scrissi un post. Non stavo affatto facendo una battuta satirica: scrivevo un articolo in cui spiegavo il mio pensiero. Era argomentato e scritto in maniera seria. La forma con cui si decide di intervenire nelle questioni non è un particolare di secondaria importanza: se scrivo un post analizzo una situazione, se scrivo una battuta satirica ho altre finalità e posso anche spingere il pedale sul paradosso, perché il fine della battuta è il riso. IL contesto è sempre importante: è lo stesso principio per cui se Berlusconi racconta barzellette sporche o fa battute sessiste in privato, mentre è a cena con i suoi amici, è un conto, se le fa mentre rappresenta l’Italia ad un summit internazionale diventa un problema diplomatico.
Se avessi scritto un post su quanto avvenuto a Berlusconi, probabilmente avrei anche diffusamente spiegato che non condivido e non giustifico chi mena l’avversario. Ma se vuoi scrivo una circostanziata disamina su come l’aggressione a Berlusconi sia un sintomo di quanto in questo paese i politici megalomani e nanetti siano discriminati.
@->rogra: In effetti, a questo punto potremmo anche sostenere che il vero “mandante morale” dell’aggressione a Silvio è Ricci.
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@->Galatea: A me sembra che continuiamo a non capirci… o forse vuoi solo avere l’ultima parola a tutti i costi. Ho detto che ti leggo saltuariamente, ma anche se ti leggessi tutti i giorni non passerei certo il mio tempo a contare i tuoi post “pro Bersani” o “pro Belusconi” , o le tue battute “contro Bossi” o “contro D’Alema”… Comunque dal poco che leggo non mi sembra affatto che tu sia una che giustifica la violenza fisica a seconda del colore della vittima, e mi scuso se ti ho dato l’impressione di pensarlo.
Quello che dico e continuo a dire è che come a te (ma anche a me) è parsa di cattivo gusto (ma non capisco perché offensiva) la battuta di Berlusconi sulla Bindi, a me o a qualcun altro possono sembrare di cattivo gusto le tue battute, e semplicemente lo scrivo… spiego il mio pensiero come hai fatto tu nel tuo articolo; o forse se tu fai una battuta io non posso rispondere seriamente? Se inizi la discussione con una battuta quelli che ti rispondono devono per forza mantenersi nel solco “ridanciano” della questione? Se trovo di cattivo gusto la tua battuta non posso dirlo? Davvero non capisco dove sia il problema…
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D’istinto mi verrebbe da dire che la satira non dovrebbe fermarsi davanti a nulla. Il migliore giornale satirico italiano, secondo me, è stato “Il male”. Era spietato e feroce. Ma c’è un “ma”: alcuni argomenti o vicende sono difficilmente presi di mira dalla satira. Il motivo è facilmente intuibile. Chi riderebbe di un grave difetto fisico, di un handicappato ? E fare satira sul colore della pelle di un immigrato ? Ancora: mai visto niente di satirico sull’olocausto; abbiamo visto, per dire, un paio di film comici (uno bello come “Train de vie” e uno scarsuccio, a mio parere, come quello di Benigni). Ma appunto di film comici si trattava -anche se il primo ha un finale per niente comico- e non satirici. Insomma, su certi temi fare satira è molto difficile. Posso ridere per una battuta sui lager, può scapparti se è “riuscita”, ma se sono con una persona che continua a fare battute del genere smetto di ridere, perché mi accorgerei di avere di fronte un nazista e se il mio divertimento continuasse, be’, sarei un nazista anch’io.
La questione è difficile, sdrucciolevole.
Forse, chissà, se un comico di colore prendesse di mira i neri lo riterrei lecito, mentre se a farlo fosse un leghista, dicendo le stesse cose, sicuramente mi indignerei.
Ripeto: questione difficile.
p.s.
quel povero matto di Tartaglia non ci ha fatto certo un favore.
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@->Stef e Alessandro B: Mah, a me sembra che non ci sia alcun possibile limite “oggettivo” della satira, a meno che non si rispolveri la censura, e a me le censure fanno schifo: può essere che uno faccia delle battute a cui non ride nessuno perché gli altri le considerano troppo “offensive” e pesanti. O anche perché sono fatte in un contesto fuori luogo. Se a te, Stef, la mia battuta non fa ridere, ripeto, ne prendo atto, ma più di questo non ho intenzione di fare, perché onestamente non riesco a condividere il fatto che tu la trovi fuori luogo: se avessi pensato che non era un argomento su cui si poteva scherzare o che la battuta non era lecita, non l’avrei postata. In questo senso che penso che l’unico freno che la satira può avere sta nell’autocensura dell’autore stesso. Che o nasce dal fatto che lui stesso trova offensivo scherzare su certi argomenti, o che si rende conto, per via della pressione sociale a cui non sa resistere, che su certi argomenti non è politicamente corretto scherzare. Io, per esempio, non credo che farei battute satiriche sull’Olocausto (O meglio, se le facessi avrebbero un taglio che non considero offensivo per le vittime), e se sento uno che ne fa di pesanti tendo a non trovarci nulla da ridere. Ma, a parte non ridere ostentatamente, non faccio altro. Liberissimi di farlo anche con e mie. Io, invece, con queste sono morta dalle risate.
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Chissà come era venuta bene la satira sulla fine di Matteotti (che era un noto provocatore) nel 1924…
Rinnovo le cordialità
Attila
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Oh come mi sento sicuro e sereno, anche in questo blog sedizioso.
Perché è il bene che vince e il male che perde. 😀
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Oggi non ce la faccio a ridere.
Non so perchè.
Inchino e baciamano.
Ghino La Ganga
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@->Attila: La satira, in genere, si fa contro il potere. O non è satira: è Bagaglino.
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@->Ghino: Perché tu sei una splendida persona, ecco.
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il colpo sparato a John Lennon, il portacenere in faccia a Patty Pravo… l’uccisione di Indira gandhi, quello di kennedy, l’assassinio del mahatma stesso stesso… per tornare in Italia la morte di Matteotti o l’attentato a Togliatti?… hanno provocato anche loro? sono giustificabili? cose su cui fare satira? su cui fermare la satira?
bohhh per me la violenza è violenza… chi ci gode non è pazzo
Aldilà di un giudizio morale o etico mi pare chiaro che NON SA COSA VOGLIA DIRE DEMOCRAZIA e MERITA DI ANDARE A VIVERE IN UNA TIRANNIA….
dal punto di vista morale invece non meno delle parole di quella gente di fronte al fatto di avere dei disagi per tornare a casa per la scelta di un altro essere umano di farsi frantumare in mille pezzi da un treno in corsa (morte non certo piacevole! parlo dei commenti ascoltati su un suicida nella metro a Roma citato in un mio post precedente ) per me questa gente è Cattiva nel senso più profondo del termine, egoista priva di morale, di principi e di etica… e mi angoscia molto vedere quanti ce ne sono… non sbagliavo quando volevo andarmene dall’italia… non per Berlusconi… per questi Italiani!
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@->riganera: mi pare di aver già sufficientemente spiegato e rispiegato che non ho mai giustificato l’uso della violenza fisica contro Berlusconi. Ma sinceramente, e sono stufa di ripeterlo, non vedo alcuna connessione fra fare una battuta sul fatto del giorno e essere accusata di fare apologia della violenza o essere contro la democrazia. Chi ragiona così mi fa un po’ paura: se basta fare una battuta per essere considerati terroristi o finacheggiatori degli stessi mi pare che la democrazia sia già bella che morta.
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Che palle!, ogni volta ‘sta storia che la satira non può fare satira dove a qualcuno non piace fare satira.
E tutto questo perché Berlusconi è finalmente apparso alla Madonna, ma – considerate le sue dimensioni – è arrivata solo una Madonnina.
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Gala era un commento dettato ai tanti post letti.
Non alle tue battute, che condivisibili come opportunità o meno che siano (e questo rientra nella sfera privata) sono comunque molto meno feroci dei commenti puri e semplici… fra l’altro te ne posso segnalare di carinissime tipo:
“Il pubblico martirio in un momento di calo dei consensi… non ha prezzo.”
“Per tutto il resto, c’è la sinistra.” .
Quello che mi fa sinceramente schifo è chi di primo acchito ha scritto che goduria… ecco viva la faccia di Sabrina Guzzanti, per lo meno nonostante faccia satira è umana! non un mostro!
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Signorina, gli altri due commenti mi sono sfuggiti da loggato. Mi scusi, ma l’ho invitata a cancellarli. Questo basta non approvarlo.
Vede, volevo dirle che, se fossi sicuro che tutto resta in privato, glielo direi io in genovese su che cosa si potrebbe fare delle belle satire.
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