Nella vita funziona così

Nella vita funziona così. No, siamo seri: nella vita non ho la più pallida idea di come funzioni, altrimenti non starei qui, a scrivere un blog, ma terrei conferenze all’ONU.
Quindi riformulo: nella mia vita funziona così. Che ci sono i periodi in cui le cose vanno e quelle in cui bisogna prendere la rincorsa, e per prendere la rincorsa bisogna fermarsi, e qualche volta anche arretrare un po’.
Sono periodi un po’ basotti, quelli in cui prendi la rincorsa. Anche perché “rincorsa” è un termine in parte errato. Si prende la rincorsa se hai un obiettivo in mente o una meta, ma nei periodi in cui prendo le rincorse io spesso l’obiettivo non ce l’ho, o non è ben chiaro. C’è solo la precisa sensazione che qualcosa si sia chiuso e qualcosa d’altro forse arriverà, e io sia lì ad attenderlo, ma non sai cosa sia e da dove debba sbucare. Nè se ci sia davvero, a essere sinceri.

Il silenzio dell’acqua

Non è un suono, è un respiro. L’eco di qualcosa di ancestrale e lontano. È un ritmo, più che una voce. Entra nelle orecchie e si spande nel corpo come un’onda. E placa. Placa tutto. Come se per un attimo ti disfacessi dal di dentro, nel nulla. Si potrebbe chiamare rivelazione, o epifania. Ma è un momento infinito in cui ti sembra di capirti, o di ritrovarti, o di perderti, tutto assieme.