ciao, mi piace molto la tua ironia dissacrante…Ieri sera ho sentito che anche un certo Versace ( a “L’ultima parola” RAI2 ) si diceva molto indignato contro i ladri in Parlamento ( dopo averli aiutati per un po’ nel far da palo durante la loro attività “parla-men …tase” adesso ha trovato il modo di denunciarli …?) …ho pensato che forse lui ci potrebbe consigliare sull’abito da mettere in queste occasioni ! Auguri per oggi!
“Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’ Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino di dodici anni rimanesse ucciso o gravemente ferito. Gli universitari invece lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Nel senso che le forze dell’ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì.”
Francesco Cossiga, intervistato da Andrea Cangini 23/10/2008
Cara Galatea, mi spieghi i motivi di tanto astio? O sono io che capisco male?
@ Guido: non credo che in questo caso ci fosse bisogno di infiltrati. Detto questo, tra Maroni e gli spaccamaroni di ieri, personalmente continuo a preferire i secondi, nonostante ritenga che abbiano fatto una cazzata immane.
Un grande, il sig. Luigi.
Ma si ricordi che queste manifestazioni di dissenso (usiamo questo eufemismo, nel codice penale si definirebbe “associazione a delinquere” quanto successo sabato a Roma) sono possibili solo nelle democrazie liberali occidentali, quelle che, con libere elezioni, affidano l’ordine pubblico oggi a Maroni, ieri ad Amato, l’altro ieri a Napolitano. Negli agognati mondi alternativi che questi “manifestanti” sognano, ci sono kolima, laogai, auschwitz, desaparecidos, e tant’altre pratiche soluzioni con cui il dissenso è convogliato, gestito e smaltito in maniera ecocompatibile. Sotto qualche metro di terra, non prima di aver degradato l’uomo ad un essere con meno dignità e rispetto di un tafano.
Il sig. Mario dimostra di non sapere nulla di quello che i manifestanti chiedono e di essersi bevuto un sacco di storie raccontate dalla televisione. I manifestanti in questione sono in gran parte il genere di gente che nei lager ci finiva, mentre in genere i sopraddetti lager erano gestiti da bravi cittadini ligi al dovere ed avvezzi a piegare la testa e obbedire agli ordini. Le ricordo, sig. Mario, che i primi a finire nei gulag stalinisti furono proprio comunisti, socialisti, anarchici, rivoluzionari in genere. Le consiglio di leggersi Orwell e Arendt: Omaggio alla Catalogna e La banalità del male. E mi scuso per la banalità dei consigli dati, ma mi pare evidente che Le mancano i fondamentali.
Ah sì, a proposito di elezioni, Le ricordo che tanto Hitler quanto Bush son stati portati al potere con elezioni democratiche. Nel caso di Hitler, si trattò perfino di elezioni regolari. Buona sera.
Beh, che aggiungere?
Ah,sì: solo che le riflessioni di Cossiga, citate da Guido Dalla Germania, coccolano dolcemente una parte di me che non andrebbe mai risvegliata. Quella parte che salirebbe su un camion con idrante, ed inseguirebbe gente come “er pelliccia” fino in casa, per inondargliela. Ma non per un’ora. Per tre giorni di fila.
Inchino e baciamano alla padrona di casa.
Ghino La Ganga
ciao, mi piace molto la tua ironia dissacrante…Ieri sera ho sentito che anche un certo Versace ( a “L’ultima parola” RAI2 ) si diceva molto indignato contro i ladri in Parlamento ( dopo averli aiutati per un po’ nel far da palo durante la loro attività “parla-men …tase” adesso ha trovato il modo di denunciarli …?) …ho pensato che forse lui ci potrebbe consigliare sull’abito da mettere in queste occasioni ! Auguri per oggi!
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Questa banalità la dicevo quando volevo essere più figo dei fighi. Avevo otto anni o giù di lì.
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Che amara verità lasci intravedere tra le righe.
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Te l’avevo detto di cominciare dal parrucchiere …
http://tinyurl.com/6g37gkj
Se lo fa un tuo allievo come minimo gli dai 2 perché copia
:))
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casco e giubbotto antiproiettile.
oppure giacchetta, che inizia a far freschino, e in tasca un biglietto del bus per i castelli
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“Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’ Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino di dodici anni rimanesse ucciso o gravemente ferito. Gli universitari invece lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Nel senso che le forze dell’ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì.”
Francesco Cossiga, intervistato da Andrea Cangini 23/10/2008
Metodo ben collaudato.
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Stai leggera. Sarà caldo…
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Cara Galatea, mi spieghi i motivi di tanto astio? O sono io che capisco male?
@ Guido: non credo che in questo caso ci fosse bisogno di infiltrati. Detto questo, tra Maroni e gli spaccamaroni di ieri, personalmente continuo a preferire i secondi, nonostante ritenga che abbiano fatto una cazzata immane.
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Cara, non ti preoccupare, a Roma faceva caldo. Ma tu potevi sempre aprire l’aria condizionata.
P.S. stiamo tutti bene.
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curioso modo di ragionare, Guido: siccome che Cossiga è una merda, gli “avversari” profumano.
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– gli “avversari” di Cossiga, intendevo –
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Un grande, il sig. Luigi.
Ma si ricordi che queste manifestazioni di dissenso (usiamo questo eufemismo, nel codice penale si definirebbe “associazione a delinquere” quanto successo sabato a Roma) sono possibili solo nelle democrazie liberali occidentali, quelle che, con libere elezioni, affidano l’ordine pubblico oggi a Maroni, ieri ad Amato, l’altro ieri a Napolitano. Negli agognati mondi alternativi che questi “manifestanti” sognano, ci sono kolima, laogai, auschwitz, desaparecidos, e tant’altre pratiche soluzioni con cui il dissenso è convogliato, gestito e smaltito in maniera ecocompatibile. Sotto qualche metro di terra, non prima di aver degradato l’uomo ad un essere con meno dignità e rispetto di un tafano.
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Il sig. Mario dimostra di non sapere nulla di quello che i manifestanti chiedono e di essersi bevuto un sacco di storie raccontate dalla televisione. I manifestanti in questione sono in gran parte il genere di gente che nei lager ci finiva, mentre in genere i sopraddetti lager erano gestiti da bravi cittadini ligi al dovere ed avvezzi a piegare la testa e obbedire agli ordini. Le ricordo, sig. Mario, che i primi a finire nei gulag stalinisti furono proprio comunisti, socialisti, anarchici, rivoluzionari in genere. Le consiglio di leggersi Orwell e Arendt: Omaggio alla Catalogna e La banalità del male. E mi scuso per la banalità dei consigli dati, ma mi pare evidente che Le mancano i fondamentali.
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Ah sì, a proposito di elezioni, Le ricordo che tanto Hitler quanto Bush son stati portati al potere con elezioni democratiche. Nel caso di Hitler, si trattò perfino di elezioni regolari. Buona sera.
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Naturalmente prendo le distanze dal mio omonimo dal… fiato pesante.
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Beh, che aggiungere?
Ah,sì: solo che le riflessioni di Cossiga, citate da Guido Dalla Germania, coccolano dolcemente una parte di me che non andrebbe mai risvegliata. Quella parte che salirebbe su un camion con idrante, ed inseguirebbe gente come “er pelliccia” fino in casa, per inondargliela. Ma non per un’ora. Per tre giorni di fila.
Inchino e baciamano alla padrona di casa.
Ghino La Ganga
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