La primavera dentro.

Ci sono i primi caldi. E il sole che fa finalmente capolino, e ci abbraccia. Ci sono i gelati e gli aperitivi che si possono di nuovo prendere all’aperto, i colori che esplodono sui rami degli alberi, le vetrine allegre del centro, i vestitini leggeri che escono dagli armadi, le calze che volano via. C’è quest’aria di dolce far niente che ti piglia a tradimento e ti spinge a crogiolarti al sole come una lucertola. C’è la luce, e persino quando non c’è la luce e piove c’è una pioggia che è più leggera e sorridente. C’è la primavera, fuori. Ma soprattutto c’è la primavera, dentro.

8 Comments

  1. grazie. mi tiri su di morale. qui a edmonton (canada) e’ ancora tutto bianco di neve. tutti in italia parlano di primavera e questo mi tiene viva la speranza di vedre un po’ di verde nel back yard! godetevi il sole anche per me!

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  2. è un bel brano, molto femminile, vagamente gozzaniano, intessuto di una temporalità armonica, giacchè emerge uno slancio alla stagione in divenire, un crogiolarsi nel presente ma, sullo sfondo, il riecheggiare delle ormai tante primavere che hanno attraversato la sensuale signorina Galatea

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