7 Comments

  1. Te credo che Ennio lo consideri un dono di Dio.
    Ha trovato uno che, nel 1982, gli ha dato 500 milioni di lire per mettere su un multilevel bancario (aka i Family Banker) in cambio del 50% delle quote societarie (oggi credo che Fininvest abbia il 36%). Il ragioniere di Tombolo, oggi, si ritrova a capo di un’aziendina, quotata in Borsa da 4 anni, con appena 450 milioni di euro di capitale sociale interamente versato. Nel 2008 ha aperto addirittura il museo Mediolanum.
    Mettiti nei suoi panni e vedi un po’ se la penseresti diversamente… 😉

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  2. Sono anni che il povero Diavolo si domanda:
    – Ma dove cazzo ho messo il nanetto del mio giardino?
    Che tempi, che vergogna, vatti a fidare.

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  3. EC: quotata in Borsa da 14 anni (dal 1996).
    Ah, fra un mesetto a Ennio gli scade il Patto di Sindacato con Silvio che impone all’allegra coppietta di mantenere il 51% delle quote azionarie.
    Il che permette ovviamente ad Ennio di essere Presidente di Banca Mediolanum e AD di Mediolanum SpA (600+190mila euro/anno di stipendio nel 2008) ed al figlio Massimo di essere uno dei fidati vice.
    E naturalmente ad un certo 22enne di nome Luigi (“un ragazzo straordinario e intelligentissimo”), ancorché studente universitario, di sedere nel CdA già da tre anni, con una paghetta di circa 21.666,67 euro/anno (nel 2008).

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  4. Potrei provare a iscrivermi al Pdl, ma temo che non verrei accettato per carenza di requisiti minimi.

    Non ho nessuna condanna e/o procedimento penale a mio carico, nè sentenze pendenti, nè ho beneficiato di prescrizioni.

    Inoltre le mie frequentazioni non sono moralmente ineccepibili: frequento saltuariamente locali da ballo pagando regolarmente l’ingresso e le consumazioni, senza avere nemmeno uno straccio di Tarantini che possa farmi da lenone, nè una giostra di promesse o favori da barattare in cambio della sgallettata di turno.

    Forse mi avrebbero perdonato la fedina penale intonsa; ma andare a donne senza potersi bullare tipo “io mica le pago, è perchè sono un figo io, ci so fare, sono uno che conosce gente importante”, … eh no, questa mancanza proprio non me l’avrebbero passata liscia.
    Al Pdl sull’etica sono inflessibili, non sia mai che sull’altra riva del Tevere qualche porporato si inalberi.

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  5. Noi ci scherziamo, ma sta di fatto che gli italiani si devono tenere un governo il cui primo pensiero è “sé stesso” assolutamente! Eravamo già abbastanza inguaiati e con B. siamo finiti, come si dice, “dalla padella alla brace”. Ora si è scoperta una nuova tangentopoli, peggiore della prima, ma non hanno i giudici, abbastanza indipendenza, per risolverla e siamo sempre nel mirino, a combattere con la crisi, che, da come vengono sperperati i soldi, non avremo mai l’opportunità di avere servizi decenti, che sono la ragione per cui esiste il pagamento delle le tasse. E siccome abbiamo eletto i politici per farci amministrare tali tasse, non riuscendo a darci i servizi che ci spettano per diritto, secondo qualunque Stato democratico, trovo inutile l’esistenza stessa di questo governo e di tutti quelli che non sanno fare il loro dovere, cioè: la politica.

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