Una sfilza di parlamentari cattolici, con in testa Renato “Betulla” Farina e Gabriella Carlucci, ha presentato una interpellanza urgente affinché non venga inserita fra gli “indicatori di ricchezza” del Redditometro l’iscrizione dei figli ad una scuola privata.
In effetti, il fatto che alcuni soggetti stilino dichiarazioni in cui risultano guadagnare meno di 1200 euro al mese e poi possano permettersi di pagare ai figli scuole cattoliche che pretendono rette mensili di 1500 euri o più non è indizio di evasione fiscale.
Visto che ogni commento di merito risulterebbe superfluo, vorrei far notare che, verso la fine della mirabile interpellanza, “qual è” acquista un altrettanto mirabile apostrofo.
“la libertà di educazione è un diritto primario, non negoziabile;
il trasformare l’espressione di un diritto in un pretesto per una schedatura qual’è a tutti gli effetti, ad avviso degli interpellanti, l’acquisizione del nome degli iscritti di istituti scolastici «costosi» è una forma di discriminazione che funziona di fatto come deterrente della libertà;”
Ecco la libertà! Questo sì mi sembra un valore!
Compresa la libertà di rubare!
Gaatea, tu non leggi gli articoli sul tempo pieno e sulle proposte pedagogiche e didattiche del nuovo Pestalozzi! 😀
Per non parlare dei commenti dell’erede di Steinitz e Dr. Tarrasch.
Ok, scriverò cercando di venire incontro alle tue esigenze da “grammar nazist” (con tanto di virgolette per termini stranieri non assimilati).
Purtroppo la mia genitrice, non avendo l’Italiano come lingua madre, non ha potuto insegnarmi le norme grammaticali della nostra adorata lingua, non conoscendole bene ella stessa.
In effetti non si capisce da quale parte del commento si possa inferire che svolse il ruolo supplente di lettere.
Messe a parte queste questioni formali, rimane il contenuto del messaggio, cioè che in una scuola privata risultassero frequentanti ragazzi appartententi a ceti proletari.
p.s. si nota che nel penultimo periodo del post una virgola apre un inciso, il quale, però, non viene chiuso: “sieg heil”.
scusa astrolabio, ma tua madre non sapeva la lingua, non è riuscita ad insegnarla a te e faceva l’insegnante? Ah, certo, a gente disagiata e con problemi che c**o, insegno la lingua per cosa?
saluti
@Astrolabio: La punteggiatura non mi risulta che debba insegnarla per forza una supplente di lettere, ma per insegnare lingue straniere in una scuola italiana è necessaria,per ottenere l’abilitazione, una ottima competenza nella lingua italiana in ogni caso (Ops…è vero… questo viene richiesto nelle scuole *pubbliche*…quelle private affidano gli isegnamenti anche personale che non qualificato e non in possesso delle abilitazioni!).
Quanto alla tua obiezione, era un’obiezione che non vale un caspita: nelle scuole private possono anche esserci alunni provenienti dalle “classi disagiate”. A questi la scuola è liberissima di non far pagare la retta per beneficienza, o di offrire loro delle borse di studio. Non si capisce però come questo fatto c’entri in qualche modo con l’interrogazione presentata dai parlamentari Farina e Carlucci Se una famiglia realmente indigente manda il figlio alla scuola privata con una borsa di studio o ottenendo uno sconto sulla retta, basterà che alleghi la documentazione per comprovarlo. Se invece una famiglia sostiene di essere indigente, e poi paga ogni mese una retta di 1500 euro alla scuola privata senza battere ciglio, be’ scusami tanto, ma secondo me un controllino sui redditi se lo merita tutto.
@Astrolabio: Nel penultimo periodo del post la virgola non apre un inciso, è una pausa dopo “in effetti”. La mamma non ti avrà potuto insegnare l’uso della punteggiatura perché straniera, ma anche le maestre italiane hanno lasciato qualche lacuna, direi.
Non insegnava lingua straniera, insegnava educazione artistica in virtù di un dottorato, aveva tutti i titoli e le competenze necessarie, per favore basta con le conclusioni affrettate, sennò frà due commenti comincierete a dire che mia madre è una suora.
la mancanza delle virgole (a proposito, le virgole non segnano pause, per quanto soggettive, anche perchè il linguaggio scrito non ha pause) e del resto ovviamente ha origini sociolinguistiche che riguardano medium e situazione sociale.
in altre parole si scrive un commento in un blog in modo diverso da come si scrive una tesi; Perchè in genere non si ha ne tempo ne voglia di curare la grammatica e ci si accontenta che il testo sia leggibile.
Questo è, e chi non è daccordo tornasse al telefono o alle lettere vergate a mano.
riguardo invece all’annosa questione scuola privata o no nel redditometro.
Ha senso se nel redditometro mettessero che ne so, mezzo di locomozione motorizzato(magari ci sta pure, considerando il tizio che ci sta alle finanze)?
ci sta chi ha la ferrari e chi ha il sì scassato, consideriamo tutti possessori di ferrari salvo prova contraria?
il ragionamento è questo, mi taccio di quello che penso del redditometro in generale.
@astrolabio: nella scuola pubblica statale si deve saper scrivere correttamente la lingua dello Stato anche se si insegna educazione artistica o educazione fisica…
E per favore, comincerete si scrive senza la ‘i’ (‘e’ infatti è una vocale dolce e, salvo eccezioni, dopo ‘c’ e ‘g’ se ne va a spasso da sola…); e poi…vada per le minuscole a inizio di frase perché siamo in un blog, ma gli accenti non sono opzionali!
@Astrolabio: 1)mich78 ha già fatto notare che in una scuola italiana è necessario per qualsiasi insegnamento la competenza linguistica in Italiano. Un dottorato di ricerca, nella scuola pubblica, inoltre, non è titolo bastevole per essere idonei all’insegnamento (lo so perché ne ho uno anche io): ci vuole l’abilitazione, che si prende con concorso pubblico in cui si deve dar prova di conoscere la lingua.
2)Cominceremo. Senza la i, per favore. Se hai fatto le scuole in Italia non hai scusanti.
3)”le virgole non segnano pause, per quanto soggettive, anche perchè il linguaggio scrito non ha pause”. Questa me la segno, perché è meravigliosa. Chissà che ci stanno a fare i segni di interpunzione nei testi, allora. Se senti un terremoto, non ti preoccupare: è Manzoni che si sta rivoltando nella tomba.
4)Per me non ci sono problemi se nel redditometro ci vogliono mettere anche il tipo di macchina. Anzi, basterebbe incrociare i dati delle auto possedute in automatico, senza nessun redditometro. Così finalmente sarà svelato l’altrettanto arcano mistero della Fede, su come si possa cioè dichiarare 20mila euro lordi l’anno e ogni sei mesi comprarsi un Suv nuovo che ne costa 50mila.
“Chissà che ci stanno a fare i segni di interpunzione nei testi, allora.”
per rendere più intellegibili le strutture logiche della frase ovviamente.
“E per favore, comincerete si scrive senza la ‘i’ ”
cominciiiiiiierete
adesso piangi.
“Per me non ci sono problemi se nel redditometro ci vogliono mettere anche il tipo di macchina.”
per te non ci sono problemi neanche se piazzano le microspie nelle case lo ben so.
Ecco perché si professano anche cristiani 😉
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E’ tutta invidia di noi miscredenti comunisti.
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Donna di poca fede.
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mi amadre fece la supplente in una scuola media cattolica privata.
la retta e quasi gratuita e frequentata da innumereveoli disagiati
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Non capisco come mai si attaccano sempre i cattolici, essere cattolici non è sinonimo di scorrettezza.
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@F: infatti qua si parla di evasione fiscale e di gente che imbosca soldi, non di religione. Svegliati.
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@astrolabio: Poteva insegnarti a mettere gli accenti, ad usare i tempi corretti e il punto alla fine della frase, allora.
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Visto che ogni commento di merito risulterebbe superfluo, vorrei far notare che, verso la fine della mirabile interpellanza, “qual è” acquista un altrettanto mirabile apostrofo.
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Leggo nel triste documento:
“la libertà di educazione è un diritto primario, non negoziabile;
il trasformare l’espressione di un diritto in un pretesto per una schedatura qual’è a tutti gli effetti, ad avviso degli interpellanti, l’acquisizione del nome degli iscritti di istituti scolastici «costosi» è una forma di discriminazione che funziona di fatto come deterrente della libertà;”
Ecco la libertà! Questo sì mi sembra un valore!
Compresa la libertà di rubare!
O no?
🙂
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Grazie Galatea.
Ottima informazione.
Attenta che non ti compaia una telefonata de SB mentre scrivi i post.
Un Sorriso
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Gaatea, tu non leggi gli articoli sul tempo pieno e sulle proposte pedagogiche e didattiche del nuovo Pestalozzi! 😀
Per non parlare dei commenti dell’erede di Steinitz e Dr. Tarrasch.
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Ok, scriverò cercando di venire incontro alle tue esigenze da “grammar nazist” (con tanto di virgolette per termini stranieri non assimilati).
Purtroppo la mia genitrice, non avendo l’Italiano come lingua madre, non ha potuto insegnarmi le norme grammaticali della nostra adorata lingua, non conoscendole bene ella stessa.
In effetti non si capisce da quale parte del commento si possa inferire che svolse il ruolo supplente di lettere.
Messe a parte queste questioni formali, rimane il contenuto del messaggio, cioè che in una scuola privata risultassero frequentanti ragazzi appartententi a ceti proletari.
p.s. si nota che nel penultimo periodo del post una virgola apre un inciso, il quale, però, non viene chiuso: “sieg heil”.
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scusa astrolabio, ma tua madre non sapeva la lingua, non è riuscita ad insegnarla a te e faceva l’insegnante? Ah, certo, a gente disagiata e con problemi che c**o, insegno la lingua per cosa?
saluti
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@ilmondodiSTACIPPADIMIN***A…
“Una sfilza di parlamentari cattolici” mi sembra una provocazione…
Svegliati tu
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@Astrolabio: La punteggiatura non mi risulta che debba insegnarla per forza una supplente di lettere, ma per insegnare lingue straniere in una scuola italiana è necessaria,per ottenere l’abilitazione, una ottima competenza nella lingua italiana in ogni caso (Ops…è vero… questo viene richiesto nelle scuole *pubbliche*…quelle private affidano gli isegnamenti anche personale che non qualificato e non in possesso delle abilitazioni!).
Quanto alla tua obiezione, era un’obiezione che non vale un caspita: nelle scuole private possono anche esserci alunni provenienti dalle “classi disagiate”. A questi la scuola è liberissima di non far pagare la retta per beneficienza, o di offrire loro delle borse di studio. Non si capisce però come questo fatto c’entri in qualche modo con l’interrogazione presentata dai parlamentari Farina e Carlucci Se una famiglia realmente indigente manda il figlio alla scuola privata con una borsa di studio o ottenendo uno sconto sulla retta, basterà che alleghi la documentazione per comprovarlo. Se invece una famiglia sostiene di essere indigente, e poi paga ogni mese una retta di 1500 euro alla scuola privata senza battere ciglio, be’ scusami tanto, ma secondo me un controllino sui redditi se lo merita tutto.
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@F: Sono protestanti? Sono musulmani? Fammi sapere, così emendiamo la “provocazione”, per carità…
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@Astrolabio: Nel penultimo periodo del post la virgola non apre un inciso, è una pausa dopo “in effetti”. La mamma non ti avrà potuto insegnare l’uso della punteggiatura perché straniera, ma anche le maestre italiane hanno lasciato qualche lacuna, direi.
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Non insegnava lingua straniera, insegnava educazione artistica in virtù di un dottorato, aveva tutti i titoli e le competenze necessarie, per favore basta con le conclusioni affrettate, sennò frà due commenti comincierete a dire che mia madre è una suora.
la mancanza delle virgole (a proposito, le virgole non segnano pause, per quanto soggettive, anche perchè il linguaggio scrito non ha pause) e del resto ovviamente ha origini sociolinguistiche che riguardano medium e situazione sociale.
in altre parole si scrive un commento in un blog in modo diverso da come si scrive una tesi; Perchè in genere non si ha ne tempo ne voglia di curare la grammatica e ci si accontenta che il testo sia leggibile.
Questo è, e chi non è daccordo tornasse al telefono o alle lettere vergate a mano.
riguardo invece all’annosa questione scuola privata o no nel redditometro.
Ha senso se nel redditometro mettessero che ne so, mezzo di locomozione motorizzato(magari ci sta pure, considerando il tizio che ci sta alle finanze)?
ci sta chi ha la ferrari e chi ha il sì scassato, consideriamo tutti possessori di ferrari salvo prova contraria?
il ragionamento è questo, mi taccio di quello che penso del redditometro in generale.
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@astrolabio: nella scuola pubblica statale si deve saper scrivere correttamente la lingua dello Stato anche se si insegna educazione artistica o educazione fisica…
E per favore, comincerete si scrive senza la ‘i’ (‘e’ infatti è una vocale dolce e, salvo eccezioni, dopo ‘c’ e ‘g’ se ne va a spasso da sola…); e poi…vada per le minuscole a inizio di frase perché siamo in un blog, ma gli accenti non sono opzionali!
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@Astrolabio: 1)mich78 ha già fatto notare che in una scuola italiana è necessario per qualsiasi insegnamento la competenza linguistica in Italiano. Un dottorato di ricerca, nella scuola pubblica, inoltre, non è titolo bastevole per essere idonei all’insegnamento (lo so perché ne ho uno anche io): ci vuole l’abilitazione, che si prende con concorso pubblico in cui si deve dar prova di conoscere la lingua.
2)Cominceremo. Senza la i, per favore. Se hai fatto le scuole in Italia non hai scusanti.
3)”le virgole non segnano pause, per quanto soggettive, anche perchè il linguaggio scrito non ha pause”. Questa me la segno, perché è meravigliosa. Chissà che ci stanno a fare i segni di interpunzione nei testi, allora. Se senti un terremoto, non ti preoccupare: è Manzoni che si sta rivoltando nella tomba.
4)Per me non ci sono problemi se nel redditometro ci vogliono mettere anche il tipo di macchina. Anzi, basterebbe incrociare i dati delle auto possedute in automatico, senza nessun redditometro. Così finalmente sarà svelato l’altrettanto arcano mistero della Fede, su come si possa cioè dichiarare 20mila euro lordi l’anno e ogni sei mesi comprarsi un Suv nuovo che ne costa 50mila.
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“Chissà che ci stanno a fare i segni di interpunzione nei testi, allora.”
per rendere più intellegibili le strutture logiche della frase ovviamente.
“E per favore, comincerete si scrive senza la ‘i’ ”
cominciiiiiiierete
adesso piangi.
“Per me non ci sono problemi se nel redditometro ci vogliono mettere anche il tipo di macchina.”
per te non ci sono problemi neanche se piazzano le microspie nelle case lo ben so.
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