Qualcuno mi odia su Facebook, di sicuro

Io lo so, lo sento. E’ inutile che mi dite di no, è palese. Stamattina, per esempio, quando sono entrata a prendere il cappuccino al bar, l’ho visto che il barista mi guardava storto. E poi, per strada, tutte quelle macchine, che mi seguono. Stanno in colonna dietro a te, direte voi. Ma perché non capite, siete sempre i soliti, voi. Garantisti del cazzo, che dopo, quando succedono le cose, si stracciano le vesti, ma prima eh, vi conosco, a voi, prima state lì, a parlare di divieto di censura, di libertà di parola, di diritti da preservare, di democrazia in pericolo. E invece io lo so, me ne sono resa conto. E prima, proprio poco fa, quando stavo tagliando il pane per le bruschette da servire a cena, e mi sono ferita appena appena con il coltello, ho avuto la conferma, io. Perché non può essere mica un caso, perché si fa presto a dire che è un incidente. Invece, è chiaro!

Su Facebook c’è di sicuro qualcuno che istiga all’odio contro di me.

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