Non capisco perche’ il nostro caro e pimpante Berluschello, dopo aver perso queste importanti elezioni (amministrative) debba dimettersi.
Obama, che nelle elezioni politiche per il rinnovo del Congresso ha preso una legnata sui denti che se la ricordera’ fin che campa, e’ ancora li’ al suo posto che gode il successo di luce riflessa dopo il decennio di sforzi (per lo piu’ repubblicani) che hanno portato all’assassinio di Osama Bin Laden.
Il nostro Obama addirittura rischia di essere rieletto solo per aver autorizzato l’esecuzione sommaria del terrorista number one. Davanti a queste faccende in stile Far West gli Americani non si fanno problemi a dimenticare una politica estera fallimentare, un debito stratosferico, 20 milioni di disoccupati e tutte le guerre di Bush che continuano (Guantanamo compresa).
Prima del Berluskello, se permettete, per me che seguo le notizie internazionali e non leggo solo la Repubblica (e mi sintonizzo volentieri sui blog “comunisti”), il funerale se lo devono prenotare prima il grande Zapatero (4 milioni e novecentomila disoccupati), la Merkel (che per cercare supporto deve addirittura chiudere il nucleare tedesco) , Sarkozy (che se non fosse per quello stupratore socialista che voleva diventare Le President non avrebbe nessuna speranza di vittoria), il vice Primo Ministro liberal-democratico britannico Nick Clegg (che governa con i Tories di Cameron) che ha visto il suo partito polverizzato alle recenti elezioni amministrative.
Insomma, se lasciamo a parte il caso di Napoli (che passa da una Sinistra all’altra mentre naufraga nella monnezza da decenni tutti rossi) direi che questa onorevole sconfitta dei “Berluscones” in pieno “medio termine” e nel contesto della catastrofica situazione politica ed economica internazionale debba essere vista come “ordinaria amministrazione”.
I giochi veri si fanno alle politiche.
Aspettate solo a vedere i risultati di 2 anni di amministrazione “comunista” a Milano e a Napoli: poi non dovreste fare fatica ad immmaginare che questa “batosta” e’ servita a regalare al Centro-Destra altri 5 anni di mandato governativo: con o senza il Berlusconi al governo.
Tralasciando il resto perché Berlusconi ha una maggioranza parlamentare che non è né politica né elettorale. Si è presentato con un programma, non mantenuto, e un partito dove il secondo, per non dire primo bis, rispondeva al nome di Gianfranco Fini. Tutto si può dire, anche… oè ragazzi non siamo qui mca a bussare per aprire le vongole.
Per Ridolfi
Visto che leggi tutto, mi sai dire (proprio perché non lo so) che fine ha fatto quella legge che impediva ad un concessionario di frequenze di presentarsi in politica, perché … pensa te… potrebbe influenzare l’opinione pubblica.
Pensa, potrebbe succedere che uno invece di andare in galera per reati comuni se la cavi e possa maneggiare soldi pubblici!
Ma no, non succederà mai!
P.S. Aspetto dal ’94 che si faccia un bilancio dell’operato dell’esecutivo a fine mandato, del tipo: quanto debito pubblico hai trovato e a quanto l’hai lasciato, spese mper la politica, aerei blù, opere fatte ecc..
Cordialità
Scusate, che ci facciamo con questi due rinchiusi da 15 giorni? Siamo sicuri che li possiamo liberare? Sono passate 24 ore. Si, si possono aprire le celle? Ok, liberateli.
Ore 19 del 31. 5. 2011 liberati Veltroni e D’ Alema, non c’ è più pericolo di cazzate. Si è vinto alla grande.
Non credo che chi ha votato per “Fini” si aspettasse di vedere gli ex-comunisti al governo in nome dell'”anti-berlusconismo”.
Berlusconi una schiacciante maggioranza politica ce l’aveva. Poi qualcuno si e’ “sgusciato” e Berlusconi ha saputo crearne una parlamentare. Nessuno puo’ dire se l’attuale maggioranza rifletta la volonta’ maggioritaria dell’elettorato. A meno che non si voglia credere alle ciarlatanate del Vendola.
Bisogna aspettare le elezioni politiche, appunto. Se cosi non fosse, ad ogni rovescio elettorale di “medio termine”, quasi sempre di carattere amministravo, si dovrebbe andare ad elezioni anticipate perche’, come dice il gasatissimo Bersani, “la maggioranza ha bisogno di una verifica elettorale”. Ma dove? Ma quando? Ma chi l’ha detto? Dove sta scritto? Sull’Unita’, il quotidano fondato da Gramsci?
Queste scemenze non avvengono in nessuna democrazia del mondo e non capisco perche’ gli ex-comunisti vogliano fare entrare questa prassi nella tradizione politica italiana.
Tutti i governi democraticamente eletti europei navigano in acque difficili per la semplice ragione che in Europa ci sono 30 milioni di disoccupati e il mondo e’ in bellicosa ebollizione e nessuno sa come uscirne.
E non sembra davvero che la Sinistra abbia le ricette per creare occupazione in una fase di mondiale recessione. Zapatero non ci e’ riuscito e i Laburisti inglesi hanno lasciato un buco che per essere ripianato sta costringendo la Grande Britannia a tagli e sacrifici che non si ricordano dai tempi del primo dopoguerra.
Siamo tutti nella stessa barca ed e’ gia un successo non essere finiti come la Spagna, la Grecia, l’Irlanda e la stessa UK.
A riprova che l’ esposizione mediatica non garantisce il lavaggio dei cervelli sarebbe inoltre doveroso notare da parte “vostra” che l’apparizione in diretta su cinque canali televisivi in quasi-contemporanea non ha portato Berlusconi alla vittoria, ma ad una sconfitta.
L’Italia intera adesso aspetta di vedere i costi sociali della Milano rossa e i successi dell’Italia dei Valori di Sinistra nel Regno delle Immondizie.
Poi si votera’ con i dati di fatto in mano, non con le chiacchere da salottino radical chic di velluto rosso porpora catto-comunista.
@carlo ridolfi: Intanto, prendi però atto che anni di magnifico governo e di splendidi risultati del centro destra han spinto la larga maggioranza degli elettori delle principali città italiane a votare dall’altra parte, anche solo per disperazione. Evidentemente, dati alla mano, vuol dire che han governato ben male.
Al di là delle chiacchiere da salotto cattocomunista, caro Carlo, bisogna dedurre che sia cosìproprio in base alle premesse che tu fai. Ciao e grazie.
Tu pero’, cara Galatea, non ti chiedi perche’ ad essere governato “male” sia tutto il mondo, non solo l’Italietta del Berlusckello che, tutto sommato, dati alla mano, se la sta cavando MENO peggio di tanti altri.
C’e’ qualcosa di intrinsecamente insolvibile nelle attuali contingenze internazionali che porta al voto di protesta, a quello della “disperazione” e a quello spagnolo della “indignazione”.
Forse molti Milanesi erano “indignados” (come quei 5 milioni di Espagnoles che vagano per l’Europa facendo “latti macchiati” per la Starbucks Coffee Company) e hanno votato per qualcun altro (Pisapia) sperando che cambiasse aria.
L’aria cambia, in politica, quando gira l’economia; se l’economia non gira e i soldi sono poco bisogna spenderli con juicio. E dove non arrivano la gente s’incazza.
Tutto questo incazzamento e’ una buonissima ragione per non andare a votare anticipatamente e lasciare invece che questo governo porti a compimento il suo mandato che, principalmente, consiste nel fare le Riforme che vogliono tutti e che tutti possono condividere e nel tenere saldo il timone dell’economia nelle agitatissime acque internazionali (come sta facendo benissimno Tremonti).
Se poi a te (e a milioni come te) sta antipatico il Berluskello, il discorso cambia e da politico diventa emotivo.
Ma tu sai che con le emozioni, in politica, si vince poco: contano solo le idee corroborate da sano pragmatismo.
Perche’ con le emozioni di chi auspica il “proletariato del mondo unito nella lotta” si fabbrica solo miseria (cosi ho studiato alle Medie Inferiori, ma forse il professore era un fascista…)
Sono contento poi che Celentano sia contento: fra poco, “dove c’era il verde”, sorgera’ una moschea. Con la bandiera verde dell’Islam.
Una cosa di cui gli indignados milanesi sentivano senza dubbio come una struggente necessita’.
Caro Carlo, meno male che esistono persone pacate, razionali e per nulla influenzabili dalle emozioni come te, invece, così culturalmente preparate da ascrivere fra i pericolosi comunisti chiunque non ami alla follia Berlusconi e capire che se non è riuscito a fare un caspita è colpa di un complotto universale, che coinvolge comunisti, massoni, templari e maya.
Eh finchè c’è gente come te siamo in una botte di ferro.
Perche’, i “pericolosi comunisti” , quelli che festeggiavano Pisapia con le note di “Bella Ciao”, come se si stesse celebrando la fine del Fascismo, cosa avrebbero fatto di meglio?
Se non ci riesce il “tuo” Obama con il suo staff di accademici di primissimo ordine ad uscire dalla crisi, se non ci e’ riuscito nemmeno il “tuo” leggendario Zapatero, l’eroe della Spagna social-progressista, eccetera eccetera eccetera….tu pensi che ci riuscirebbe quel sofisticatissimo economista di nome Vendola? Quello che non riesce a tenere a posto nemmeno i conti dell’Apulia? Si vede che sei un tipo molto emotivo.
Guarda che le emozioni troppo forti fanno venire le traveggole e poi si comincia a vaneggiare….
L’Italia non sta affatto meglio degli altri paesi. Tra le altre cose, dopo un decennio di governo della destra, con periodi di maggioranze blindate in parlamento (se non nel paese, ma questa è un’altra storia), non cresciamo più, abbiamo un mercato del lavoro che è sempre più precario e duale (nel senso che abbiamo un enorme sommerso, e non solo nel Sud, e l’esistenza dell’economia sommersa ha anche nascosto l’effettiva gravità della crisi), e abbiamo una crescente polarizzazione (i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri).
Tremonti come ministro dell’economia ha sempre perseguito una politica di cordoni larghi, come per esempio quando ha consentito l’abolizione dell’ICI sulla prima casa (peraltro, azione sommamente centralista). Solo nell’ultimo periodo ha cominciato a “salvare il bilancio”, perché totalmente costretto dalla situazione che ha contribuito a creare.
Essere costretti durante una crisi a tagliare le spese (perché in anni più favorevoli ci si è rifiutati di coltivare una politica di rigore) allontana la fine della crisi. Inoltre, bisogna guardare COME si tagliano le spese. E’ sbagliato tagliare la spesa in conto capitale (gli investimenti, quelli che dovrebbero, se ben fatti, consentire una maggiore efficienza alle imprese e un maggiore benessere alle persone domani), è sbagliato fare tagli lineari (si diminuiscono le spese omogeneamente: meno il 20% a tutto, senza distinguere tra l’istruzione e le spese di rappresentanza). Certo, i tagli lineari sono politicamente più facili, e ti risparmiano anche di attivare o mantenere pratiche come quelle di valutare in itinere ed ex post gli effetti della spesa pubblica, pratiche che in altri paesi (in cui infatti lo stato funziona meglio che da noi) sono abituali, e che in Italia fanno grandissima fatica a prendere piede.
se non sbaglio è stato proprio lui a dire che queste elezioni avevano un valore politico ed erano un giudizio sul suo governo.
Il giudizio è arrivato: siamo stufi di lui e della gente che si arrampica sugli specchi per difenderlo.
Non gli è bastata la stangata che ha preso è ancora in sella, per fregare gli italiani, ma ormai la sua ora è giunta dovrebbe rendersene conto, la prossima sarà con i referenda.
Dovresti entrare nello staff che consiglia il Presidente Obama sul come affrontare la crisi economica. Sono scuro che grazie ai tuoi consigli quei dieci milioni di americani che fanno la fila per avere un pasto caldo distribuito dalle associazioni benefiche avrebbero abbastanzi soldini in tasca per andare al supermarket, comprare fagioli e carne in scatola e fare un modesto pranzetto circondati dal calore domestico (cioe’ di fronte alla tivvu’).
Se un “povero” dell’Italia dei Berluscones dovesse mangiare quello che mangiano inglesi e americani quando i soldi non ci sono o non bastano avremmo gia’ avuto una sanguinosa rivoluzione e Pisapia sarebbe gia’ al governo circondato dagli amici di Lotta Continua.
Ecco, prima di entrare nello staff del Presidente Obama che cerca di portar fuori gli Americani dalla crisi dovresti fare un giretto per i paesi “emersi” e “civili” che godono di un’ “amministrazione trasparente” che distribuisce “equamente i sacrifici” e sa “comunicare con la gente” e ne “capisce i bisogni”. Eccetera e bla bla bla …
Dopo questa breve escursione tra la “miseria occidentale” torneresti in Italia e baceresti il suolo patrio non appena scesa dall’aereo.
E andresti subito dalla nonna pensionata che ti ha preparato senza costi e sacrifici economici e senza l’intervento dell’Assistenza Sociale un magnifico piatto di orecchiette alla pugliese, una gallinella in brodo con carotine e piselli freschi di orto e una magnifica macedonia di frutta fresca di stagione. Per campare cent’anni tenendoti lontana dall’obesita’ dei popoli civili ed evoluti che godono di amministazioni sagge, oneste, competenti e, soprattutto, trasparenti.
Tutti sanno che si può spiegare ma non capire per l’altro. Come si può provare a stabilire un dialogo con chi nemmeno ascolta? Con chi crede ancora che i comunisti non si lavino, mangino i bambini e che a Bologna ci siano i soviet? E non mi si venga a dire che anche in questo caso a rubar loro il cervello è stato Pisapia.
@ ridolfi
Che c’entrano le culture alimentari dei vari paesi? E chi ti dice che io non li abbia fatti, o che non li faccia, svariati giri per gli altri paesi occidentali (e magari quelli non occidentali)? E chi ti dice che io non sia un’obesa italiana (ce ne sono moltissimi anche qui, sai)? O che non sia io stessa una nonna che prepara spaghetti a vongole o ottime lasagne bolognesi, grondanti ragù e béchamel?
Ma continua così: sei oltremodo divertente, anche se scegli di non seguire la logica in questo thread
lui ha troppi impegni.
e lei, Galatea?
è innamorata?
c’ha da fa’ colli scrutini?
s’è presentata al comune di spinola?
‘sto blog è diventato un twitter!
RIVOGLIO LA MIA DOSE DI BADILATE DI CULTURA!!!!!!!!!!!!!!!!
@tutti: ragazzi, su, la prima regola è non filare i troll. Almeno sperando che si tratti di troll e non di qualcuno autenticamente convinto delle scemenze che dice.
@orsopio: Eh sto un po’ incasinata con gli scrutini e altro. Presto arriveranno nuove Badilate. Forse anche in nuovo formato. Datemi tempo che sto lavorando per voi.
Se non erro il post invita direttamente il Berluskello ad organizzare il suo funerale perche’ lui e l’Italia che rappresenta sono morti, sepolti e in avanzato stato di decomposizione.
Cioe’ non ci sono piu’.
Le elezioni amministrative vinte dall’ammucchiata di sinistra che va da Di Pietro a Vendola a Bersani e a Pisapia hanno stabilito che in Italia la Destra e’ finita’
Seguendo il tema del post io ho ironicamente chiesto se per caso non vi si stesse rivoltando il cervello dal momento che nessun paese democratico al mondo si dimette per avere preso una batosta nelle elezioni ammnistrative di medio termine. E ho portato vari esempi che ritengo inoppugnabili e che dovrebbero servire a farvi uscire da quell’insopportabile provincialismo tipicamente italiano (di sinistra) che vuole sempre vedere montagne di cioccolato svizzero al di fuori dei confini nazionali e gigantesce montagne di mer-da ogni volta che ci si riferisce alla Amata Patria.
Cioe’, per fare un esempio, su la Repubblica vogliono farvi credere che la “batosta” elettorale dei Berluscones ha avuto un’eco assordante in tutto il mondo e che tutti si aspettano che il Nano Sultano ne tragga le “logiche” conseguenze.
E invece in tutti i notiziari e servizi radio-televisivi del mondo la notizia della “catastrofica batosta” non e’ stata nemmeno data o, se data, relegata a quelli che in gergo si chiamano “flash di agenzia”. E sui giornali importanti ha avuto meno spazio della corruzione nell’ambito della FIFA che si comporta come la Mafia di Corleone e nessuno dice niente fino a quando non schiacciano i piedi degli Inglesi che non si vogliono rassegnare a vedersi soffiata la Coppa del Mondo da uno stato arabo come il Qatar.
Voi siete quelli de “il mondo ci sta guardando”, “il mondo ci osserva”, “il mondo ride di noi”, “il mondo, quando sente pronunciare la parola “Italia”, esplode in flatulenze di scherno e derisione..”
E vi godete un mondo perche’, vero o falso che sia, non e’ l’Italia vostra, ma quella dei Berluscones che viene dileggiata.
La “vostra” Italia e’ invece quella dei “cittadini al di sopra di ogni sospetto” di cui ci raccontava Lina Wertmuller ormai mezzo secolo fa, quando, secondo voi, l’Italietta era bella, sana, scanzonata, tutta Claudio Villa e Nilla Pizzi, con Sofia Loren, Claudia Cardinale e quel progressista di Gian Maria Volonte’, l’Italia pulita dove nessuno si permetteva di mettere “le Mani sulla Citta’” e “Tutto era a posto (e niente in ordine)”.
Che l’Italia, negli ultimi anni, sia degenerata in una bolgia infernale piena di magnacci, puttane e puttanieri mafiosi ve lo fa credere la Repubblica perche’ e’ convinta (e qui ha ragione) che voi siate giovani e ignoranti e vi plagia perche’ vuole che mandiate Vendola al governo ad abbracciare i Rom e i Musulmani per far diventare finalmente l’Italia un paese civile, tollerante e catto-comunista. Come lo voleva quella buon anima di Aldo Moro.
E voi abboccate come quei pesciolini rossi che quando arriva l’ora della cena e qualcuno si avvicina al vaso di cristallo dove guazzano felici, affiorano affamati di mangime propagandistico quotidiano.
Che non sia il caso di parlare di nuove elezioni lo sostiene anche quel sinistrello di Beppe Severgnini che oggi risponde ad un lettore che pone lo stesso tema: “dimissioni ed elezioni anticipate: la Destra e’ stata polverizzata: il Nuovo avanza: Bersani, Vendola, di Pietro e Pisapia devono prendere il mano le redini del paese…”
Seguendo una mia logica ho cercato di suggerire ai “nuovi comunisti” che non hanno nulla a che fare con quelli brutti e stalinisti di una volta e che festeggiano la grande vittoria e vogliono chiudere con il passato “fascista” sulle note di Bella Ciao, di guardarsi un po’ intorno e di fare qualche oggettivo confronto senza farsi travolgere dalle tipiche emozioni mediterranee che hanno reso l’Italia il Paese del melodramma per antonomasia.
Adesso che la Festa dell’Unita’ anti-berlusconiana e’ finita bisogna avere la concretezza di fare proposte di governo serie che non si esauriscono nella costruzione di nuove moschee per lanciare nel mondo una nuova Italia multiculturale, multireligiosa e multirazziale che fino a ieri era soffocata dall’intolleranza fascio-leghista.
Non si esaurisce nell’abbracciare per strada Rom e Musulmani.
E non si esaurisce nel promettere che la munnezza napuletana non coprira’ piu’ di vergogna la nazione italiana agli occhi del mondo.
Bisogna proporre anche soluzioni di grande respiro che purtroppo non e’ facile formulare perche’ se lo fosse il mondo sarebbe gia’ uscito dalla crisi creata dallo spaventoso e rapace capitalismo anglo-americano che prospera in quei paesi che a voi fa comodo tirare sempre in ballo come esempio di “buon governo” perche’ fa il bene dei cittadini e non detiene il monopolio della televisione e della informazione.
Per quanto riguarda la cultura alimentare dei paesi poveri e sottosviluppati come il “nostro” in confronto a quelli ricchi, civili ed evoluti di cui fantasticate voi, devo correggerti subito, cara Laura, perche’ l’alimentazione scarsa e inadeguata e’ la causa prima di una serie di disfunzioni sociali di cui soffrono particolarmente i paesi “democratici e civili” cui VOI fate sempre riferimento rispetto alla miserabilissima Italia.
Consiglio a questo proposito le campagne di Jamie Oliver nel Regno Unito e negli U.S.A che denunciano in modo spietato il risvolto sociale della cattiva alimentazione.
Certo, anche in Italia ci sono individui obesi (anche Enrico VIII, quello che si faceva le leggi ad personam per avere un erede maschio, quattro secoli e mezzo or sono, era piuttosto obeso), ma non e’ ancora malattia sociale ed epidemica.
Lo sta diventando grazie alle “mode” di importazione che si chiamano fast-food e take-away.
Viaggiando il mondo, se e’ vero che lo viaggi, avrai constatato che il primo gradino verso l’abbrutimento individuale quando si perde il lavoro e i soldi della Social Security vengono spesi nell’ alcol che aiuta a dimenticare, e’ dato proprio dall’impoverimento della dieta alimentare che porta all’ ingrossamento degli individui grazie ai grassi che accellerano, con l’alcol, il processo di annientamento della personalita’ trasformando i soggetti negli zombie che vedete nei film di Hollywood.
Per quanto riguarda la carissima Galatea, confermo di essere convinto delle scemenze che scrivo tanto quanto suppongo sia convinta tu delle Grandi Verita’ della Pravda che ci ammannisci dall’alto della superiorita’ morale della Nuova Sinistra post-Comunista italiana. Che pero’ assomiglia alla superiorita’ morale che affliggeva Bersani e Napolitano prima che diventassero anche loro post-comunisti rosso-porpora come te.
Eppure, anche se si ritrova fra le balle personaggi patetici, anacronistici e demagoghi come Vendola, futuro segretario del Partito Democratico, l’Italia rimane un bellissimo paese dove il vivere e’ assai piu’ facile e gradevole che nel Resto del Mondo.
Chissa’ come le fa bbone le orecchiette quel pugliese di Vendola!
@ridolfi: Caro, fatti un blog tuo, così potrai cianciare a caso attribuendo a chi ti pare ogni genere di tuo delirio. Il tuo analista ne sarà soddisfatto. Per quanto mi riguarda, credo di aver sopportato i tuoi sproloqui abbastanza a lungo. Ciao ciao.
A molti non è andato giù il risultato elettorale, in fondo è umanamente comprensibile la reazione di chi non ama perdere. Vorrei ricordare, però, che queste reazioni stizzite non portano a nullla. Bisognerebbe fare una seria analisi politica per capire come mai Pisapia a
Milano e De Magistris a Napoli hanno vinto, o meglio, hanno stravinto.
Così parlò Berlusca in Romania:
“Non mi muovo, son saldo, non vo via!”
Così disse Basescu assai allarmato,
“Che venga a prelevarlo Pisapia!”
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In 315.862 si sono afferti come segretari con contratto a progetto per fissargli gli appuntamenti.
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Non capisco perche’ il nostro caro e pimpante Berluschello, dopo aver perso queste importanti elezioni (amministrative) debba dimettersi.
Obama, che nelle elezioni politiche per il rinnovo del Congresso ha preso una legnata sui denti che se la ricordera’ fin che campa, e’ ancora li’ al suo posto che gode il successo di luce riflessa dopo il decennio di sforzi (per lo piu’ repubblicani) che hanno portato all’assassinio di Osama Bin Laden.
Il nostro Obama addirittura rischia di essere rieletto solo per aver autorizzato l’esecuzione sommaria del terrorista number one. Davanti a queste faccende in stile Far West gli Americani non si fanno problemi a dimenticare una politica estera fallimentare, un debito stratosferico, 20 milioni di disoccupati e tutte le guerre di Bush che continuano (Guantanamo compresa).
Prima del Berluskello, se permettete, per me che seguo le notizie internazionali e non leggo solo la Repubblica (e mi sintonizzo volentieri sui blog “comunisti”), il funerale se lo devono prenotare prima il grande Zapatero (4 milioni e novecentomila disoccupati), la Merkel (che per cercare supporto deve addirittura chiudere il nucleare tedesco) , Sarkozy (che se non fosse per quello stupratore socialista che voleva diventare Le President non avrebbe nessuna speranza di vittoria), il vice Primo Ministro liberal-democratico britannico Nick Clegg (che governa con i Tories di Cameron) che ha visto il suo partito polverizzato alle recenti elezioni amministrative.
Insomma, se lasciamo a parte il caso di Napoli (che passa da una Sinistra all’altra mentre naufraga nella monnezza da decenni tutti rossi) direi che questa onorevole sconfitta dei “Berluscones” in pieno “medio termine” e nel contesto della catastrofica situazione politica ed economica internazionale debba essere vista come “ordinaria amministrazione”.
I giochi veri si fanno alle politiche.
Aspettate solo a vedere i risultati di 2 anni di amministrazione “comunista” a Milano e a Napoli: poi non dovreste fare fatica ad immmaginare che questa “batosta” e’ servita a regalare al Centro-Destra altri 5 anni di mandato governativo: con o senza il Berlusconi al governo.
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Tralasciando il resto perché Berlusconi ha una maggioranza parlamentare che non è né politica né elettorale. Si è presentato con un programma, non mantenuto, e un partito dove il secondo, per non dire primo bis, rispondeva al nome di Gianfranco Fini. Tutto si può dire, anche… oè ragazzi non siamo qui mca a bussare per aprire le vongole.
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Per Ridolfi
Visto che leggi tutto, mi sai dire (proprio perché non lo so) che fine ha fatto quella legge che impediva ad un concessionario di frequenze di presentarsi in politica, perché … pensa te… potrebbe influenzare l’opinione pubblica.
Pensa, potrebbe succedere che uno invece di andare in galera per reati comuni se la cavi e possa maneggiare soldi pubblici!
Ma no, non succederà mai!
P.S. Aspetto dal ’94 che si faccia un bilancio dell’operato dell’esecutivo a fine mandato, del tipo: quanto debito pubblico hai trovato e a quanto l’hai lasciato, spese mper la politica, aerei blù, opere fatte ecc..
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Scusate, che ci facciamo con questi due rinchiusi da 15 giorni? Siamo sicuri che li possiamo liberare? Sono passate 24 ore. Si, si possono aprire le celle? Ok, liberateli.
Ore 19 del 31. 5. 2011 liberati Veltroni e D’ Alema, non c’ è più pericolo di cazzate. Si è vinto alla grande.
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@ Mario e Lorenzo:
Non credo che chi ha votato per “Fini” si aspettasse di vedere gli ex-comunisti al governo in nome dell'”anti-berlusconismo”.
Berlusconi una schiacciante maggioranza politica ce l’aveva. Poi qualcuno si e’ “sgusciato” e Berlusconi ha saputo crearne una parlamentare. Nessuno puo’ dire se l’attuale maggioranza rifletta la volonta’ maggioritaria dell’elettorato. A meno che non si voglia credere alle ciarlatanate del Vendola.
Bisogna aspettare le elezioni politiche, appunto. Se cosi non fosse, ad ogni rovescio elettorale di “medio termine”, quasi sempre di carattere amministravo, si dovrebbe andare ad elezioni anticipate perche’, come dice il gasatissimo Bersani, “la maggioranza ha bisogno di una verifica elettorale”. Ma dove? Ma quando? Ma chi l’ha detto? Dove sta scritto? Sull’Unita’, il quotidano fondato da Gramsci?
Queste scemenze non avvengono in nessuna democrazia del mondo e non capisco perche’ gli ex-comunisti vogliano fare entrare questa prassi nella tradizione politica italiana.
Tutti i governi democraticamente eletti europei navigano in acque difficili per la semplice ragione che in Europa ci sono 30 milioni di disoccupati e il mondo e’ in bellicosa ebollizione e nessuno sa come uscirne.
E non sembra davvero che la Sinistra abbia le ricette per creare occupazione in una fase di mondiale recessione. Zapatero non ci e’ riuscito e i Laburisti inglesi hanno lasciato un buco che per essere ripianato sta costringendo la Grande Britannia a tagli e sacrifici che non si ricordano dai tempi del primo dopoguerra.
Siamo tutti nella stessa barca ed e’ gia un successo non essere finiti come la Spagna, la Grecia, l’Irlanda e la stessa UK.
A riprova che l’ esposizione mediatica non garantisce il lavaggio dei cervelli sarebbe inoltre doveroso notare da parte “vostra” che l’apparizione in diretta su cinque canali televisivi in quasi-contemporanea non ha portato Berlusconi alla vittoria, ma ad una sconfitta.
L’Italia intera adesso aspetta di vedere i costi sociali della Milano rossa e i successi dell’Italia dei Valori di Sinistra nel Regno delle Immondizie.
Poi si votera’ con i dati di fatto in mano, non con le chiacchere da salottino radical chic di velluto rosso porpora catto-comunista.
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@carlo ridolfi: Intanto, prendi però atto che anni di magnifico governo e di splendidi risultati del centro destra han spinto la larga maggioranza degli elettori delle principali città italiane a votare dall’altra parte, anche solo per disperazione. Evidentemente, dati alla mano, vuol dire che han governato ben male.
Al di là delle chiacchiere da salotto cattocomunista, caro Carlo, bisogna dedurre che sia cosìproprio in base alle premesse che tu fai. Ciao e grazie.
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Tu pero’, cara Galatea, non ti chiedi perche’ ad essere governato “male” sia tutto il mondo, non solo l’Italietta del Berlusckello che, tutto sommato, dati alla mano, se la sta cavando MENO peggio di tanti altri.
C’e’ qualcosa di intrinsecamente insolvibile nelle attuali contingenze internazionali che porta al voto di protesta, a quello della “disperazione” e a quello spagnolo della “indignazione”.
Forse molti Milanesi erano “indignados” (come quei 5 milioni di Espagnoles che vagano per l’Europa facendo “latti macchiati” per la Starbucks Coffee Company) e hanno votato per qualcun altro (Pisapia) sperando che cambiasse aria.
L’aria cambia, in politica, quando gira l’economia; se l’economia non gira e i soldi sono poco bisogna spenderli con juicio. E dove non arrivano la gente s’incazza.
Tutto questo incazzamento e’ una buonissima ragione per non andare a votare anticipatamente e lasciare invece che questo governo porti a compimento il suo mandato che, principalmente, consiste nel fare le Riforme che vogliono tutti e che tutti possono condividere e nel tenere saldo il timone dell’economia nelle agitatissime acque internazionali (come sta facendo benissimno Tremonti).
Se poi a te (e a milioni come te) sta antipatico il Berluskello, il discorso cambia e da politico diventa emotivo.
Ma tu sai che con le emozioni, in politica, si vince poco: contano solo le idee corroborate da sano pragmatismo.
Perche’ con le emozioni di chi auspica il “proletariato del mondo unito nella lotta” si fabbrica solo miseria (cosi ho studiato alle Medie Inferiori, ma forse il professore era un fascista…)
Sono contento poi che Celentano sia contento: fra poco, “dove c’era il verde”, sorgera’ una moschea. Con la bandiera verde dell’Islam.
Una cosa di cui gli indignados milanesi sentivano senza dubbio come una struggente necessita’.
Grazie per l’ospitalita’.
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Caro Carlo, meno male che esistono persone pacate, razionali e per nulla influenzabili dalle emozioni come te, invece, così culturalmente preparate da ascrivere fra i pericolosi comunisti chiunque non ami alla follia Berlusconi e capire che se non è riuscito a fare un caspita è colpa di un complotto universale, che coinvolge comunisti, massoni, templari e maya.
Eh finchè c’è gente come te siamo in una botte di ferro.
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Perche’, i “pericolosi comunisti” , quelli che festeggiavano Pisapia con le note di “Bella Ciao”, come se si stesse celebrando la fine del Fascismo, cosa avrebbero fatto di meglio?
Se non ci riesce il “tuo” Obama con il suo staff di accademici di primissimo ordine ad uscire dalla crisi, se non ci e’ riuscito nemmeno il “tuo” leggendario Zapatero, l’eroe della Spagna social-progressista, eccetera eccetera eccetera….tu pensi che ci riuscirebbe quel sofisticatissimo economista di nome Vendola? Quello che non riesce a tenere a posto nemmeno i conti dell’Apulia? Si vede che sei un tipo molto emotivo.
Guarda che le emozioni troppo forti fanno venire le traveggole e poi si comincia a vaneggiare….
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“Ci penserà Tremonti ad aprire i cordoni della borsa!”
Altro che spendere con juicio!
🙂
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L’Italia non sta affatto meglio degli altri paesi. Tra le altre cose, dopo un decennio di governo della destra, con periodi di maggioranze blindate in parlamento (se non nel paese, ma questa è un’altra storia), non cresciamo più, abbiamo un mercato del lavoro che è sempre più precario e duale (nel senso che abbiamo un enorme sommerso, e non solo nel Sud, e l’esistenza dell’economia sommersa ha anche nascosto l’effettiva gravità della crisi), e abbiamo una crescente polarizzazione (i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri).
Tremonti come ministro dell’economia ha sempre perseguito una politica di cordoni larghi, come per esempio quando ha consentito l’abolizione dell’ICI sulla prima casa (peraltro, azione sommamente centralista). Solo nell’ultimo periodo ha cominciato a “salvare il bilancio”, perché totalmente costretto dalla situazione che ha contribuito a creare.
Essere costretti durante una crisi a tagliare le spese (perché in anni più favorevoli ci si è rifiutati di coltivare una politica di rigore) allontana la fine della crisi. Inoltre, bisogna guardare COME si tagliano le spese. E’ sbagliato tagliare la spesa in conto capitale (gli investimenti, quelli che dovrebbero, se ben fatti, consentire una maggiore efficienza alle imprese e un maggiore benessere alle persone domani), è sbagliato fare tagli lineari (si diminuiscono le spese omogeneamente: meno il 20% a tutto, senza distinguere tra l’istruzione e le spese di rappresentanza). Certo, i tagli lineari sono politicamente più facili, e ti risparmiano anche di attivare o mantenere pratiche come quelle di valutare in itinere ed ex post gli effetti della spesa pubblica, pratiche che in altri paesi (in cui infatti lo stato funziona meglio che da noi) sono abituali, e che in Italia fanno grandissima fatica a prendere piede.
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Distinto Ridolfi,
se non sbaglio è stato proprio lui a dire che queste elezioni avevano un valore politico ed erano un giudizio sul suo governo.
Il giudizio è arrivato: siamo stufi di lui e della gente che si arrampica sugli specchi per difenderlo.
Non gli è bastata la stangata che ha preso è ancora in sella, per fregare gli italiani, ma ormai la sua ora è giunta dovrebbe rendersene conto, la prossima sarà con i referenda.
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Brava Laura!
Dovresti entrare nello staff che consiglia il Presidente Obama sul come affrontare la crisi economica. Sono scuro che grazie ai tuoi consigli quei dieci milioni di americani che fanno la fila per avere un pasto caldo distribuito dalle associazioni benefiche avrebbero abbastanzi soldini in tasca per andare al supermarket, comprare fagioli e carne in scatola e fare un modesto pranzetto circondati dal calore domestico (cioe’ di fronte alla tivvu’).
Se un “povero” dell’Italia dei Berluscones dovesse mangiare quello che mangiano inglesi e americani quando i soldi non ci sono o non bastano avremmo gia’ avuto una sanguinosa rivoluzione e Pisapia sarebbe gia’ al governo circondato dagli amici di Lotta Continua.
Ecco, prima di entrare nello staff del Presidente Obama che cerca di portar fuori gli Americani dalla crisi dovresti fare un giretto per i paesi “emersi” e “civili” che godono di un’ “amministrazione trasparente” che distribuisce “equamente i sacrifici” e sa “comunicare con la gente” e ne “capisce i bisogni”. Eccetera e bla bla bla …
Dopo questa breve escursione tra la “miseria occidentale” torneresti in Italia e baceresti il suolo patrio non appena scesa dall’aereo.
E andresti subito dalla nonna pensionata che ti ha preparato senza costi e sacrifici economici e senza l’intervento dell’Assistenza Sociale un magnifico piatto di orecchiette alla pugliese, una gallinella in brodo con carotine e piselli freschi di orto e una magnifica macedonia di frutta fresca di stagione. Per campare cent’anni tenendoti lontana dall’obesita’ dei popoli civili ed evoluti che godono di amministazioni sagge, oneste, competenti e, soprattutto, trasparenti.
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Tutti sanno che si può spiegare ma non capire per l’altro. Come si può provare a stabilire un dialogo con chi nemmeno ascolta? Con chi crede ancora che i comunisti non si lavino, mangino i bambini e che a Bologna ci siano i soviet? E non mi si venga a dire che anche in questo caso a rubar loro il cervello è stato Pisapia.
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@ ridolfi
Che c’entrano le culture alimentari dei vari paesi? E chi ti dice che io non li abbia fatti, o che non li faccia, svariati giri per gli altri paesi occidentali (e magari quelli non occidentali)? E chi ti dice che io non sia un’obesa italiana (ce ne sono moltissimi anche qui, sai)? O che non sia io stessa una nonna che prepara spaghetti a vongole o ottime lasagne bolognesi, grondanti ragù e béchamel?
Ma continua così: sei oltremodo divertente, anche se scegli di non seguire la logica in questo thread
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lui ha troppi impegni.
e lei, Galatea?
è innamorata?
c’ha da fa’ colli scrutini?
s’è presentata al comune di spinola?
‘sto blog è diventato un twitter!
RIVOGLIO LA MIA DOSE DI BADILATE DI CULTURA!!!!!!!!!!!!!!!!
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@tutti: ragazzi, su, la prima regola è non filare i troll. Almeno sperando che si tratti di troll e non di qualcuno autenticamente convinto delle scemenze che dice.
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@orsopio: Eh sto un po’ incasinata con gli scrutini e altro. Presto arriveranno nuove Badilate. Forse anche in nuovo formato. Datemi tempo che sto lavorando per voi.
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ambè.
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Se non erro il post invita direttamente il Berluskello ad organizzare il suo funerale perche’ lui e l’Italia che rappresenta sono morti, sepolti e in avanzato stato di decomposizione.
Cioe’ non ci sono piu’.
Le elezioni amministrative vinte dall’ammucchiata di sinistra che va da Di Pietro a Vendola a Bersani e a Pisapia hanno stabilito che in Italia la Destra e’ finita’
Seguendo il tema del post io ho ironicamente chiesto se per caso non vi si stesse rivoltando il cervello dal momento che nessun paese democratico al mondo si dimette per avere preso una batosta nelle elezioni ammnistrative di medio termine. E ho portato vari esempi che ritengo inoppugnabili e che dovrebbero servire a farvi uscire da quell’insopportabile provincialismo tipicamente italiano (di sinistra) che vuole sempre vedere montagne di cioccolato svizzero al di fuori dei confini nazionali e gigantesce montagne di mer-da ogni volta che ci si riferisce alla Amata Patria.
Cioe’, per fare un esempio, su la Repubblica vogliono farvi credere che la “batosta” elettorale dei Berluscones ha avuto un’eco assordante in tutto il mondo e che tutti si aspettano che il Nano Sultano ne tragga le “logiche” conseguenze.
E invece in tutti i notiziari e servizi radio-televisivi del mondo la notizia della “catastrofica batosta” non e’ stata nemmeno data o, se data, relegata a quelli che in gergo si chiamano “flash di agenzia”. E sui giornali importanti ha avuto meno spazio della corruzione nell’ambito della FIFA che si comporta come la Mafia di Corleone e nessuno dice niente fino a quando non schiacciano i piedi degli Inglesi che non si vogliono rassegnare a vedersi soffiata la Coppa del Mondo da uno stato arabo come il Qatar.
Voi siete quelli de “il mondo ci sta guardando”, “il mondo ci osserva”, “il mondo ride di noi”, “il mondo, quando sente pronunciare la parola “Italia”, esplode in flatulenze di scherno e derisione..”
E vi godete un mondo perche’, vero o falso che sia, non e’ l’Italia vostra, ma quella dei Berluscones che viene dileggiata.
La “vostra” Italia e’ invece quella dei “cittadini al di sopra di ogni sospetto” di cui ci raccontava Lina Wertmuller ormai mezzo secolo fa, quando, secondo voi, l’Italietta era bella, sana, scanzonata, tutta Claudio Villa e Nilla Pizzi, con Sofia Loren, Claudia Cardinale e quel progressista di Gian Maria Volonte’, l’Italia pulita dove nessuno si permetteva di mettere “le Mani sulla Citta’” e “Tutto era a posto (e niente in ordine)”.
Che l’Italia, negli ultimi anni, sia degenerata in una bolgia infernale piena di magnacci, puttane e puttanieri mafiosi ve lo fa credere la Repubblica perche’ e’ convinta (e qui ha ragione) che voi siate giovani e ignoranti e vi plagia perche’ vuole che mandiate Vendola al governo ad abbracciare i Rom e i Musulmani per far diventare finalmente l’Italia un paese civile, tollerante e catto-comunista. Come lo voleva quella buon anima di Aldo Moro.
E voi abboccate come quei pesciolini rossi che quando arriva l’ora della cena e qualcuno si avvicina al vaso di cristallo dove guazzano felici, affiorano affamati di mangime propagandistico quotidiano.
Che non sia il caso di parlare di nuove elezioni lo sostiene anche quel sinistrello di Beppe Severgnini che oggi risponde ad un lettore che pone lo stesso tema: “dimissioni ed elezioni anticipate: la Destra e’ stata polverizzata: il Nuovo avanza: Bersani, Vendola, di Pietro e Pisapia devono prendere il mano le redini del paese…”
Seguendo una mia logica ho cercato di suggerire ai “nuovi comunisti” che non hanno nulla a che fare con quelli brutti e stalinisti di una volta e che festeggiano la grande vittoria e vogliono chiudere con il passato “fascista” sulle note di Bella Ciao, di guardarsi un po’ intorno e di fare qualche oggettivo confronto senza farsi travolgere dalle tipiche emozioni mediterranee che hanno reso l’Italia il Paese del melodramma per antonomasia.
Adesso che la Festa dell’Unita’ anti-berlusconiana e’ finita bisogna avere la concretezza di fare proposte di governo serie che non si esauriscono nella costruzione di nuove moschee per lanciare nel mondo una nuova Italia multiculturale, multireligiosa e multirazziale che fino a ieri era soffocata dall’intolleranza fascio-leghista.
Non si esaurisce nell’abbracciare per strada Rom e Musulmani.
E non si esaurisce nel promettere che la munnezza napuletana non coprira’ piu’ di vergogna la nazione italiana agli occhi del mondo.
Bisogna proporre anche soluzioni di grande respiro che purtroppo non e’ facile formulare perche’ se lo fosse il mondo sarebbe gia’ uscito dalla crisi creata dallo spaventoso e rapace capitalismo anglo-americano che prospera in quei paesi che a voi fa comodo tirare sempre in ballo come esempio di “buon governo” perche’ fa il bene dei cittadini e non detiene il monopolio della televisione e della informazione.
Per quanto riguarda la cultura alimentare dei paesi poveri e sottosviluppati come il “nostro” in confronto a quelli ricchi, civili ed evoluti di cui fantasticate voi, devo correggerti subito, cara Laura, perche’ l’alimentazione scarsa e inadeguata e’ la causa prima di una serie di disfunzioni sociali di cui soffrono particolarmente i paesi “democratici e civili” cui VOI fate sempre riferimento rispetto alla miserabilissima Italia.
Consiglio a questo proposito le campagne di Jamie Oliver nel Regno Unito e negli U.S.A che denunciano in modo spietato il risvolto sociale della cattiva alimentazione.
Certo, anche in Italia ci sono individui obesi (anche Enrico VIII, quello che si faceva le leggi ad personam per avere un erede maschio, quattro secoli e mezzo or sono, era piuttosto obeso), ma non e’ ancora malattia sociale ed epidemica.
Lo sta diventando grazie alle “mode” di importazione che si chiamano fast-food e take-away.
Viaggiando il mondo, se e’ vero che lo viaggi, avrai constatato che il primo gradino verso l’abbrutimento individuale quando si perde il lavoro e i soldi della Social Security vengono spesi nell’ alcol che aiuta a dimenticare, e’ dato proprio dall’impoverimento della dieta alimentare che porta all’ ingrossamento degli individui grazie ai grassi che accellerano, con l’alcol, il processo di annientamento della personalita’ trasformando i soggetti negli zombie che vedete nei film di Hollywood.
Per quanto riguarda la carissima Galatea, confermo di essere convinto delle scemenze che scrivo tanto quanto suppongo sia convinta tu delle Grandi Verita’ della Pravda che ci ammannisci dall’alto della superiorita’ morale della Nuova Sinistra post-Comunista italiana. Che pero’ assomiglia alla superiorita’ morale che affliggeva Bersani e Napolitano prima che diventassero anche loro post-comunisti rosso-porpora come te.
Eppure, anche se si ritrova fra le balle personaggi patetici, anacronistici e demagoghi come Vendola, futuro segretario del Partito Democratico, l’Italia rimane un bellissimo paese dove il vivere e’ assai piu’ facile e gradevole che nel Resto del Mondo.
Chissa’ come le fa bbone le orecchiette quel pugliese di Vendola!
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@ridolfi: Caro, fatti un blog tuo, così potrai cianciare a caso attribuendo a chi ti pare ogni genere di tuo delirio. Il tuo analista ne sarà soddisfatto. Per quanto mi riguarda, credo di aver sopportato i tuoi sproloqui abbastanza a lungo. Ciao ciao.
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Chebarbachenoiachenoiache barba…
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A molti non è andato giù il risultato elettorale, in fondo è umanamente comprensibile la reazione di chi non ama perdere. Vorrei ricordare, però, che queste reazioni stizzite non portano a nullla. Bisognerebbe fare una seria analisi politica per capire come mai Pisapia a
Milano e De Magistris a Napoli hanno vinto, o meglio, hanno stravinto.
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Trolluscone scagazzante arcorismi.Minzolante.
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