Single in transito

Non la senti per mesi. Manco l’avessero rapita gli ufo e portata a fare la cavia per esperimenti sul pianeta Chissacchì. E’ così, Ilaria. Che quando ha un uomo, non si ricorda manco di telefonare ai suoi per far sapere che è viva, figurarsi a me.

Ma va anche bene. Il guaio, infatti, è quando l’uomo sparisce. Non tanto per le lagne e i frigni da grande amore concluso, che io e Giulia dobbiamo sopportare per i primi quindici giorni. Ma per il subito dopo. Fatto di telefonate, ogni giorno, ogni sera, ogni minuto. «E cosa facciamo? » «E dove andiamo?» «E che organizziamo?»

Organizziamo, facciamo, andiamo. Perché Ilaria è una di quelle donne che i verbi li sanno coniugare solo alla prima persona plurale. Sempre, anche quando vanno al cesso.

L’idea di andare da sola al cinema, a farsi una passeggiata, un giro per vetrine, iscriversi in palestra, vedersi una mostra o una città senza qualcuno che la accompagni nel suo universo non è contemplata. Persino se alla mattina va al bar a prendersi un cornetto le ci vuole un cavalier servente o una dama di compagnia. Ovviamente, meglio se è un moroso o un amante, noi amiche siamo una soluzione di ripiego, per i momenti di magra in cui non si raccatta altro sul mercato, ma tant’è.

Se le dici di no, sono bronci: «Mi annoio!» legnetta con una faccina depressa, come se tu fossi quella che sta abbandonando un cane sull’autostrada il quindici di Agosto, e il cane fosse lei. E se le rispondi che ci può anche andare da sola, per una volta, sgrana gli occhioni che manco la Carfagna: «Da sola?»

Perché per lei è già uno choc dover uscire soltanto con le amiche, figuriamoci persino senza quelle.

Quando io e Giulia ce la trasciniamo dunque in giro, per lei ogni volta è scoprire un mondo: come se all’improvviso le si spalancasse davanti un universo di cui non sospettava l’esistenza. Conosce improvvisamente donne, tante donne, che vanno al cinema da sole, organizzano cene non necessariamente per coppie, prendono e partono a visitare musei e mostre in pomeriggi senza compagni, persino quando un compagno più o meno ufficiale e stabile ce l’hanno, perché le boccate d’aria sono salutari per tutti e due.

E lei resta sempre così, un po’ perplessa e soprattutto stupita che riescano a divertirsi lo stesso e persino semplicemente a vivere, queste donne spaiate. Ci guarda con la meraviglia che l’esploratore inglese dell’Ottocento riservava alla tribù di selvaggi in cui s’era imbattuto. Non gliela riesci a togliere mai del tutto quell’aria là, di una che magari ti giudica anche simpatica, ma certamente bizzarra e strana, perché nel suo sistema di pensiero essere single significa solo una fase di passaggio fra un uomo ed un altro, una condizione il più temporanea possibile, e riuscire a viverci a lungo o desiderare di tornarci per qualche giorno o ora è in qualche modo innaturale: cioè, per meglio dire, si può, se sei sfigata, ma almeno deve essere chiaro che per te è un peso, non ti ci rassegni mai e soffri come un cane.

E’ tutto un chiedere come facciamo a divertirci, e se non ci sentiamo tristi, angosciate e sole, e se ti scappa un sì – perché triste, angosciata e sola, in fondo, prima o poi ti ci senti sempre nella vita, anche con un marito, due amanti e tre figli – le si accende nello sguardo una luce di vittoria, come a dire: «Ah, ecco, allora, lo vedi che lo ammetti?»

Io e Giulia, di solito, sospiriamo, a quel punto, perché sappiamo che cercare di spiegarglielo è tempo perso: Ilaria è fatta così, pensa che sia possibile vivere davvero solo se si è in coppia, altrimenti no, tutto il resto è un blando palliativo. Quindi ci guardiamo e, facendo mente locale, ci chiediamo: «Ok, d’accordo, chi possiamo presentarle?»

16 Comments

  1. e’ triste leggere questo post, perche’ sembra confermare che, salvo rari casi, anche da adulte le donne continuano a dividersi in due categorie: quelle con cui pomiciare sul divanetto, che non sanno relazionarsi con un uomo se non in orizzontale, e le “suore”, che non sanno relazionarsi con un uomo

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  2. @orsomannaro: Oddio, no, direi che esiste ormai una vastissima zona di donne che quando hanno un uomo si relazionano e quando capita che non lo abbiano (o lo hanno ma vogliono anche stare un attimo da sole) continuano a vivere la loro vita, senza rinunciare ad andare dove piace loro e a fare cose che le intessano. Perché, sembra strano, ma le donne sono normalissimi esseri umani. Forse il problema è che tu sai vedere le donne solo intruppate nelle due categorie che dici tu.

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  3. @orsommannaro: Che poi non ho capito una cosa: se una donna ha una vita sociale sua, va al cinema, esce con le amiche o da sola senza aspettare di dover essere accompagnata da un cavalier servente, secondo te è una suora? No, perché il concetto è veramente interessante…

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  4. @Orso Mannaro
    Purtroppo ce ne sono (ancora) poche donne in Italia che hanno un lavoro/entrate totalmente indipendenti e seguono dei loro interessi politici/scientifici etc. e lo fanno in maniera indipendente e per scelta, credo che questo sia dovuto in parte a come la societa` e` strutturata che lascia ampi spazi di manovra ai maschietti e meno alle femminuccie e in parte che e` piu` facile “appoggiarsi” ad altri quando si puo`.
    Soprattutto in quella italiana visto che, ad esempio, negli USA e in Nord Europa spesso le donne guadagnano in media come gli uomini e in pratica sono altrettanto indipendenti
    Ma quelle poche sono da ammirare, e comunque sono sempre di piu` di 50 anni fa, quando praticamente non c` erano, temo.
    E non e` che gli uomini siano anche molto meglio, visto che anche loro la sera per il 50% si piazzano di fronte alla TV.
    Un mio vecchio collega diceva, in dialetto veneto, che:
    “Le done le se sta immascendo – diventando piu` maschie –
    E i masci i se sta infemenendo – diventando piu` femmine”

    Sarebbe interessante ipotizzare dove portera` questo trend, tra 40-50 anni..

    Gigi

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  5. Di donne come quelle che hai descritto nella tua storia ormai non ne vedo quasi più in giro (perlomeno a Milano). O forse sono io che ho operato una selezione naturale tra le mie amiche? 😉

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  6. > Perché, sembra strano, ma le donne sono normalissimi esseri umani.

    > Forse il problema è che tu sai vedere le donne solo intruppate nelle due categorie che dici tu.

    🙂 tranquilla, so bene che altre categorie di donne esistono, lo dico pure nel mio reply

    > E’ tutto un chiedere come facciamo a divertirci, e se non ci sentiamo tristi, angosciate e sole,

    > Io e Giulia, di solito, sospiriamo, a quel punto, perché sappiamo che cercare di spiegarglielo è tempo perso

    il post da l’impressione che siate amiche di vecchia data

    e quelli che paiono argomenti di discussione triti e ritriti tra voi sembrano ancora una volta presentare la dicotomia a cui accenno nella mia risposta: da una parte chi non sa stare senza moroso e dall’altra chi cerca solo il principe azzurro

    tutto qui

    poi e’ certo che esistono eccezioni fuori da questi stereotipi (io per un po’ di tempo sono stato sposato a una di queste, che era ed e’ una stupenda single)

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  7. > Che poi non ho capito una cosa: se una donna ha una vita sociale sua, va al cinema, esce con le amiche o da sola senza aspettare di dover essere accompagnata da un cavalier servente, secondo te è una suora? No, perché il concetto è veramente interessante…

    prima non avevo visto questo

    “suora” e’ il modo in cui definivamo le ragazze in attesa del principe azzurro; niente a che fare con l’avere una vita sociale propria, andare al cinema con le amiche o da sola, avere personalità, carattere ecc.

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  8. Di recente anche a me è rispuntata un’amica del genere.
    In questo frangente ho deciso di aiutarla perchè non voglio avere sulla coscienza un’omissione di soccorso.
    Poi mi auguro (e le auguro) che “transiti” lontano da me, a passi lunghi e ben distesi.

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  9. Stai a vedere che orsomannaro è il nickname segreto di Ilaria… E non gli è piaciuto il tuo post. ;-P

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  10. > Stai a vedere che orsomannaro è il nickname segreto di Ilaria

    Dici che Ilaria avrebbe dovuto aversela a male?

    Ad ogni modo io ho fatto una semplice constatazione, cosi’ come hanno fatto Monica e Pikadilly.
    Monica e Pikadilly riferendosi a una delle categorie citate nel post: quella delle donne che sembrano non saper stare senza un uomo.
    Io invece includendo anche l’altra, definita tra le righe del post: quella delle donne che sembrano non saper stare con uomo (poi magari mi sbaglio, ma i dialoghi descritti sono uno stereotipo).

    Ad essere sincero un po’ mi e’ costato, ma tant’era.

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  11. @orsommanaro: è che a me pare strano che qualcuno pensi automaticamente, quando sente di donne che, non avendo momentaneamente un compagno, non rinunciano per questo a fare cose e vedere gente, tu immediatamente pensi che sono “donne che non sanno stare con un uomo”. Quindi immagino che se ti capita di vedere uomini single che la sera se ne vanno a bere da soli una birra al bar, o vanno al cinema, o vanno a vedere una mostra d’arte senza una compagna, tu automaticamente li identifichi come “uomini che non sanno stare con una donna”. Interessante maniera di vedere gli esseri umani.

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  12. “Forse uno dei motivi per cui non sono fidanzato e che io mi sento già da solo una coppia.
    Litigo con me stesso, mi parlo, a volte non mi sopporto, a volte mi manco, a volte mi tradisco, capita che mi racconti bugie, che mi dimentichi degli appuntamenti e spesso mi vorrei lasciare…”F.Volo
    Per quanto Fabio Volo sia di semplice lettura, Ilaria forse non potrebbe capire…

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  13. Fine luglio, primi di agosto 2011 il “leader” degli uomini-beta è sbarcato su YT, se ti fosse sfuggito.
    Se servisse farsi odiare da qualche altro fan, potresti anche avventurarti in una esegesi multimediale (o testuale) o al limite presentare il Fabrizio all’ Ilaria, giusto per vedere finalmente l’effetto che fa (vengo anch’io!).
    E scommetto che, nonostante tu sia una grecista, ancora non sai cosa sia il femdominismo.
    Ah, comunque la questione maschile è di sinistra (vedi video), ergo non ti ci puoi assolutamente sottrarre, eh.

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  14. > è che a me pare strano che qualcuno pensi automaticamente, quando sente di donne che, non avendo momentaneamente un compagno, non rinunciano per questo a fare cose e vedere gente, tu immediatamente pensi che sono “donne che non sanno stare con un uomo”

    Ma non e’ mica da questo che e’ scaturita la mia considerazione.
    A me è parso di riconoscere distintamente le due categorie non dalle attività ma dai dialoghi, dalle dinamiche tra amiche, come riportavo nel quoting:

    > E’ tutto un chiedere come facciamo a divertirci, e se non ci sentiamo tristi, angosciate e sole,

    > Io e Giulia, di solito, sospiriamo, a quel punto, perché sappiamo che cercare di spiegarglielo è tempo perso

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