Gratis no

Il bar è un locale pubblico, aperto a tutti. La Signora queste cose le sa, e da signora qual è non si permetterebbe mai di venir meno ai sani principi di democrazia. Ma quei due che le si sono seduti vicini al tavolo, per far traballare la sua ferrea buona educazione ce la mettono tutta.

Già quando sono entrati, si capiva che non era cosa. Il primo un buzzurro con una mascella che pare un Ridge della campagna veneta, e addosso un accrocchio di vestiti – jeans attillati, giaccone di nappa, camicia di firma, sciarpa acciambellata sul collo in maniera che si veda il monogramma dello stilista che l’ha partorita come un supremo capolavoro del design – che non dicono nulla se non “sono costoso”. Il suo amico, peggio ancora: un topolino in doppiopetto con il naso aguzzo e lo sguardo sordido da contabile che sa far bene la cresta al padrone.

La Clara, che per i clienti ha l’occhio clinico, non appena li ha visti entrare li ha catalogati subito, e s’è fatta avanti per destinarli ad uno dei tavolinetti più lontani. Ma loro niente, le han fatto cenno di farsi da parte, ché non erano problemi suoi, han caracollato come se fossero i padroni del bar, e, dopo aver dato uno sguardo schifato perché il posto migliore era occupato “dalla vecchia”, cioè dalla Signora, si sono seduti sul tavolo immediatamente vicino, stravaccandocisi come due mandriani appena scesi di cavallo.

L’acustica e la vicinanza han portato fino al tavolo della Signora, con cui stavo prendendo il caffè, lacerti di conversazione, che è partita con un apprezzamento sul culo della cameriera venuta a servirli. Allo sguardo infastidito ed un po’ schifato di risposta della ragazza, il Ridge padan version s’è adombrato:
“Cazzo, fa anche la schizzinosa, la signorina. Deve essere una di quelle rumene venute su con le pezze al culo, che battevano fino all’altro giorno!”

Il compare ha annuito: “Son tutte così, manco le nostre sono meglio. Poi appena le sventoli un cento euro sotto al naso, cambiano.”

“Son tutte uguali, le fèmene. O prima o dopo, le paghi tutte. Meglio le puttane, almeno paghi subito e sai quanto ti costa.”

“Già, e se non fanno quello che vuoi un calcio in culo e niente soldi.”

“Esatto. Le donne così bisogna fare. Basta che capisci quanto vogliono. Non ne trovi una che te la dà gratis, mai.” ha chiosato il Ridge, sbuffando.

La Signora ha ascoltato lo scambio di battute inarcando appena appena il sopracciglio, come se stesse valutando il tutto con un freddo e distaccato interesse. Poi, sentita l’ultima affermazione, si è voltata verso di me, ha aggrottato le ciglia come chi esprime un giudizio a lungo soppesato, ed ha detto: “Be’, effettivamente hanno ragione: uomini del genere una donna che sia disposta a dargliela gratis credo che non siano davvero in grado di trovarla mai. A parte i soldi, non si riesce ad immaginare un motivo per cui una donna potrebbe volerla dare loro, in effetti.”

 

 

 

22 Comments

  1. @Padrona di casa
    Interessante e gustoso mini-racconto.
    Da quando sono diventato un (assiduo) frequentatore di questo blog, pero`, ho notato che:
    1) si da molto spazio all` argomento sesso/Bunga Bunga/uomini arrapati e donne divise in caste e meno caste (sottocaste? ah! ah!)
    2) le critiche sono spesso (sempre?) dirette agli uomini volgari (il Berlusca in primis) e alle donne che li assecondano (se non le chiamiamo prostitute, come chiamarle? si diceva)
    Premesso che il blog e` della Padrona di casa (detto con il dovuto rispetto) che ha tutti i diritti (e anche di piu`) di parlare di quello che le pare, a mio umilissimo parere sarebbe bello anche leggere ogni tanto un post su, ad esempio:
    a) donne neanche tanto belle “che se la tirano” immensamente e che pensano di essere un esempio di virtu` perche` sono arrivate vergini (o quasi) al matrimonio, come se questa fosse una virtu` eccelsa nell` anno 2011, ma non sanno niente di quello che succede nel mondo e hanno l` intelligenza di un criceto
    b) donne neanche tanto belle e senza una laurea e di scarso valore intellettuale che si sposano il riccastro (o il figlio del riccastro) e poi vanno avanti per il resto della vita girando con il nasino all` insu` e guardando tutti dall` alto in basso, e disprezzano la ragazza vicina (che magari e` una buona persona) perche` troppo “allegrotta”, mentre loro non valgono niente, niente, niente.

    Magari un po` di par condicio non guasterebbe..

    Gigi

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  2. Poiché quasi il 90% degli uomini – seppur con diversi gradi di raffinatezza da George Clooney a Salvatore Baccaro fa discorsi simili (un mio conoscente che non c’è più, soleva dire “quella che paghi è quella che ti costa meno”), il post è un eccellette sintesi della contrapposizione esistente tra l’universo maschile e quello femminile. Un ottimo compendio, espresso da un angolo d’osservazione esattamente agli antipodi, delle tesi brutali (in quanto scritte da un maschio) che esponeva alcuni anni or sono Paolo Barnard nel suo celebre “Sono andato a puttane”.
    Si spiega anche perchè tantissime donne preferiscano la compagnia di uomini effeminati, che ragionano e si comportano sulla loro stessa lunghezza d’onda.
    I nostri avi veneziani lo avevano perfettamente capito e, nel ‘6/’700, inventarono la figura del “cicisbeo”, ossia d’un uomo dai modi assai cortesi e un po’ fru fru incaricato di far compagnia alla moglie del nobil signore, affinché il medesimo potesse liberamente dedicarsi ai suoi hobby da maschio: caccia, pesca, gioco d’azzardo, bere e andare a puttane.

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  3. @Gigi: sarà che forse sono un più assiduo lettore di questo blog ma non mi pare che Galatea faccia particolari sconti alle donne, quando se lo meritano. Diciamo che ultimamente “sta sull’attualità”.
    Scavare un po’ negli arretrati per credere.

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  4. @gigi: gli uomini volgari di cui Berlusconi è l’epitome, ma ce ne sono a valanghe, le critiche e le prese per il sedere se le meritano tutte, e anche di più. Quanto alla “par condicio”, spiacente, questo blog non è un servizio pubblico, per cui scrivo solo ciò che mi pare.
    @lector: io ho forti dubbi che i cicisbei fossero gay. Le mogli, di sicuro, facevano credere questo ai mariti grulli, che si credevano molto furbi a lasciarle sole con quegli uomini lì, mentre andavano a pesca, a caccia o a puttane. Poi stranamente gli eredi della famiglia alla generazione successiva assomigliavano pochissimo ai padri, e molti invece al cicisbeo di mamma. Hai notato? 😉

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  5. @—>Gala
    Infatti, il proverbio recita che “la donna, per piccola che sia, vince il diavolo per furberia”. 😀
    Un appunto: non ho volutamente usato il termine “gay” per definire il cicisbeo, perché i termini “gay” ed “effeminato” (o effemminato, se si preferisce) non sono assolutamente equivalenti.
    L’effeminato è qualcuno in grado di capire perfettamente l’animo femminile e, magari, come sospetti tu, pure d’approfittarne. Il gay, invece, è solo uno che predilige il proprio sesso,a prescindere da manifestazioni esteriori.
    Si dice, ad esempio, che Salvatore Baccaro fosse gay; di certo non si poteva dire che fosse effeminato.

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  6. @CloseTheDoor
    “Oddio Gigi, ma la prego ! Porti altrove le sue frustrazioni…..”
    Le sue?
    Mie, di Galatea o le tue?

    @Paolo
    Galatea critica le donne quando fanno troppo le p*****e, non quando fanno troppo le “signore”, che secondo me alle volte e` solo un modo diverso, e forse peggiore, di comportarsi..

    @Galatea
    “[..]spiacente, questo blog non è un servizio pubblico, per cui scrivo solo ciò che mi pare.”
    Di questo me ne ero gia` accorto 😉

    Gigi

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  7. @Lector
    “un mio conoscente che non c’è più, soleva dire “quella che paghi è quella che ti costa meno””
    Il suo conoscente diceva cose in cui, dispiace un po` ammetterlo, c` e` un fondo di verita`.
    E` innegabile che molte donne (non so se siano la maggior parte) siano attratte da uomini di successo che maneggiano quantita` di danaro.
    Vogliamo pensare che il cantante famoso, l` attore o l` industriale che inevitabilmente passano da una fidanzata top model all` altra abbiano cosi` successo con l` altro sesso solo per la loro capacita` recitativa o spirito imprenditoriale?
    Come mai invece il ricercatore super-intelligente, che pero` guadagna un centesimo delle persone di cui sopra, inevitabilmente non ha lo stesso successo con l`altro sesso?
    Del Piero mi pare sia sposato con una ragazza che deve aver conosciuto al centro commerciale (mi pare) e per nulla ricca, di converso quanti ricercatori che guadagnano mille euro al mese sono fidanzati con attrici famose?
    Domande a cui forse varrebbe la pena dare una risposta..

    Gigi

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  8. E basta con tutte ‘ste storie! Se a uno gli capitano solo donne attente al soldo, che se la gestiscono come una finanziaria, vuol dire che gli piacciono le puttane, pace. Tutte le donne della mia vita ( si contano sulle dita di non più di due mani) gridano il contrario, che non gliene importa niente dei soldi, sennò perchè sarebbero state con me, musicista non famoso, in certi periodi proprio senza una lira, non particolarmente bello, e nei periodi migliori capace di tirar su 30-40 mila euro l’anno? E proprio belle, certune, mia moglie più di tutte, che alla bellezza ci aggiunge un carico da undici di classe e intelligenza.

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  9. @ Gigi: le attrici famose non so, esiste lo stereotipo (corrispondente a casi della vita reale, nelle vostre famiglie o cerchie di amicizia non capita?) della signorina bene che sposa il ragazzo senza arte né parte o il promettente ricercatore (o professore di scuola o impiegato). La signorina passa anni faticosi, ma probabilmente belli, lavorando dentro e fuori casa e risparmiando. Il tipo magari si rivela un farabutto oppure fa carriera (la signorina aveva visto lontano), e nel secondo caso, dopo avere usufruito del contributo della compagna di una vita (contributo negato, perché lui “si è fatto da solo”, e il lavoro femminile, in casa e fuori, è tuttora invisibile, per non parlare del contributo ideale, materiale ed emozionale alla carriera del compagno) facilmente trova finalmente il vero amore a 50 anni.

    E l’altro caso, quello della donna di successo che si accompagna ad un uomo di minore potenzialità economica, a parte che ce ne sono numerosi casi in giro, è meno raro perché è DANNATAMENTE DIFFICILE FARE CARRIERA (o anche solo trovare e mantenere un lavoro) se si è donne. E anche perché gli uomini (italiani) diventano spaventosamente lamentosi o rabbiosi o fastidiosi o tutte queste cose insieme in queste situazioni.

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  10. “Se a uno gli capitano solo donne attente al soldo, che se la gestiscono come una finanziaria, vuol dire che gli piacciono le puttane, pace.”

    voto per enzo.

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  11. @Enzo
    “Tutte le donne della mia vita ( si contano sulle dita di non più di due mani) gridano il contrario, che non gliene importa niente dei soldi, sennò perchè sarebbero state con me, musicista non famoso, in certi periodi proprio senza una lira, non particolarmente bello, e nei periodi migliori capace di tirar su 30-40 mila euro l’anno? E proprio belle, certune, mia moglie più di tutte, che alla bellezza ci aggiunge un carico da undici di classe e intelligenza.”
    Sei stato fortunato!!

    @Laura
    “è meno raro perché è DANNATAMENTE DIFFICILE FARE CARRIERA (o anche solo trovare e mantenere un lavoro) se si è donne.”
    Vorrai dire “e` meno frequente”.
    Riguardo al “dannatamente difficile fare carriera” vallo a dire a Hillary Clinton, Angela Merkel e Delma Rousseff.

    Gigi

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  12. @Gigi hai ragione sull’errore (raro invece di frequente). Ma non vedo proprio come si possa negare l’evidenza, sulla base di tre (nota bene, 3, TRE) che ti sono venute in mente, e nessuna delle tre è italiana (e Hillary Rodham comunque non è ancora riuscita a diventare presidente)

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  13. @Laura
    embe`?
    Puoi sempre andare a lavorare all` estero come ho fatto io.
    Non siamo mica in Arabia Sudita dove alle donne e` negato il passaporto..
    Gigi

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  14. @Laura
    Hillary Clinton e` segretario di stato.
    E non e` la prima donna a esserlo.
    Per un soffio un` altra donna non e` diventata vicepresidente.
    Mi pare che l` uguaglianza tra donne e uomini, almeno negli USA e in Nord Europa sia stata perfettamente raggiunta.
    Non completamente forse, visto che le donne vivono in media 5 anni in piu` degli uomini e su quel piano saranno sempre avantaggiate..
    Gigi

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  15. L’affermazione finale della signora è meravigliosa. Me la ricorderò, in caso mi capiti una situazione del genere (perchè io non sono così superiore, io mi arrabbio, ed è sciocco, perchè non serve a nulla e mi toglie capacità di risposta)-

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  16. @Giggi, probabilmente Laura c’e’ pure andata a lavorare all’estero. E magari ci tornerà. Ma questo non risolve in nessun modo la condizione della donna in Italia oggi. In nessun modo.

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  17. @Andreana
    E se la situazione in Italia per le donne e` cosi` brutta, perche` non rimanerci all` estero?
    Se hai un lavoro, come ce l` ho io, puoi stare all` estero indefinitivamente.
    Facile? No. Ma con tenacia e buona volonta` si puo` fare. Io ce l` ho fatta e non sono un genio.
    Per quanto riguarda il maschilismo in Italia (o presunto tale), troppo facile per le donne piangersi addosso, visto che sono le prime loro ad aver votato per questo governo.
    Gigi (non Giggi)

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