“È inutile che ci giriamo intorno: questi profughi portano solo grane. Specie quelli che arrivano sulle navi, poveri, affamati, sporchi.
Sì, certo, dicono tutti di scappare dalla guerra, e raccontano dello loro città distrutte, di massacri e stupri di massa per intenerire il cuore delle mammolette. Perché figurati se non sono in grado di trovare una buona scusa per entrare a casa nostra e farsi mantenere gratis.
Questi qui, poi, che portino grane è certo: li hanno buttati fuori a calci persino dall’Africa, perché uno dei loro capi, lo chiamano “principe” ‘sti quattro pidocchiosi, pare che abbia pure sedotto la regina locale per tentare di farsi dare il permesso di soggiorno.
E poi guardali: appena arrivati si comportano da padroni. Non sono neanche sbarcati che hanno preteso pari diritti, case, terre.
Il loro capo, sempre lui, da quel gran parac**o che è, s’è pure fidanzato con la figlia del nostro re, che è un noto buonista, e se fosse per lui accoglierebbe tutti. Meno male che c’è Turno, che non si fa mettere i piedi in testa.
Adesso i poveri profughi sono qua pronti a scatenare una guerra! E pretendono pure di venerare la loro statua di Atena, il Palladio. Vittime? Ma quali vittime? Sono dei violenti che meritano di essere ributtati in mare, assieme a Latino e a quel venduto di Pallante, che gli tiene bordone.
Perché non se ne può più di questi mediorientali che vengono da noi a fare da padroni, ci impongono la loro cultura, vogliono che ci convertiamo ai loro dei, abbandoniamo le nostre tradizioni, diamo loro le nostre città! Ci rubano le donne e il lavoro.
Basta sbarchi, basta accoglienza indiscriminata! Basta, basta con questi Troiani. Che mondo stiamo costruendo per i nostri figli? Siamo destinati alla rovina e alla decadenza se ci mischiamo con questi qui!”
Foto: sacrificio di Enea ai Penati, fonte Wikipedia
e sì! Rimandiamoli a casa loro così non inquinano la razza.
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