Perché Stars Wars non lo possiamo pensare in Italia

Sono appena stata a vedere l’ennesima puntata della saga di Stars Wars, e finalmente ho capito perché questi giocattoloni romanzeschi non riusciamo nemmeno a concepirli in Italia.

È che con i tempi che corrono se nella famiglia Camminatoredistelle il figlio Luca annunciasse ai genitori di voler studiare da Jedi, mamma e papà gli direbbero: «Ma no, Luca, eccheccazzo, iscriviti a geometra, che almeno poi trovi subito un posto!»

E la storia finirebbe là.

7 Comments

  1. C’è da dire che Luca, quando ancora credeva di essere orfanissimo, faceva il bracciante con lo zio. Gli sceneggiatori hanno dovuto far fuori gli zii per riuscire a farlo partire…
    Ciò non toglie che no, in Italia non la raccontiamo una storia così. L’unico viaggio dell’eroe che riusciamo a concepire è quello di chi piglia un regionale sotto Natale, anche quando Trenitalia dichiara che i treni per Vercelli potrebbero subire un ritardo imprecisato.

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  2. Non credo sia solo un problema di casa nostra: non è un caso se Luke e la stragrande maggioranza dei protagonisti di fantaepopee sono orfani.

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  3. Galatea, hai dipinto genitori anni 80, oltre a mostrare una statua che assomiglia più a tuo fratello o al mio che a R.G, no, neanche io ho un fratello. Oggi in tutta italia come ieri nel sul: fai quello che ti pare, tanto quando finisci vai a fare i mattoni qua alla fornace. In bocca a lupo per Estetica,

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