Il mattino è invaso di campane. Le gente si alza, guarda assonnata fuori dalla finestra, scorge un sole sfacciato ed è tramortita da un’estate arrivata a tradimento. I bambini sognano mare e corse in bicicletta, pari e madri maledicono l’invito al matrimonio della cugina Mariuccia, accettato quando si pensava che il caldo sarebbe arrivato come al solito solo a Giugno, mentre è ancora Maggio, e la gente si sposa. Nei cortili c’è odore di cornetto appena sfornato e di peperonata della sera prima. Tutto è lustro, perché è primavera, e in primavera il mondo è nuovo nuovo, come se non fosse mai stato usato prima. È un mondo bambino che pare fare ogni cosa per la prima volta. E noi ci sentiamo come lui: immemori.
7 Comments
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Gli attimi passano, i giorni corrono, gli anni fuggono. E il cornetto profumato lo ricordi anche quando gli anni stanno per finire. Quando di estati ne hai trascorse, quando l’inverno tornerà ancora.
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e a me è venuta voglia di shopping. Quindi sono andata al mercato 🙂
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Diffido sempre del mondo patinato, specie quello delle domeniche mattine. Mi fa paura. Sotto lo scroscio della pioggia batente a dicembre però…sento nostalgia del sole…
http://vongolemerluzzi.wordpress.com/2011/05/21/psicofornication/
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Ma le zanzare, in questo tuo piccolo flash,dove sono andate? Tutte a casa mia?
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a mio modesto avviso: bella apertura a «volo d’uccello», pregnante il riferimento ai profumi domestici, classico e arioso il suono delle campane; quasi perfetto, non mi piace il termine «immemori» che è esatto ma un pò lapidario
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Intenso
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Devo dire che il campanile vicino a casa è da sempre attenzionato dai miei desideri di demolizione.
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