Sono arrivata a Paestum, prendendo l’aereo per la coda, perché mi ero persa il gate di imbarco. Sì, lo so, ci mettono i numeri a posta per non perderli, direte voi, però poi i numeri li distribuiscono a casaccio perché dal12 in poi sono al piano in cui arrivi, e dall’1 all’11 sono al piano di sotto, e tu lo scopri quando senti l’altoparlante che ti chiama perché ormai le hostess ti hanno dato per dispersa.
Comunque l’ho preso, l’aereo, e sono riuscita pure a trovarmi davanti in coda la nonna che gridava al nipotini: “Non toccare il cartello, no! Che c’è l’ebola!”
I nipotini, va detto a loro onore, l’hanno guardata sospirando.
Quindi sono a Paestum, alla Borsa Mediterranea del turismo archeologico, e ho già fatto il dibattito con gli archeoblogger, e ora non ho capito se andiamo ad una cena azera oppure a farci una pizza tutti assieme. Comunque sia, domani alle tre parlo di donne e mondo antico assieme ad Eva Cantarella e Galatea Ranzi e Cinzia Dal Maso. Che se siete da queste parti, un saltino ce lo farei. Non fosse altro perché trovare un evento in cui ci sono ben due Galatee sul palco è una cosa unica.
Ora scappo, che ci ho la cena azera. Anche se spero la pizza.
Ciao.
2 Comments
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più diventi un intellettuale di grido, più sei costretto a mangiare cose strane, è il prezzo della celebrità
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Non è proprio dietro l’angolo… la celebrità ha un suo prezzo: la cena azera. Due Galetee? Bel colpo.
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