Le tre ragazze sono appoggiate sul parapetto del vaporetto, con addosso gli occhiali scuri e sulla pelle il riflesso d’oro di chi ha passato la giornata in spiaggia. Sono allegre ed ilari, parlano di shopping e moda, finché un trillo di whatsapp non si intromette, e la biondina più alta guarda il messaggio. Sbianca.
«Sono i voti degli scritti!»
«E allora? Come sono andati?» chiede la rossa paffuta.
«Un disastro! Ho preso 8 in Italiano e 12 e 12 nelle altre prove!»
«E allora? Sono andate benissimo!» rassicura l’altra biondina con le lentiggini.
«Ma nooo! È un disastro! Non ho il sei! 8 vuol dire che è un quattro! ho 24 più 8 30!»
La rossa paffuta interviene saggia: «Ma cosa cazzo dici? Hai il sei di media! Cioè, è vero che 8 è uguale ad un quattro, ma i due 12 sono un 7, in pratica, quindi fa media: scusa, 12 e 12 fa 24, più 8 fa 32! Poi devi aggiungere i 19 punti che hai con i crediti, e sei oltre il 60!»
La lentigginosa sorride confermando, la biondina pare per un attimo convinta. Poi si ferma e dice: «Ma no, 32 più 19 non fa 60!»
La rossa paffuta sbuffa: «Ma sì, cazzo!»
La lentigginosa scuote la testa: «No, forse ha ragione lei… 32 più 19 non fa 60!»
«E quanto fa allora?» replica la rossa, scocciata.
La lentigginosa si imparpaglia: «Fa… fa… 58…no…53… aspetta, prendiamo la calcolatrice del cell!»
Mi volto a guardarle basita, ma ho gli occhiali da sole, e loro sono troppo prese a digitare sullo schermo alla ricerca di una risposta.
Fa 51. 32 più 19 fa 51. Dico silenziosamente fra me e me, meditando sul fatto che sono sempre stata considerata un disastro in aritmetica e sono stata presa in giro per anni a casa mia perché ero lenta come la morte nei calcoli a mente.
E -aggiungo mentalmente sempre fra me e me – mi sfugge come sia possibile, usando una semplice proporzione – credere che se 8 è uguale a 4, 12 possa essere uguale a 7.
Intanto le tre continuano le loro elucubrazioni algebriche.
«Tanto hai i crediti e all’orale un sei lo prendi, quindi arrivi per forza oltre al 60, che è sei.»
La bionda scuote la testa affranta: «Mah, sai, il problema è che mi interrogano in Italiano, e quella di Italiano è stretta di voti. Il problema è sempre l’Italiano.»
Scendiamo dal vaporetto tutte, le tre fanciulle spariscono nel gorgo di turisti di piazzale Roma.
Il problema è sempre l’Italiano, secondo loro. E io, da professoressa di Italiano, non concordo. Stavolta il problema è la matematica.
Non so se ridere o piangere.
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😂😂😂sempre se non é un’opinione…
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“mi sfugge come sia possibile, usando una semplice proporzione – credere che se 8 è uguale a 4, 12 possa essere uguale a 7”.
E’ che non conosci la matematica ministeriale:
http://www.studenti.it/maturita/guide/maturita-voto-quindicesimi-tabella.php#%E2%80%9Dconversione%E2%80%9D
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Rieccomi! Mi hai fatto tornare in mente questa storia: https://wwayne.wordpress.com/2008/09/03/1994-diploma-di-maturita-di-giuseppe-gatto/. Che ne pensi?
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non proprio, il problema è che sono arrivate dapprima alle superiori e poi all’esame di maturità. e dall’autunno prossimo all’università, sia pure con uno striminzito 60
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