Dell’inutilità della cacciata di Santoro

Di tutta la vicenda Santoro quello che più mi colpisce è la sua assoluta inutilità. Possono dirmi di lui tutto quello che vogliono: che è fazioso, spesso antipatico, aggressivo, sbilanciato, ok. Resta però il fatto che la gente se lo guarda. Tutte le settimane, da anni. Se lo guardano anche quelli che poi magari non votano a sinistra, sennò certi numeri non si spiegano. Sposta voti? Ho i miei dubbi, dato che Santoro è andato in onda sia quando ci sono state poi vittorie del Centro Destra che quelle del Centro Sinistra, e la mia costante impressione è che Santoro (come Grillo, come Celentano, come tanti altri) l’onda non la crei ma sia bravissimo ad intuirla e cavalcarla. Ma, anche se spostasse voti, il problema è sempre quello lì, che li sposta perché evidentemente lo guardano, sennò potrebbe sbraitare per ore, ma non lo sentirebbe nessuno.

Dunque il problema non è Santoro, ma il suo pubblico. Quando si alzano alti lai per chiedere che Santoro venga “riequilibrato” si dimentica secondo me questo: che il pubblico lo guarda evidentemente perché lui piace così (e chi non lo guarda lo fa per il medesimo motivo) . Riequilibrarlo, cioè imporgli di non toccare certi temi, di non fare certe domande agli ospiti, vorrebbe dire fargli fare qualcosa che assai probabilmente il suo pubblico consolidato non apprezzerebbe, e che non è detto che gli consentirebbe di conquistarne di nuovo. Al di là della politica, vale per Santoro quello che può valere per la Carrà: se guardo un programma della Carrà è perché voglio in programma “in stile Raffaella”. Se la Carrà la costringono a fare qualcosa che non è nel suo stile non la guardo, perché ci sono già tanti altri che in programmi non in “Stile Raffaella2 li fanno ovviamente assai meglio di lei.

Mettere un altro conduttore (magari di destra) a fare un programma nella stessa fascia oraria di Santoro, al posto di Santoro una settimana sì e una no magari, è un altro di quelle pensate geniali che dimostrano quanto capiscano minimamente il pubblico certi dirigenti e certi politici: il pubblico è affezionato al suo conduttore, ben di rado, genericamente, al programma. Togliere Santoro sarebbe come, a settimane alterne, scritturare un altro attore al posto di Hugh Laurie per fare Dottor House, e poi domandarsi stupiti perché la gente cambi canale.

Si dice che l’abolizione di Annozero consentirà di costruire una alternativa valida a Santoro, facendo passare in prima serata qualche conduttore nuovo fino ad adesso sottovalutato o che non ha avuto la sua giusta occasione. Bene, sono contenta. Ma ho dei dubbi che possa funzionare se il sostituto, in qualche modo, non si adeguerà, pur con tutte le varianti suggerite dal suo personale carattere, alle aspettative del pubblico. Se infatti si pensa di sostituirlo con un Paragone, m vien da ridere: e non perché Paragone sia di destra, ma perché basta vendere sei minuti di un programma suo per decidere di emigrare sulle reti delle televendite. I disastri di audience di Socci anni fa e quelli più recenti di Ferrara e Sgarbi, del resto, parlano chiaro.

Dunque il nuovo conduttore dovrà essere un animale da palcoscenico come Santoro, e per di più, come lui, se vuole piacere ed ereditare il suo pubblico, capace di essere provocatorio, scomodo, aggressivo con il potere, oppure il pubblico di Annozero non lo seguirà. A questo punto, non si capisce perché sostituire l’originale, che va bene ( per giunta pagandogli una penale da nababbo per toglierlo dai piedi), per essere costretti, in qualche modo, a riproporne poi un suo piccolo clone.

Più che con Santoro, alla fin fine, questo potere che fa di tutto per allontanarlo dal video sembra avercela a morte con quella fascia di telespettatori (e di elettori) che guarda alcuni tipi di programmi, e si ostina a seguirli. Ma qui è idiota quanto certi intellettuali del tempo che fu, i quali pensavano che per costringere il pubblico a diventare più colto si dovesse ammanire ai cineforum pallosissimi film d’essai sottotitolati in curdo.

Il fatto è che il pubblico di Santoro (chiamiamolo così) esiste, ha gusti ben precisi ed è consolidato. Non si può eliminarlo facendo semplicemente fuori un conduttore o una intera fascia di trasmissioni. Possono togliere dalla tv pubblica tutti i Santoro e i Floris, e i Fazio con contorno di Littizzette per sovrammercato. Il loro pubblico li seguirà su altre reti, se ci saranno, o, se non ci saranno più, seguirà trasmissioni affini a quelle soppresse, o troverà il modo di informarsi per altri canali (internet, stampa alternativa, teatri o passaparola), anche perché è già di per sé una fascia di pubblico mediamente colto ed istruito, che ha la possibilità di accedere senza soverchi problemi ad altre fonti.

Per questo tutta la campagna per togliere Santoro da video a me sembra un inutile, enorme e masochistico spreco di tempo e denaro, senza alcuna ricaduta pratica, se non negativa, per chi la porta avanti. E una classe politica o dei dirigenti che si impelagano in una simile battaglia si dimostrano tanto poco lungimiranti ed adatti a gestire il potere da meritarsi loro di essere cacciati via.

20 Comments

  1. Ciò che temo è che, secondo i dati d’ascolto che registrano certe trasmissioni, a guardare la televisione sia soprattutto gente di sinistra. A parte le battute, quello che bisognerebbe fare sarebbe di smettere proprio di guardarla. Bella o brutta (che comunque è soggettivo), il fatto è che lo schermo obnubila, impedisce di pensare con la propria testa, propone solo pacchetti di pensiero preconfezionati sia a destra che a sinistra.

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  2. @marino: Mah, io continuo ad essere una telespettatrice abbastanza assidua. Per me dire “non guardo la tv” è un po’ come dire “non uso internet” o “Non leggo libri”. Dipende da cosa si guarda e con che spirito. Sono sempre dell’idea che persino davanti a pacchetti di pensiero preconfezionati se uno è capace di ragionare riesce sempre a difendersi. Insomma, secondo me se uno ha testa riesce ad uscire quasi indenne persino dalla visione di un programma di Barbara d’Urso, per dire. Anzi, credo che guardare la tv sia un mezzo necessario per capire però degli aspetti della società. Soprattutto in Italia.

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  3. Concordo sull’analisi, aggiungo che nell’occidente civile un prodotto come è la tv di Santoro sarebbe difeso fino alla morte dall’azienda che avesse il privilegio di averlo in esclusiva, non foss’altro per gli introiti che garantisce e la fedeltà di quota di mercato che assicura.
    La RAI di Berlusconi invece, preferisce perdere i soldi della pubblicità, inasprendo il canone pagato dai cittadini (ipotesi ventilata oggi), pur di ottemperare ai desiderata del paròn.
    Il famoso conflitto d’interessi che è all’origine di tutto.
    Ciao.

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  4. Bisogna entrare nella testa del Berlusca: per lui, chiunque riesca catalizzare il pubblico, tramite lo strumento del video, è un concorrente e, perciò, potenziale nemico nella nobile arte del magliaro. Come tale, va eliminato.
    Vaglielo a spiegare che così si fotte da solo.
    In quanto a Santoro, secondo me, dovrebbe cambiare ogni tanto quell’orribile abito color vinaccia. Presumo lo indossi per scaramanzia.

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  5. Se è stato stupido l’editto bulgaro che lo ha reso vittima, ancor più stupido, meschino e vendicativo è stato il secondo. Credo che stavolta per il Berlusca sarà una vittoria di Pirro, ormai si parla di un trasferimento di Santoro su la 7. Evidentemente per una rete in crescita d’ascolti come la 7, uno come Santoro fa gola.

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  6. Santoro sposta voti, altrimenti non avrebbero penato così tanto nel passato per mandarlo via.
    Per quanto riguarda l’oggi potrei sbagliare ma non credo l’abbiano cacciato, propendo più per una decisione consensuale.
    Motivi per cui uno come lui possa volersene andare ce n’è:
    stanchezza per le pressioni permanenti,
    desiderio di provare vie nuove e nuovi programmi,
    non aspettare una pendenza di giudizio (non ricordo in che sede) che gli poteva dare torto e mantenere così una buonuscita che rischiava di perdere,
    capacità contrattuale col nuovo datore di lavoro (se ci arrivi da cacciato puoi spuntare molto meno).

    Che poi la Rai abbia commesso un grosso errore per compiacere il Titolare come dice Federico Lucchini, questo è un altro discorso.
    E’ solo il culmine di questi anni in cui dei nostri interessi non è interessato a nessuno. Speriamo sia l’inizio della discesa della parabola. Ma non è ancora detto.

    ciao, Al

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  7. sarei contentissima se emigrasse a la7, così questo canale già lievitato grazie a Mentana la metterebbe davvero nel deretano a tutti (bonjour finesse): muoia la rai con mediaset intera. C’è solo un problema. Con la trovata del digitale io non riesco a vedere la7.

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  8. se sia inutile dal punto di vista di Berlusconi non lo so, ma sicuramente è pericoloso per l’idea di società che si immagina per questo paese. Quando questa destra fa qualcosa che non capisco perfettamente vado a rileggermi il programma della P2 e mi si chiariscono molte cose.

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  9. Due vantaggi in uno:

    a) si eliminano alcune voci scomode (Santoro, Travaglio, Vauro, ecc.)
    b) si spostano gli investimenti pubblicitari altrove, semplicemente spostando altrove gli ascolti (chi seguiva Annozero qualcosa guarderà il giovedì)

    Poi bisogna vedere se e cosa veramente si farà a La7.
    Nel frattempo il bilancio RAI, da due anni, chiude in rosso (ed in peggioramento):
    2009 -61,8 milioni di euro
    2010 -98,2 milioni di euro
    e non è certamente un caso.

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  10. Riassumiamo: Berlusconi non è un Primo Ministro all’altezza, non è un uomo politico, si è arrabattato a fare il politicante, ciò che sta alla politica come la muffa alla frutta. Proprio non è in grado, da 15 anni si vedono solo prove tecniche di regime che, per fortuna, non gli viene bene nemmeno quello. Ma non è nemmeno un grande comunicatore: fa una gaffe dietro l’altra, dice cose che, se va bene sono a sproposito, se va male sono scandalose. Durante i soliti 15 anni è stato in grado di ridurre l’immagine di se stesso a macchietta grottesca, viene percepito, specialmente all’estero, ma anche da noi sempre di più, come un personaggio (nemmeno più una persona) squallido e, ultimamente, come un pazzo, uno in preda a deliri di onnipotenza e megalomania, completamente accecato da… se stesso. Alla faccia delle abilità comunicative. Infine scopriamo che anche come uomo d’affari lascia a desiderare: fornisce assi nella manica alla concorrenza, serviti su un piatto d’argento. Peggio: crea lui stesso la concorrenza, che prima poteva essere solo un’alternativa poco frequentata ed ora diventa sempre più un polo dell’informazione, della televisione di qualità (esiste, da noi poco, ma questo è un peccato, perchè la TV potrebbe essere un grande mezzo di comunicazione e cultura), della liberazione dall’inquinamento da strass (anche nella sua accezzione dialettale di stracci). Se sento ancora qualcuno dire: “Ma io non lo voterò più” passatemi il sacchetto del vomito.

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  11. Cara Galatea,
    il pubblico di Santoro è un problema o un merito? Io stimo molto Santoro. Anche i suoi nemici, lo vorrebbero però dalla loro parte ed ammettono a denti stretti che è un grande giornalista… Io penso che è una grande perdita per la RAI. Non è vero che è fazioso, quando c’ è da criticare gli altri schieramenti politici lo ha fatto. È una voce libera ed indipendente e questo da fastidio a molti. Ammiro il coraggio di Santoro anche nelle sue numerossissime inchieste sulla mafia. Trovo ipocrita, quando si danno premi e riconoscenze per il giornalismo in Italia che il nome di Santoro non compare mai. Per molti è e resta il miglior giornalista in Italia, ma non lo ammetterebbero mai e non gli darebbero mai un premio, per paura di ritorsioni da parte di qualcuno…
    Un saluto

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  12. @Ro Bona: Francamente io come giornalisti preferisco altri, ma Santoro è indubbiamente un grande uomo di spettacolo. Il suo pubblico, invece, se leggi il mio post, è chiaro che per certi è un grosso problema, non un merito.

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  13. “Di tutta la vicenda Santoro quello che più mi colpisce è la sua assoluta inutilità. Possono dirmi di lui tutto quello che vogliono: che è fazioso, spesso antipatico, aggressivo, sbilanciato, ok. Resta però il fatto che la gente se lo guarda. ”

    Premesso che io giudico Santoro infinitamente migliore di Vespa e Ferrara, vorrei solamente sottolineare che il pubblico ha la possibilita` di scelta attorno a un numero estremamente limitato di conduttori (diciamo 4 o 5), per cui dire che la gente lo guarda non vuol dire molto.

    Andassi in televisione a fare il conduttore anche io, magari qualche milione di spettatori e qualche milione di euro di stipendio riuscirei a racimolarli anche io.

    Gigi

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  14. @Gigi: Hai perfettamente ragione. Anzi, il tuo discorso direi che è ancora più centrato per i leader politici: la gente, purtroppo, ha in questo campo una scelta molto più limitata, e direi limitatissima nel centro destra, dove non si fanno nemmeno primarie. Quindi, coerentemente con il tuo discorso, avendo in pratica poca scelta, vuol dire assai poco anche che la gente voti Berlusconi.
    Quanto al “Se ci fossi io al suo posto farei milioni di audience”, per carità, Gigi, può essere che tu sia un talento sottovalutato. Ma credimi, gestire una trasmissione di quel tipo è un po’ più complicato che cianciare in un bar, e il pubblico ama poi chi sa fare bene il suo mestiere. Prova ne è che i Socci, I Ferrara e gli Sgarbi che han provato a fare i Santori si sono ritrovati con audience da pianerottolo del condominio (cosa strana, visto che, con i numeri elettorali che ha il PDL, il potenziale pubblico di un conduttore di destra è più ampio di quello di un conduttore di sinistra); e persino una bella donna come la D’Amico, su La7, si trova ad avere costantemente meno pubblico di un Gad Lerner, decisamente più bruttino ma più bravo, di una Gruber (che è più vecchia) o di una Gabanelli su Raitrè, che è certo meno gnocca ma è una gran giornalista. Questa idea che basti mettersi davanti ad una telecamera senza arte né parte perché ti arrivino milioni di telespettatori e tu sia in grado di mantenere il successo per anni è un po’ ingenua, Gigi. Fa il pari con chi è sempre convinto che sarebbe il miglior allenatore possibile per la Nazionale, e se ne vanta al bar.

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  15. Vengo capito sempre un po` al contrario, pazienza..
    Sara` che mi spiego male.
    Quando ho scritto che anche io saprei raccattare qualche milionata di telespettatori intendevo che anche io come qualunque altro dei 20~25 milioni di cittadini italiani adulti che hanno fatto almeno le superiori e che sanno parlare un discreto italiano e che non ha mai fatto il conduttore in vita sua qualche milione di spettatori li raccatta, in questo senso.
    Se ci sono 30 milioni di italiani telespettatori e cinque o sei reti a disposizione, e su solo due c` e` un dibattito politico, quei dieci milioni che vogliono vedere il dibattito si divideranno su una o l` altra trasmissione.
    Poi non ho detto che ci non ci siano conduttori piu` o meno bravi, ho detto solo che qualche milione di spettatori li raccatterebbe chiunque, la padrona di casa che ha una cultura superiore alla media e tiene un blog in parte politico potrebbe fare anche meglio di me e dei 20~25 milioni di italiani di cui sopra, magari anche meglio di Santoro, chissa`.
    Il punto e` che di Anno Zero ce ne e` solo uno, per cui non possiamo provare a far condurre alla Dott. ssa Vaglio (o a chiunque altro) il programma per vedere se rende meglio, per cui li` ci rimane Santoro.
    Sarebbe bello avere cento canali di dibattiti politici e misurare Santoro al confronto con altri 99 conduttori e vedere come rende.
    Per quanto riguarda il paragone con Sgarbi e Ferrara, a mio avviso il motivo per cui il pubblico non se li fila non e` perche` i due siano delle frane a fare il conduttore, e` che sono sfacciatamente di parte e sono stati messi li` per far passare un messaggio politico.
    Si vede che la gente si e` fatta furba e non ci e` cascata.
    Ma ritengo che sia Sgarbi che Ferrara, se volessero fare veramente i conduttori (non i venditori di pentole) saprebbero benissimo farli.
    Santoro e` un po` meno di parte per questo resiste.

    Gigi

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  16. @Gigi: invidio questa tua sicumera di saper raccattare qualche milione di telespettatori (non per cinque minuti, quella è pura curiosità: per una intera serie di un programma) solo stando davanti ad una telecamera e parlando un italiano abbastanza corretto. Anche perché quello che dici tu è un annunciatore, non un conduttore televisivo. Personalmente non concordo proprio con la tua idea. Secondo me il pubblico, anche se ama i dibattiti politici, non è che si divide automaticamente: per cui se ce n’è uno solo va tutto su quello, se ce ne sono due si sparpaglia fra i due, tre fra i tre e così via. Il pubblico sceglie il programma che ritiene fatto meglio, e il conduttore bravo: tanto è vero che se anche c’è un solo programma politico, alcuni, pur interessati alla politica, se c’è un conduttore che ritengono una schiappa, non lo guardano, punto e basta. Invocare poi lo scontro fra i 99 conduttori è ridicolo: Anche Santoro (o Floris o Vattelappesca) non è che stanno lì da anni per miracolo. Io sono sempre dell’idea che il successo, quando si protrae per anni, non sia mai solo frutto del caso o delle raccomandazioni, a chiunque capiti. Si sono fatti al tempo una bella gavetta e han dimostrato di saperci fare davanti alla telecamera, sennò i loro programmi sarebbero stati chiusi da tempo per mancanza di telespettatori.Gli insuccessi di Sgarbi e Ferrara secondo me non sono affatto dovuti alla loro “faziosità”: i loro programmi erano semplicemente inguardabili, noiosi, triti e privi di idee. E persino se messi in prima serata e con un grande traino indotto dai programmi precedenti “qualche milione” di telespettatori non sono riusciti a conquistarlo: dopo i primi minuti di trasmissione è stato un fuggi fuggi.

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  17. @Galatea
    Per me sopravvaluti (e parecchio) il pubblico a casa.
    (quanti ascoltatori fa Emilio Fede?)

    Tieni presente che anche Sgarbi, che deve aver fatto il record mondiale di ascolti negativi, un paio di milioni di ascoltatori li ha portati a casa
    http://www.ultima-ora.com/node/22289

    Comunque abbiamo opinioni diverse (al solito!)

    Gigi

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  18. io Santoro, come anche Floris, lo guardo molto poco perchè mi stufo a sentir gente che sbraita senza un minimo di educazione, parlo della maggior parte degli ospiti non dei conduttori naturalmente, ma la sua cacciata mi fa girar le palle per una serie di motivi:
    1 finalmente ce l’hanno fatta a toglierselo dai c….i
    2 la rai ha perso quella poca credibilità che gia aveva
    3 la rai ha perso un grande serbatoio di ascoltatori
    4 la rai ha dichiarato pubblicamente in questo modo di non essere super partes
    5 la rai ha perso un sacco di soldi che chiederanno a noi sotto forma di aumento del canone
    6 col digitale terrestre non vedo la7 e quindi mi è stato impedito di guardarlo quando ne avevo voglia
    7 vogliamo le donne ai posti di potere ma se si vendono così…anche no
    adesso mi resta solo da sperare che non mi facciano fuori anche Fabio Fazio perchè se così fosse mi metterei a piangere visto che quando posso cerco di seguirlo

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