La mitologia di Galatea: Demetra, la madre che non si fa mettere i piedi in testa

Demetra la madre che non si fa mettere i piedi in testa.

Che i Greci abbiano capito tutto con millenni di anticipo è noto. E lo conferma il fatto che oggi è l’Earthday, il giorno della terra, che di questi tempi ha qualche ragione più che fondata ad avercela con gli uomini. E i Greci una madre terra arrabbiata l’avevano prevista, infatti. Era Demetra.

Demetra è un’acqua cheta dell’Olimpo, silenziosa, tranquilla, che se ne sta molto sulle sue. I fratelli maschi si spartiscono il potere e da maschi credono di essere il centro del mondo perché Zeus si prende il cielo, Poseidone il mare e Ade l’adilà, e si credono padreterni, secondati da quella buona lana di Hera che pensa di essere arrivata perché s’e sposata il capo in testa. Demetra, concreta e zitta zitta, invece è la dea della terra e dell’agricoltura. Il che vuol dire che senza il suo permesso non nasce un fiore, un frutto, una spiga: insomma, se lei si mette di traverso, ciaone.

Che poi lei non è che chiederebbe granché, solo di essere lasciata in santa pace. Ha una figlia, avuta con Zeus, che ama, e le due se ne vivono tranquille, per altro in Sicilia, senza rompere l’anima a nessuno. Ma l’Olimpo è una famiglia disfunzionale. E quindi Ade, invece di occuparsi degli inferi e starsene buono lì, si sente solo, e decide di rapire Proserpina, la figlia di Demetra, per sposarsela. Che lei non sia d’accordo è un particolare di nessuna importanza: sia mai che un uomo che si sente solo debba occuparsi di una quisquilia come il consenso della donna che vuole…

Demetra però non se la mette via, va da Zeus e pretende la figlia indietro. Zeus fa lo gnorri, tenta di dire nulla saccio e niente vidi, ma Demetra è una di quelle donne che non si fanno infinocchiare. E quindi smette di fare crescere tutto, sulla terra, finché non le ridaranno la figliola.

Zeus per un po’ continua a fare lo gnorri, perché tanto a crepare senza grano e cibo sono gli uomini. Ma poi si accorge che se gli uomini crepano, pure gli Olimpi rischiano di passarsela male: niente sacrifici vuol dire che tirano la cinghia pure loro. Quindi obtorto collo chiama Ade e lo costringe a rimandare Proserpina da mamma, almeno per sei mesi all’anno: insomma il loro ménage si trasforma da matrimonio a coppia aperta a tempo determinato. Ade abbozza, Zeus sospira di sollievo, gli uomini ricominciano a coltivare e avere cibo. E si dimenticano in fretta la grande lezione: che Demetra e la terra, ed è un grande madre. Ma come tutte le madri, non bisogna mai farla arrabbiare, o sono dolori. Foto busto di Demetra tratta da Wikipedia

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