È così. Che un attimo prima è estate, e poi improvvisamente non più. Dal cielo cala una calotta grigia e densa che ricopre tutto come un sudario, e subito le gocce di pioggia cominciano a cadere, stizzose come chi ha un vendetta da compiere.
Era un attimo fa, c’era il sole. L’afa, affanno, il caldo che ti toglieva il respiro, la luce che non finiva mai. E adesso c’è una bava di vento freddo che corre dentro le ossa, il ciack ciack per terra dei passi che affondano nelle pozzanghere.
Il grigio è come il Nulla della Storia Infinita, ti assedia, trasuda da ogni cosa. Pare che salga dalla terra e scenda dall’alto, e già ci senti l’odore di foglie bagnate d’autunno e il respiro freddo della nebbia di novembre, cattiva.
Guardi il borsone del mare, riportato in tutta fretta, ed i costumi e le ciabatte ti sembrano reperti archeologici di un lontano passato, che era solo ieri pomeriggio ma pare millenni fa. Fuori c’è solo la pioggia.
L’estate è evaporata.
molto elegante versione del «non ci sono più le mezze stagioni»
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Triste Galatea…ogni anno il borsone della spiaggia sembra girare meno tempo per casa . Ieri tirato fuori,oggi messo via.Eppure l’autunno (non le pioggie violente)ha per me un fascino meraviglioso ,saranno i colori’ l’aria piu’mite la mancanza di zanzare…una tranquillità interiore che d’estate non provo,speriamo che sia un bell’autunno e godiamoci anche questa stagione .Ciao cara
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Still rainin’, Still dreamin’
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un passaggio senza vie intermedie come il clima sta cercando di abituarci.
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Sempre a lamentarsi della carenza di preliminari…
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